Lesione del tendine d’Achille. Finisce così la stagione di Giovanni Giuffrida, capitano e anima di un Football Club Messina travolto dal gravissimo infortunio occorso all’uomo diventato presto guida per tutti.
IL CAPITANO – Il recupero contro il Roccella diventa realtà, con l’attesa rovinata dalla bruttissima notizia che ferma il capitano, al quale mandiamo il nostro in bocca al lupo. Reazione immediata della società, con il presidente Arena che propone al suo capitano il rinnovo fino al 2022. Gesto che va oltre il campo, che spiega il tipo di rapporto umano che lega i protagonisti. Amarissima coincidenza, vista anche la particolare tipologia di incidente, che lega Football Club e Acr con gli infortuni di Giuffrida e Addessi. Meritevoli i messaggi di solidarietà arrivati in entrambi i casi dalle due società. Testa che si sposta al campo: si gioca – dopo una infinita serie di rinvii – l’ultimo recupero in casa giallorossa, via l’asterisco dalla classifica e stop a numeri potenziali e posizioni virtuali. Il motivo in più – o la motivazione – per Lodi e compagni sarà quella di dedicare una vittoria – e soprattutto una maglia sudata – a capitan Giuffrida. La sfida, dal punto di vista tecnico, non avrebbe moltissimo da raccontare. Calabresi ultimissimi e imbottiti di under: cammino distrutto dai rinvii per Covid con tante settimane rimasti a guardare seguiti da mesi di turni infrasettimanali, insopportabili per livelli del genere. Così, la graduatoria dice che per il Roccella si attende solo l’aritmetica per l’Eccellenza. Al Football Club, però, questo non dovrebbe interessare dato che sottovalutare l’avversario sarebbe il primo passo verso un rallentamento.
LE SCELTE – Vittoria come unica soluzione. Per trovarla la squadra di Costantino dovrà essere capace di non cadere nella solita leziosità sotto porta, lasciando scorrere il tempo e aumentando le speranze del Roccella. Il tecnico deve valutare gli acciacchi di Coria e Carbonaro, vista la sosta con rientro in campo solo il 9 maggio, allora, potrebbe tenerli a riposo e affidarsi a forze fresche. Bevis e Arena si candidano per accompagnare Piccioni – anche se Caballero torna tra i convocati -, alle loro spalle una mediana tutta over con il rientro tra i titolari di Giuseppe Palma. Pochi dubbi anche in difesa: Cangemi è piaciuto contro il Biancavilla, il sorpasso su Aita dovrebbe essere definitivo. Unico ballottaggio quello tra Fissore e Da Silva, col portoghese leggermente favorito. Sulla carta non c’è partita, ma al Football Club resta il compito di offrire prestazione e risultato. Una vittoria è necessaria, ovvia per tenere vivo il torneo portandosi a 4 punti dalla capolista. Difficile, al momento, immaginare passi falsi della squadra di Novelli, ma a quella di Costantino resta l’obbligo di ottenere il massimo possibile per non aumentare la collezione dei rimpianti. Parte sportiva e societaria che si fondono, con la settimana in arrivo che potrebbe essere quella decisiva per la questione stadio: ormai arcinoto il nome dell’architetto americano David Manica, dovrebbe essere lui a firmare il progetto per il nuovo Franco Scoglio. Se ne saprà di più. Prima il campo, con la pressione di dover vincere a cui si aggiunge la voglia di non deludere il capitano infortunato.
ROCCELLA (3-5-2) Commisso; Liviera, Coluccio, Iacono; Faraone, Capellini, Amato, Guerrisi, Falzetta; Samake, Masawoud. All. Galati
FC MESSINA (4-3-3) Marone; Cangemi, Marchetti, Da Silva, Ricossa; Palma, Lodi, Agnelli; Arena, Piccioni, Bevis. All. Costantino.
*fonte foto: Football Club Messina – ph. Familiari