Obbligati. Asterischi spariti e distacco reale, per il Football Club Messina ritorno in campo nella trasferta di Rotonda, uno di quegli avversari costati già carissimo in stagione. Alla squadra di Costantino resta l’obbligo della vittoria, ma – su tutto – la forza di pensare solo al proprio risultato.
PENSARE A SE STESSI – Farsi ossessionare dall’inseguimento è il primo errore per perdere terreno. Succede anche negli sport motoristici, quando vedi la macchina davanti allungare sul rettilineo e sparire dopo l’inserimento in curva. All’angolo successivo la rivedi, ma la paura di non raggiungerla ti spinge a forzare e sbagliare. Un passo costante – giusto con un paio di staccate al limite -, spesso, è più utile di rischi eccessivi. Dalla Formula 1 al calcio, ma cambia poco. Al Football Club il compito di rincorrere tocca da mesi, con il cammino che diminuisce e la distanza che non si accorcia. Pensare agli altri, come detto, serve a poco. Un errore di chi sta davanti diventa necessario per Lodi e compagni, un’ovvietà che, però, deve tornare nella mente dei giallorossi solo alla fine della loro gara. Il Rotonda è avversario ostico, tosto, ma colpito dalle dimissioni di mister Boncore. Il tecnico fa un passo indietro per motivi personali, col presidente dei lucani – Francesco Bruno – che li lega a una serenità persa dopo l’apertura dell’inchiesta della Procura di Enna su presunti illeciti in gare di alcuni campionati scorsi. Ci sarà tempo, con Boncore che, comunque, rivendica la sua posizione di denunciante più che di accusato. Intanto il Rotonda si affida ad Alfonso Pepe e resta squadra dalle mille risorse. Campo stretto, squadra brillante e singoli di qualità. Questa la lista dei pericoli che Costantino tiene in cima ai suoi pensieri. Gira lo sguardo in casa sua il tecnico calabrese, per vedere che Carbonaro è abile e arruolato, così come Caballero ormai pienamente guarito. Meno sicuro di esserci, invece, Facundo Coria. C’è un numero 30 che scalpita per prenderne il ruolo.
CINICI – Alessandro Arena è il calciatore del momento in casa Football Club Messina: qualità, intelligenza calcistica e una tecnica sempre utile ai compagni. Sono arrivati anche i gol e la varietà di ruoli. Costantino lo muove con naturalezza dalla fascia al cuore del campo, con apparizioni da mezzala dove ha, comunque, stupito. La sua maglia non sembra essere in discussione, così come il ritorno della coppia Caballero-Carbonaro in avanti, anche se Bevis resta alternativa sempre viva per Costantino. Ballottaggio a centrocampo, allora, dove il mix di qualità e quantità di Alessandro Marchetti sembra poter avere la meglio su Palma, con Agnelli e Lodi certi del posto. Altro piccolo dubbio in difesa: Da Silva in vantaggio, ma Fissore è una garanzia. Il resto è fatto, con Cangemi diventato sicurezza dopo mesi di panchine. Bravo l’ex Palermo a farsi trovare pronto e brillante, facendo anche rimpiangere le tante settimane in cui Aita è sembrato essere l’unica alternativa utile. Formazione a parte, comunque, il compito del Football Club sarà quello di comprendere presto che tipo di sfida prenderà vita e affrontarla col piglio giusto. Le dimensioni del campo incideranno, così come l’atteggiamento dei lucani che resterà sornione. La pazienza, allora, dovrà essere la prima arma da lucidare. La seconda? Il cinismo, spesso inceppato in questo campionato, ma adesso non c’è più tempo per rimediare.
ROTONDA (3-5-2) Polizzi; Sanzone, Giordano, De Santis; Saverino, Ceesay, Boscaglia, Coulibaly, Valenti; Ferreira, Goretta. All. Pepe.
FC MESSINA (4-3-1-2) Marone; Cangemi, Marchetti D., Da Silva, Ricossa; Marchetti A., Lodi, Agnelli; Arena; Caballero, Carbonaro. All. Costantino.
*fonte foto: Football Club Messina – ph. Familiari