Messina, pareggio di forza: pioggia di reti e Crotone ripreso due volte

Pubblicato il 29 Ottobre 2023 in Primo Piano

In puro stile Modica. Messina che impatta a Crotone in una gara ricchissima di reti e piena di volontà offensiva che bilancia una fase difensiva non esente da colpe. Giunta, Luciani e Polito sono i marcatori originali di un pari che cancella, nella prestazione, quanto visto contro il Brindisi.

LAMPO GIALLOROSSO E RIBALTONE – Se c’è spazio? Tirare. Francesco Giunta corre forte verso la sua tifoseria – ancora più sua essendo lui messinese -, una corsa che segue un sinistro perfetto per forza e precisione. Quello che sblocca la sfida dello Scida quando sul cronometro non sono trascorsi nemmeno dieci minuti. Una rete molto bella, che corona un approccio al match di gran valore per una squadra che aveva necessità di dimostrare a sé stessa di essere sul pezzo. Crotone che viene sorpreso dalle scelte di Modica che cambia ogni reparto possibile e, poi, dall’atteggiamento aggressivo dei giallorossi. Le assenze di Manetta e Plescia non spaventano Modica, tanto che il tecnico rinuncia anche a Franco, Frisenna ed Emmausso. Non c’è nemmeno Firenze, perché in regia tocca a Buffa con Scafetta e, appunto, Giunta. Fuori anche Ferrara per un Polito che fa coppia con Pacciardi per ritrovare rapidità con un attacco che ama attaccare la profondità con Tumminello. Velocità che diventa necessaria quando dopo una manciata di minuti Zauli perde Vitale – dopo uno scontro fortuito con Buffa che costa un problema al ginocchio sinistro al centrocampista – e inserisce D’Ursi. Spina nel fianco vera e propria, tanto che il suo destro diventa arma impropria che solo la traversa può fermare. Azione che serve da risveglio per i calabresi che alzano la propria intensità e giocano al tiro al bersaglio con Loiacono e ancora D’Ursi. Peccato, per loro, che di fronte ci sia un Fumagalli sempre attento e in posizione ottimale per rendere facile anche l’intervento più complicato. Partita vivace e aperta, con la squadra di Modica che pare aver indossato nuovamente i panni della formazione sbarazzina e sfrontata. Giunta ha tracciato la linea, prova a imitarlo l’altro messinese – capitan Ragusa – che con un destro di controbalzo sfiora il palo. Mezz’ora che scorre nel divertimento e nello scontro a viso aperto: quello che il Messina dovrebbe, per identità e ricerca, mostrare sempre. Tribuzzi scuote un altro legno, avesse segnato non sarebbe stato valido visto il fuorigioco a inizio azione fischiato a Gomez. Lo stesso centravanti calcia in semi-acrobazia poco dopo ma senza precisione. Pressione forte, ora, di un Crotone che non vuole andare al riposo in svantaggio. Messina troppo remissivo nella seconda parte di frazione, la somma di questi due elementi porta al pari: ancora D’Ursi a far esplodere il destro, Fumagalli respinge troppo corto e Tumminello insacca con l’aiuto, anche, di una difesa poco reattiva. Pari meritato della squadra di Zauli, ma al Messina resta il rammarico di aver invitato a entrare gli avversari con troppa gentilezza. Fragilità che non si arresta e il Crotone al riposo ci va, addirittura, in vantaggio: corner di Petriccione dalla destra, Gomez salta senza ostacoli reali e incorna imparabilmente per Fumagalli. Rete che arriva in pieno recupero e aumenta i rimpianti della squadra di Modica che torna negli spogliatoi a riflettere.

RIBALTONI E PARI – Il riposo porta consiglio ed Emmausso che prende il posto di un inesistente Cavallo. Porta anche nuova verve, così non servono nemmeno cinque minuti per il pari giallorosso: Scafetta mette, finalmente, qualità nel suo affondo offensivo e serve un pallone in piena area piccola che deve solo essere spinto. Ci pensa Luciani, bravo nel leggere l’azione meglio dei difensori di Zauli e trovare il tempo di intervento giusto. Pareggio che mostra quanto il Messina debba credere nel proprio potenziale offensivo, di contro quello difensivo pare non essere all’altezza della prova richiesta: recupero palla di Crialese, circolazione veloce fino a Tribuzzi che imbuca sul movimento di Tumminello che scatta sul filo e si incrocia con Polito ultimo uomo. L’assistente fa giocare e il numero 93 tocca di esterno sinistro in anticipo su Fumagalli per il tris e nuovo vantaggio. Protesta la panchina del Messina, posizione per moviolisti ma resta l’atteggiamento della difesa giallorossa che su palla scoperta scappa in avanti e non indietro, come volontà tecnica richiede. Vero, come è vero, però, che in campo bisogna anche saper leggere in anticipo cosa accadrà e comprendere quale possa essere la miglior contromossa possibile. Il Messina accorcia in ritardo con Pacciardi che rompe la linea per andare a occupare una zona di campo di non sua competenza, il resto della della difesa prova a fare la linea con Polito che, forse, resta un passo indietro e la rete è servita. Poco cambia, perché la sensazione di fragilità non è dettata dal gol subito ma da ogni affondo crotonese. Chiaro, allora, che questa sia una di quelle partite da affrontare in maniera sfrontata pensando di dover segnare per restare a galla. Modica ci prova con la freschezza di Frisenna e Zunno più l’estro di Firenze. Out, tra gli altri, un Ragusa ancora sottotono. Zauli chiude il discorso cambi con Giannotti e Vuthaj a dimostrazione di una profondità di rosa importante. Attaccare, dicevamo, anche per costrizione visto lo svantaggio. Detto, fatto, così Ortisi guadagna una punizione sulla linea di fondo che diventa perfetta per Firenze che può pennellare: pallone che sfila fino a trovare Polito che calcia di prima e insacca. Pareggio che premia quella volontà di attaccare che a questa squadra non manca mai. E, infatti, passano pochi minuti per imbastire la palla del possibile vantaggio con Zunno che parte in contropiede solitario. Poche finte e troppo fumo, solo corner. Ormai, non ci sono più schemi o logica, così dall’angolo il Crotone approfitta di un buco e se ne va in ripartenza con Vuthaj: Fumagalli dice di “no”. Lo spettacolo allo Scida non è certamente mancato, in una prova che è sembrata la più vicina allo stile trasmesso da Giacomo Modica. Nei suoi pregi e nei suoi difetti, ma questo pari ricco di reti diventa dimostrazione di quanto viva e vivace possa essere questa squadra. Terzo pareggio stagionale in trasferta per i giallorossi – ancora senza successi esterni – e cancellata la pessima prestazione vista col Brindisi.

CROTONE – MESSINA 3-3

MARCATORI Giunta (M) all’8′, Tumminello (C) al 39′, Gomez (C) al 46′ p.t.; Luciani (M) al 4′, Tumminello (C) al 12′, Polito (M) al 34′ s.t.

CROTONE (3-5-2) Dini; Leo, Loiacono, Gigliotti (dal 17′ s.t. Bove); Tribuzzi (dal 28′ s.t. Giannotti), Petriccione, Felippe, Vitale (dal 5′ p.t. D’Ursi), Crialese; Gomez (dal 17′ s.t. Bruzzaniti), Tumminello (dal 28′ s.t. Vuthaj). (Lucano, Martino, Giron, Cantisani, Spaltro, Schirò, Pannitteri). All. Zauli

MESSINA (4-3-3) Fumagalli; Lia, Polito, Pacciardi, Ortisi; Scafetta (dal 27′ s.t. Frisenna), Buffa (dal 33′ s.t. Franco), Giunta (dal 27′ s.t. Firenze); Cavallo (dal 1′ s.t. Emmausso), Luciani, Ragusa (dal 27′ s.t. Zunno). (De Matteis, Ferrara, Darini, Salvo, Zammit). All. Modica

ARBITRO Caldera di Como

NOTE Ammoniti Scafetta, Tumminello, Loiacono, Emmausso, Fumagalli e Giannotti. Corner 7-5. Recupero 3′ e 5′.

*foto copertina: FC Crotone – Facebook ufficiale

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