Messina, otto su otto: Petermann non sbaglia due volte e il Foggia sorride

Pubblicato il 30 Novembre 2022 in Primo Piano

Trasferta vuol dire sconfitta. A Foggia arriva l’ottava caduta in altrettante uscite lontano da casa per il Messina. Primo tempo noioso, nel secondo i rossoneri alzano il ritmo e la squadra di Auteri sparisce. Lewandowski para anche un rigore, ma Petermann trova la via per il successo.

NIENTE DI NIENTE – Cambia ancora Auteri – squalificato e sostituito in panchina da Cinelli -, così il Messina presenta la sedicesima formazione diversa in altrettante gare. In porta torna Lewandowski, davanti a lui confermato il solo Angileri mentre Ferrini e Filì rilevano Trasciani e Berto. Mediana con Marino a far coppia con Fofana, a destra torna Konate con Versienti che si rivede a sinistra. In avanti c’è Zuppel che, però, viene dirottato sulla destra con Iannone opposto e Balde confermato nel ruolo di punta centrale. Rotazioni necessarie, anche in vista della delicata sfida salvezza contro il Picerno domenica al San Filippo. Novità anche nel Foggia dove mister Gallo conferma Dalmasso in porta, cambia sulla corsia destra dove Garattoni regala un turno di riposo a Nicolao. In attacco torna Vuthaj con Peschetola e Peralta a supporto. Circolazione del pallone e duelli persi da entrambe le parti: questo il menù di un inizio gara all’insegna della noia, intervallata solo da un destraccio di Fofana deviato sul fondo dalla schiena di un difensore. Messina che si prende l’onere di provare a creare gioco, ma tutto si blocca quando la sfera finisce dalle parti di un Balde incapace di proteggerla per giocarla suoi compagni. Zuppel interpreta l’inedito ruolo di esterno destro con buona applicazione, quando si accentra e lotta con Di Pasquale si vede tutta la differenza tra un centravanti di ruolo e uno che prova a recitare quella parte. Foggia che fatica a costruire qualcosa di avvicinabile al calcio, con Petermann che predica nel deserto e Lewandowski che deve occuparsi solo di qualche cross. Dalla respinta di uno di questi arriva il primo sussulto rossonero: Rizzo calcia dal limite, Vuthaj prova la deviazione ma spedisce la sfera in curva. Succede pochissimo, che somiglia più a una narrazione eufemistica dato che non succede davvero nulla. L’unica notizia da riportare diventa il problema fisico che ferma Filì, al suo posto Trasciani che si prende il centro della difesa con Ferrini che si sposta sul centrosinistra. Il Foggia trova la forza per mostrare una parvenza di gioco offensivo quando una schema sembra sorprendere il Messina: Costa per il movimento di Vuthaj, ma il numero 72 sceglie un esterno sinistro che finisce fuori e non diventa buono neanche come assist per l’accorrente Garattoni. Primo tempo che se ne va senza grossi rimpianti, squadre al riposo.

SPENTI E BATTUTI – Doppio cambio dopo l’intervallo per il Messina: fuori l’ammonito Konate e lo spento Iannone, dentro Fazzi e Catania. Giallorossi ancora con la testa negli spogliatoi, così il Foggia sfiora il vantaggio dopo una manciata di secondi: Vuthaj scappa a Trasciani, cross per il rimorchio di Garattoni, ma il suo tentativo finisce alto. Ritmi diversi in questa ripresa, il merito è tutto di un Foggia risvegliato dopo il quarto d’ora di riposo. Ci vuole, allora, un super Lewandowski per tenere il Messina a galla. Primo grande intervento su Peschetola – servito dalla sponda di Vuthaj -, che calcia da distanza ravvicinata ma trova la deviazione in corner del polacco. Gli sviluppi dell’angolo regalano al Foggia la più grande delle occasioni quando Ancora vede la trattenuta di Ferrini su Vuthaj e decide per il calcio di rigore. Dal dischetto va Petermann: sinistro che Lewandowski intuisce e pallone bloccato in due tempi. Primi cambi per Gallo che tira fuori Peschetola e Rizzo per Di Noia e Ogunseye, per un Foggia che passa al 4-3-1-2. Risponde Auteri che fa terminare l’agonia di Balde, dentro Grillo. Proprio l’ex Vibonese può calciare dopo una bella discesa in contropiede, destro debole che Dalmasso blocca. Si ferma Fazzi – appena entrato – per un problema muscolare, al suo posto Fiorani. Male il Messina in questa ripresa, troppo passiva la squadra di Auteri e quasi sorpresa dal cambio di passo imposto dal Foggia. Rossoneri che spingono e recriminano quando Oguneseye arrota un gran destro fermato solo dal palo. Sulla respinta ci prova due volte Sciacca: il primo tentativo viene rimpallato dal compagno Garattoni in posizione di fuorigioco, l’assistente fa giocare e Sciacca calcia ancora trovando Trasciani che mette in corner. Che diventa decisivo, perché sul cross di Costa arriva il vantaggio della squadra di Gallo con Petermann che salta più in alto di tutti e insacca con un colpo di testa tanto preciso da baciare anche il palo interno. Rete meritata quella dei rossoneri, bravi a prendersi le redini di una partita rimasta senza padrone per un tempo intero. Messina che pare – ancora una volta – svuotato di ogni possibilità offensiva. Catania prova a scappare in contropiede, chiude tutto Petermann. Il numero 25 è protagonista di ogni giocata offensiva e difensiva dei suoi. Partita che diventa sempre più un assolo del Foggia: azione personale e gran sinistro di Peralta, altra super risposta di Lewandowski. Non c’è più il Messina, giallorossi rimasti negli spogliatoi e forse illusi dall’aver tenuto testa senza troppa fatica nel primo tempo. La sensazione resta quella che racconta di un Messina in grande affanno di fronte al cambio di ritmo del Foggia, circostanza già vista in altre circostanze. A questo si aggiunge, poi, la resa di fronte all’impossibilità di offendere una volta finiti sotto. Tempo che scorre via con l’ultimo tentativo affidato a Fofana, ma il suo destro viene respinto dalla difesa. Triplice fischio e per il Messina arriva l’ottava sconfitta in altrettante trasferte.

FOGGIA 1

MESSINA 0

MARCATORE Petermann al 26′ s.t.

FOGGIA (3-4-2-1) Dalmasso; Sciacca, Di Pasquale, Rizzo (dal 13′ s.t. Ogunseye); Garattoni, Frigerio, Petermann, Costa; Peschetola (dal 13′ s.t. Di Noia), Peralta (dal 44′ s.t. Leo); Vuthaj (dal 44′ s.t. Tonin). (Illuzzi, Nobile, Chierico, Rotoli, Nicolao, Iacoponi, Battimelli, Odjer). All. Gallo

MESSINA (3-4-3) Lewandowski; Angileri, Ferrini, Filì (dal 38′ p.t. Trasciani); Konate (dal 1′ s.t. Fazzi e dal 22′ s.t. Fiorani), Fofana, Marino, Versienti; Zuppel, Balde (dal 14′ s.t. Grillo), Iannone (dal 1′ s.t. Catania). (Daga, Berto, Fiorani, Curiale, Napoletano). All. Cinelli (Auteri squalificato)

ARBITRO Ancora di Roma

NOTE All’8 s.t. Petermann fallisce un calcio di rigore. Ammoniti Konate, Rizzo, Trasciani, Fofana, Di Pasquale, Fazzi. Corner 2-1. Recupero 2′ e 3′.

*foto copertina: Calcio Foggia 1920 – Facebook ufficiale

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