Necessaria è la pressione. Perché, questo Messina, non può non recitare il ruolo da protagonista. Lo dice una rosa ricca di talento, una proprietà varia e ambiziosa e, soprattutto, una piazza che della pazienza ci ha fatto una virtù.
PRESSIONE – Sempre lucido Raffaele Novelli nel presentare la sfida: dal tecnico campano, infatti, arriva sempre l’attenta analisi dell’avversario. Una conoscenza chiara, che fa comprendere come l’allenatore del Messina non lasci nulla al caso e, in più, non punti a prescindere sulle capacità dei suoi ragazzi. Roccella avversario trappola: ultimo in classifica, coi primi punti arrivati nel recupero col Troina. Tutti gli ingredienti per avere tutto da perdere: se vinci fai il tuo, se non ci riesci ecco – giustamente – piovere le critiche. Meglio, però, evitare l’esca che dibattersi nella trappola. Per questo, allora, il Messina avrà bisogno di chiarire le distanze sin da subito. Novelli sembra consapevole, anche della pressione che la piazza comincia a mettere su di lui: “Mi sento in discussione già nel momento in cui firmo il contratto”, gli allenatori sono così, perché i risultati decidono il loro destino. Il tempo, però, resta alleato fondamentale e a Novelli è lecito darne quanto necessario. Tra pausa e ripartenza i problemi non sono mancati, alcuni verranno amplificati al Muscolo dove non ci saranno lo squalificato Foggia e l’infortunato Manfrellotti. Il tecnico, però, sembra sfiorare l’argomento giustificazioni: “Gli alibi sono dei perdenti e non aiutano a crescere”, messaggio chiaro che vale un po’ per tutti.
NOVITÀ – Proprio delle assenze sono figlie, però, le novità che si vedranno a Roccella. Obbligate, perché in avanti la mancanza di un centravanti classico costringe Novelli a un attacco leggero. Forse – per paradosso -, un vantaggio visto il campo ristretto del Muscolo: provare a non dare riferimenti agli avversari, allora, potrebbe aiutare a smuovere il muro che Galati è pronto a mettere in piedi. Addessi ha dato la sveglia contro la Gelbison, adesso vederlo dall’inizio è più una necessità. Con lui Bollino e Arcidiacono sembrano in vantaggio sull’ennesimo adattamento di Cretella. Soluzione, poi, buona per un trio abituato alla zona gol nonostante l’assenza del bomber classico. Under in mediana, allora, dove salta anche il ballottaggio tra Cristiani e Vacca. Proprio quest’ultimo è il vero cruccio di inizio stagione: in assoluto tra i migliori calciatori della categoria, per prestazioni sotto le aspettative. Assente a Roccella, per un acciacco, dove lascerà spazio al dinamismo di Cristiani. Un gioco di equilibri, senza dimenticare che i 5 cambi mutano la differenza tra titolari e riserve: 16 calciatori schierabili, infatti, devono essere un’arma da gestire con strategia mirata. Il cambio di passo, comunque, dovrà arrivare in prestazione e risultati: poco il concretizzato rispetto al prodotto, con soli 8 gol che spiegano che questo Messina sia incapace di trovare il cinismo necessario. Le 7 reti subite, poi, qualche campanello lo accendono: Novelli si affida – per spiegare – ai tanti gol arrivati su palla inattiva, ma i rigori contro dimostrano che gli avversari, però, in area giallorossa riescono a entrarci. Dettagli, anche minimi ma che alla sesta giornata raccontano di un Messina a metà.
IL ROCCELLA – Una sola vittoria, come detto nel recupero col Troina, poi solo sconfitte per i calabresi. Rosa giovanissima, dove gli under la fanno da padroni e con mister Galati che prova a tirare fuori il meglio da una squadra, comunque, di buona qualità. Estate travagliata, con la riammissione arrivata tardi, e costruzione della rosa che ne ha avvertito il contraccolpo. Il mercato riaperto potrebbe cambiare le cose, per giustificarlo serviranno i risultati. La vittoria col Troina mostra una squadra viva, con Galati fedele alla difesa a 3 e ai leader dello spogliatoio Malerba e Coluccio. Il campo ristretto può aiutare una difesa a oltranza, con l’arma del contropiede – magari sfruttando la linea alta del Messina – come soluzione quasi unica.
IN CAMPO – Mister Novelli senza Foggia e Manfrellotti, le alternative sono quelle descritte in precedenza con i giallorossi che vanno verso Roccella con più certezze di quanto si potrebbe pensare. In difesa non ci sono motivi per mettere in discussione la linea davanti a Lai, con il portiere sardo che deve reagire alla brutta prestazione con la Gelbison. Con Aliperta sicuro titolare, in mediana si apre al ballottaggio under: con Crisci che scalpita e Cretella che cerca la riconferma. In avanti l’unico dubbio è rappresentato da chi – dei tre esterni – farà il centravanti: probabile, però, che il trio sarà mobile alternandosi nel ruolo. Bollino in mezzo – un po’ da falso9, un po’ trequartista – con Addessi a destra e Arcidiacono a sinistra potrebbe essere lo schieramento di partenza. La classifica è chiara: sia nel distacco da colmare dalla vetta, sia nella differenza tra le due squadre. Difficile, quindi, pensare ad alternative alla vittoria.
ROCCELLA (3-4-2-1) Commisso; Liviera, Coluccio, Imbriola; Platì, Pagano, Amato, Malerba; Carrozza, Sidibe; Rocca. All. Galati
MESSINA (4-3-3) Lai; Cascione, Lomasto, Sabatino, Giofrè; Crisci, Aliperta, Cristiani; Addessi, Bollino, Arcidiacono. All. Novelli.
*fonte foto: Acr Messina – ph. Paolo Furrer