Ricapitalizzazione Messina, il niet di Stracuzzi: “Proposta non congrua”
Pubblicato il 4 Maggio 2016 in Primo Piano
C’è grande attesa per la riunione prevista per oggi pomeriggio tra i vertici dell’Acr Messina, che dovranno formulare una risposta ufficiale alla manifestazione d’interesse presentata ieri dalla cordata rappresentata da Francesco Barbera e Franco Proto. L’attuale proprietà del club giallorosso, come prevedibile, resterà arroccata su una posizione abbastanza netta: apertura totale all’ingresso di nuove forze, ma il timone deve restare saldamente nelle mani di Stracuzzi e soci. Il Messina cerca partner, non acquirenti.
NO SECCO – Pollice verso, quindi: la trattativa, a queste condizioni, non potrà mai decollare. Il presidente Stracuzzi esplicita il suo pensiero, condiviso trasversalmente – dice – dall’intero blocco di vertice del club: “La richiesta avanzata dal gruppo interessato a entrare nella nostra società è assolutamente sbilanciata. Rispetto a quelle che sono le nostre idee, è una proposta che non sta né in cielo né in terra. Siamo ancora disposti a trattare, ma è necessario che si formuli un discorso basato su altri presupposti. Siamo lusingati dall’interesse manifestato da imprenditori come Francesco Barbera, persona per bene, con cui c’è un rapporto solido. Questo vuol dire che abbiamo ben lavorato, restituendo un certo grado di appetibilità a una società che abbiamo ricostruito dalle macerie. Faremo le dovute valutazioni, ma è bene chiarire che gli attuali proprietari del Messina non sono degli improvvisati, come qualcuno pensa: sappiamo quel che abbiamo fatto e quello che abbiamo intenzione di fare nel futuro. Io non ho chiesto a nessuno di prendersi il Messina, ma semplicemente di supportare il nostro progetto, dando la piena disponibilità a cedere parte delle quote di proprietà. L’intenzione rimane quella di progettare insieme ad altri appassionati, ma non di farci da parte. Se ci sono dei messinesi disposti a supportare la squadra della città, se c’è gente che davvero ama il Messina, allora si prenda anche il 49%, ma non di più”.
IL FUTURO, A PRESCINDERE – Pensiero granitico, quello del massimo dirigente giallorosso. La proposta della cordata Barbera, se accettata, sfocerebbe chiaramente in una totale ridefinizione delle gerarchie interne alla società, relegando gli attuali vertici in una posizione di minoranza. Non è una questione di soldi, ma di potere decisionale. C’è però un aspetto fondamentale da chiarire, perché il partito di chi pensa che questa società non abbia le forze per garantire un campionato di vertice va ingrossandosi settimana dopo settimana: “Ma pensate che se non avessimo le risorse necessarie staremmo qui? E perché dovremmo farlo? In questi mesi ne ho sentite di tutti i colori. Noi completeremo e onoreremo questa stagione, per poi proiettarci alla prossima. Il nostro obiettivo è portare questa squadra sui palcoscenici che merita, per cui stiamo lavorando per progettare una stagione importante. Fino a quando resteremo in sella, daremo tutto quello di cui disponiamo. La passione a volte finisce per pesare più dei soldi. Quando sei integro, onesto, serio, attiri verso di te persone che hanno intenzione di supportare progetti sani come il nostro”. Tradotto: potrebbe esserci un “piano B”. “Ci sono dei soggetti pronti a entrare in società, imprenditori non messinesi che hanno da tempo manifestato la loro disponibilità a inserirsi in questo progetto, senza però pretendere di gestire totalmente la baracca. Noi però abbiamo sempre dato priorità ai messinesi, come promesso sin dall’inizio, e il discorso con Barbera nasce in quest’ottica. Se però non dovessero esserci le condizioni per rafforzare il nostro club con imprenditori della nostra città, allora vorrà dire che guarderemo altrove. Siamo nelle condizioni di poterlo fare”.