Messina, Venuto: “Poca cattiveria. Manca l’amalgama giusto”
Pubblicato il 10 Settembre 2017 in Primo Piano, Sala Stampa
Poca grinta e poca cattiveria agonistica. Un Messina che nella sfida con la Nocerina non ha avuto lo spirito di reagire ma si è semplicemente comportato da comparsa, lasciando il ruolo da protagonista proprio agli avversari campani. Ne è consapevole anche il tecnico dei biancoscudati Antonio Venuto, che nel post gara non cerca alibi dopo la seconda sconfitta stagionale: “Dobbiamo essere realisti, a questa squadra manca ancora l’amalgama giusto, quella voglia e quel pizzico di cattiveria che ci possano consentire di costruire un’anima intorno al Messina. Caratterialmente oggi dovevamo e potevamo sicuramente fare molto di più. Oggi bisognava giocare con gli occhi della tigre. L’unica possibilità che abbiamo è quella di provare ad uscire da questa situazione attraverso il lavoro e sperando in qualche innesto che possa completare la rosa. Cerchiamo di non dimenticare che la squadra è stata costruita a partire dal 9 agosto, quindi serve anche pazienza”.
I TIFOSI – Sicuramente il Messina oggi ha risentito l’assenza dei tifosi a causa dell’inagibilità del Franco Scoglio. Tifosi, però, che non hanno fatto mancare il proprio supporto alla squadra: “Dispiace aver giocato con lo stadio vuoto – continua Venuto – e dispiace soprattutto per i tifosi. È chiaro che noi dobbiamo fare di tutto per meritarci l’appoggio del nostro pubblico e della città, conquistandoli con i risultati e con il bel gioco”.
RAPPORTO COL PRESIDENTE – “Troppo facile dare la colpa al presidente per l’organico. Sciotto ha grande entusiasmo, a volte troppo: ha speso tanti soldi per la Messina calcistica e mi aspetto che tutto l’ambiente, a partire dai tifosi, resti al suo fianco. Per risorgere dopo una devastazione serve tanta competenza e pazienza”.
LAVRENDI E MIGLIORINI – In sala stampa, oltre al tecnico biancoscudato, sono intervenuti anche Lavrendi e Migliorini: “Non ci aspettavamo assolutamente un avvio del genere. Oggi abbiamo provato a dare tutto ma ha vinto la squadra più forte”. Gli fa eco il compagno di reparto Andrea Migliorini: “Contro una squadra come la Nocerina non è facile, soprattutto se dopo dieci minuti ti ritrovi già sotto. pensiamo a raggiungere la salvezza il prima possibile, poi penseremo ad un piazzamento migliore”.