San Luca-Fc Messina, un lunedì di festa

Pubblicato il 22 Febbraio 2021 in Primo Piano

La risposta. Quella del gruppo, quella di Giovanni Giuffrida nel post partita, quella di un Football Club Messina che prova a essere più forte dei problemi. A San Luca non si passava da 37 mesi: resta l’impresa, più per la difficoltà dell’avversario che per il livello dei giallorossi.

LA REAZIONE – Moda cittadina quella di sottovalutare calcisticamente il Football Club Messina. In aperto contrasto con quello che il campo dice – e ha detto -, in totale distonia con i nomi che si possono leggere scorrendo l’elenco della rosa a disposizione, adesso, di Massimo Costantino. Campo ed extra campo, allora, si fondono e condizionano i giudizi: due esoneri messi già in archivio, infatti, sono sintomo di una stabilità da ricercare in maniera più profonda. Motivi vari, analizzati e da discutere stracciando il velo di pietismo, lasciando in disparte i troppi professori di morale iscrittisi a parlare. Si discute di calcio, allora, e bisogna mettere nella pentola tutti gli ingredienti utili per comporre il piatto giusto. L’armonia quello più importante, e ci pensa Giuffrida a chiarire – nel post gara – che il gruppo è solido e non va messo in discussione. La sconfitta di Acireale e il caos creatosi dopo l’esonero di Rigoli avrebbero potuto stendere il Football Club, stavolta in tutte le sue componenti. Il ritorno di Costantino è stata la mossa per compattare, ma il tecnico calabrese – che lo scorso anno tanto criticammo – porta un bagaglio di visione tattiche e calcistiche opposte ai predecessori, armi diverse con cui accompagnare il gruppo. Se funzioneranno dipenderà da lui e non solo. A San Luca nessuna vittoria per gli ospiti dal gennaio 2018: passare al Corrado Alvaro restava tra le cose più difficili, per farlo il Football Club è stato bravo ad andare oltre le assenze, le chiacchiere e l’avversario. La squadra di Cozza, infatti, ama palleggiare e dominare il ritmo. Non è stato così, con Lodi che ha preso possesso del centrocampo presto e una squadra capace di stare alta per larghi tratti. Questo il primo difetto – divenuto lentamente più ingombrante – da correggere rispetto al passato: nessuna squadra può fare davvero paura restando sempre nella propria metà campo.

IL PASSO IN AVANTI – Poi, c’è la questione tecnica. Non del tecnico, ma tecnica. Questa rosa, infatti, è forte. Resta mal costruita, non costruita male: troppo tempo, troppi passaggi a vuoto sul mercato, troppe giornate in cui gli allenatori hanno dovuto inventare un undici credibile per mancanza di materiale umano. Il vero vantaggio del Football Club, a oggi, resta la sosta di novembre/dicembre che ha tolto gare in un momento di emergenza. Ha tolto la possibilità di perdere punti, quelli che ora Carbonaro e compagni devono ricercare con spasmodica continuità con gare ogni 3 giorni. Il campionato è questo, c’era da aspettarselo e, alla fine, la rosa divenuta lunga permette di fare rotazioni in caso di necessità. Toccherà a Costantino, a lui viene chiesto, anche, di dare un gioco nuovo a una squadra troppo speculatrice e impegnata a non prenderle. La rosa – dicevamo -, però, è formata da nomi pesanti e di ottima qualità, sottovalutati. Non servono liste, ma le carriere parlano e gli ultimi colpi di mercato chiariscono una visione più da Serie D che da fuochi di artificio, vizio inutile dei vertici. Il simbolo sembra poter diventare Piccioni: attaccante di categoria, punta più tattica che dalla realizzazione facile, alter ego ideale di Caballero. L’argentino, ecco, l’uomo che sta cambiando il volto: a San Luca rifornimenti col contagocce. L’attaccante di razza, però, annusa la palla gol e serve il piatto dal sapore di 3 punti. Pesantissimi. E, adesso? Continuità – come dice Costantino -, anche se pare sempre più evidente che giocare stia aiutando a giocare. La continuità che è mancata, infatti, è stata – soprattutto – quella dello scendere in campo. Le soste forzate da Covid, però, non puoi controllarle. Poi, c’è quella dei risultati: Dattilo, Troina e Santa Maria come banchi di prova più che seri. In mezzo, probabilmente, i recuperi per arrivare allo scontro diretto col Messina senza più premesse – evitabili, le partite vanno prima giocate – di classifica virtuale.

*fonte foto: Football Club Messina – ph. Familiari

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