Rotonda perfetto: Fc Messina al tappeto, primo schiaffo per Rigoli
Pubblicato il 10 Gennaio 2021 in Primo Piano
Mazzata inattesa. L’Fc Messina si fa imbrigliare e si consegna al Rotonda. Gli ospiti, autori di una sfida tatticamente encomiabile, vincono con merito e fanno vacillare le convinzioni della squadra di Rigoli, che incassa la sua prima sconfitta da quando ha ereditato la panchina giallorossa.
LEZIONE DI TATTICA – Casella al posto di Ricossa è l’unica novità elaborata da Pino Rigoli rispetto alla sfida con Biancavilla del turno infrasettimanale. Per il resto conferme in blocco sulle tre linee. Con Aita (esterno basso) e i due centrali Domenico Marchetti e Da Silva. Alessandro Marchetti in cabina di regia, con Agnelli e Garetto in versione interni. Davanti il tridente con Carbonaro centrale e in corsia Coria e Bevis. Si gioca sul sintetico del “Fresina” di Sant’Agata, location per cui l’Fc Messina ha optato a causa delle pessime condizione del manto del San Filippo. Il primo sussulto arrivo prestissimo, dal piazzato di – poco a lato – calciato da Agnelli. La risposta del Rotonda, che si affida ad una spicciola filosofia di attesa e ripartenza e ad una linea a 5 dietro abbottonatissima, non si fa attendere, con l’ottima occasione per Ferreira, che calcia ad incrociare a lato. Grande densità dalla cintola in giù, si diceva, per gli ospiti, ma anche alti livelli di carica agonistica. Trazione posteriore, con reparti compatti e stretti, che diventa funzionale nel bloccare sul nascere il gioco dei giallorossi, che faticano a trovare sbocchi per la propria manovra, complici pure le dimensioni ridotte del campo. Certo è che poi, nelle rare occasioni in cui la banda di Rigoli fa leva sulla qualità di palleggio, i corridoi utili si trovano, come quando Carbonaro, servito da Agnelli, costringe Polizzi e ripiegare in corner. Prima vera occasione per l’Fc Messina, dunque, attorno alla mezz’ora di gioco. Troppo poco, probabilmente. Ma il peggio deve ancora arrivare per Coria e compagni, perché a sbloccare la gara sono gli ospiti, con Ferreira che fulmina Marone. Il Football Club prova subito a reagire e recrimina per un atterramento in area di rigore, assai dubbio, subito da Garetto.
IL MURO VERDE – Rigoli non opera cambi al rientro dagli spogliatoi. Un 2° round con presupposti che difficilmente possono essere interpretati, in casa giallorossa, con note di ottimismo. Ribaltare una sfida del genere, considerate le dinamiche tattiche, l’atteggiamento iper-conservativo proposto da Boncore, ma anche le già citate dimensioni del campo, diventa esercizio complicatissimo. Che richiede, insomma, una tenuta mentale straordinaria e la necessità di forzare la giocata per creare superiorità al cospetto del muro verde eretto dagli ospiti. Proclami teorici inceneriti sul campo, perché all’impossibilità di trovare sbocchi per la rimonta si aggiunge la velenosa ripartenza del Rotonda, che ancora con Ferreira si rende pericolosissimo, con il brasiliano che centra il palo esterno con un bel destro. Serve una scossa, che Rigoli prova a dare operando un triplice cambio che arriva prima del quarto d’ora di gioco: dentro in blocco Palma, Ricossa e Gille. Arriva di lì a poco il sussulto sperato: Coria da fuori, con Polizzi che devia in corner. Ma l’occasione, lampante, è ancora per gli ospiti, con Ferreira solissimo a mezzo metro dalla linea di porta: il 19 incespica, clamorosamente, sul pallone. Ed è un brivido profondo per l’Fc Messina, che rischia il tracollo totale. Nel frattempo Rigoli, in clima disperazione, si gioca tutto l’armamentario a disposizione senza però trovare margini per incidere e provare a rimediare. Il cronometro scorre, e le convinzioni di poter rimediare, in casa Fc, crollano proporzionalmente. Fino al triplice fischio, che arriva come una mazzata sulle convinzioni di Agnelli e compagni.
FC MESSINA 0
ROTONDA 1
MARCATORE Ferreira al 37′ p.t.
FC MESSINA (4-3-3) Marone; Aita (dal 12′ s.t. Gille), Marchetti D., Da Silva, Casella; Garetto (dal 12′ s.t. Ricossa), Marchetti A. (dal 12′ s.t. Palma), Agnelli; Coria, Carbonaro (dal 31′ s.t. Mukiele), Bevis (dal 24′ s.t. Dambros). (Tocci, Quitadamo, Giuffrida, Fissore). All. Rigoli.
ROTONDA (5-3-2) Polizzi; Saverino, Sanzone, Calaiò, De Santis (dal 14′ s.t. Toure), Valenti; Coulibaly, Boscaglia, Camacho (dal 24′ s.t. Tuninetti); Ferreira (dal 40′ s.t. Formicola), Goretta (dal 24′ s.t. Diop). (Siani, Petricciuolo, Guida, Santamaria). All. Boncore.
ARBITRO Cannata di Faenza
NOTE Ammoniti Valenti, Boscaglia, Marchetti A., Dambros, Carbonaro. Corner 5-2. Recupero 1′ e 5′.