Paternò-Fc Messina, redde rationem

Pubblicato il 29 Giugno 2021 in Primo Piano

Complicata. Non tanto la sfida contro un avversario già in vacanza, quanto la situazione che si vive in casa Football Club Messina. L’all-in sullo stadio, al netto di strascichi legali, non ha fruttato quanto sperato. Così, il finale di stagione si slega dagli aspetti sportivi dando vita a una lunga resa dei conti.

FINE CORSA – Il campo dovrebbe l’unico centro di gravità per la squadra di Massimo Costantino. Lo dice una classifica che riduce a solo 2 punti il distacco dalla vetta, ma i fatti hanno sorpassato le motivazioni e la presa di coscienza che due vittorie non possano bastare è sempre più concreta. Pensare che il Messina di Novelli possa lasciare punti diventa sempre più difficile, tanto che i pronostici si ribaltano e pare più probabile un fine corsa anticipato alla penultima che un sorpasso. Non perché il Paternò sia ostacolo insormontabile, tutt’altro, ma perché in casa Football Club i nodi vengono al pettine. La vicenda stadio era, palesemente, il jolly che Rocco Arena era pronto a spendere per rilanciare e saldare due anni vissuti sopra ogni possibilità. Tutto saltato, non solo per il diniego del Rup De Francesco, ma anche per tempistiche troppo dilatate nel tempo. Mesi che sono scappati via, dando vita a crescenti difficoltà sempre meno sopportabili. Sullo stadio, è chiaro, la vicenda sarà chiusa solo dopo un eventuale ricorso al Tar, con la società di Arena che promette battaglia anche in altre sedi, ma che dalla concessione del Franco Scoglio sarebbe passata larghissima parte del futuro del Football Club Messina è evidente. Non è stato così, allora diventano amare e pesanti le parole dell’ex preparatore dei portieri Emanuele Manitta che lamenta – alludendo alla proprietà -, bene o male, proprio l’aver promesso più di quanto era possibile fare. Queste, poi, si aggiungono alle due sentenze che accolgono parzialmente i ricorsi degli ex tecnici Gabriele e Rigoli per alcuni stipendi arretrati. Una vicenda non da poco, perché in caso di mancato saldo arriverebbero punti di penalizzazione.

ULTIMI SFORZI – Il campo dovrebbe stare al centro, ma le chiacchiere pesano – soprattutto quelle regalate in due anni dai vertici – e pesano anche gli addii di Bevis e Mukiele che non accettano la coda allungata oltre il 30 giugno e tornano in Francia dove, chissà, avranno già nuove avventure in vista. Il terzo addio è quello di Piccioni, ma l’attaccante paga l’infortunio che lo ha costretto in stampelle contro la Gelbison. Tre uomini in meno per mister Costantino, quattro con la squalifica di Alessandro Arena che non ci sarà al Falcone-Borsellino di Paternò. Etnei che non si fatica a definire in vacanza, e non sarebbe potuto essere diversamente dato che il loro campionato è finito da tempo, con l’aggiunta di qualche nube societaria a oscurare il futuro. Una vittoria del Football Club, allora, pare poterci stare ampiamente, ma le questione extra campo peseranno per entrambe, come detto. Per smentire, allora, la possibilità di una festa anticipata per l’Acr Messina ci vorrà tutta la professionalità di Lodi e compagni. Un campionato vinto, infatti, resta nel proprio bagaglio e non arriva solo per “far contenta” una proprietà. La professionalità dei calciatori va sottolineata, soprattutto, in una stagione che li ha visti vittime anche di un focolaio Covid e lunghe soste. Tutti indizi che dicono come l’annata sia stata rallentata, giocata con meno continuità e possibilità di stare ancora più in alto. Nessuno di loro, però, ha mai tirato indietro la gamba – e lo racconta l’atteggiamento di un capitan Giuffrida sempre presente nonostante un tendine d’Achille offerto alla causa – e non lo farà neanche in queste due ultime uscite. Solo un’avvilente stanchezza, più mentale che fisica, potrebbe tradirli e dare ragione a una resa che merita, comunque, il grandissimo onore delle armi.

PATERNÒ (3-4-2-1) Maugeri; Mazzotti, Maiorano, Cenci; De Marco, Camacho, Camilleri, Puglisi; Pardo, Di Stefano; Guillari. All. Catalano.

FC MESSINA (4-3-3) Marone; Cangemi, Marchetti, Fissore, Ricossa; Palma, Lodi, Agnelli; Bianco, Caballero, Carbonaro. All. Costantino.

*fonte foto: Football Club Messina – ph. Familiari

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