A scorrere solo le note si dovrebbe parlare di Far West. In definitiva è lecito dire che Messina e Fondi si dividono la posta in palio al termine di una guerra di nervi gestita con qualche imprecisione di troppo dal signor Miele di Torino. Un rigore fallito da Tiscione prima del vantaggio messinese firmato da Capua a conclusione di un magistrale contropiede ordito da Foresta. Pari laziale di Albadoro; in mezzo le due espulsioni di Rea e De Martino.
IL BLOCCO – Solo pretattica nelle parole di Lucarelli alla vigilia: confermata la formazione di Agrigento con il solo inserimento di Ricozzi al posto dell’infortunato Musacci. Della formazione eliminata dalla Coppa Italia nella trasferta di Taranto neanche l’ombra. Iadaresta vince il ballottaggio con Albadoro come pivot dei laziali, la continuità tattica prosegue la sua corsa anche al San Filippo. Fondi più propositivo per tutta la prima frazione: scambi rapidi sulla trequarti e rapide imbeccate per Tiscione, il più ispirato del tridente d’attacco. Il Messina, come di consueto, attende basso per poi ripartire in contropiede: unico squillo della prima frazione la respinta in tuffo di Baiocco su un colpo di testa di Pozzebon, correzione al volo di un corner di Jacopo Ferri.
LA BATTAGLIA – Pronti via e il Messina sta per vedersi crollare addosso quanto di buono costruito nella prima frazione: Rea commette in area quello che una volta era definito un fallo da ultimo uomo sul lanciatissimo Calderini; rosso per il centrale giallorosso e rigore per i laziali. L’ex CdM Filippo Tiscione calcia a lato, il risultato resta inchiodato sul pari a reti bianche. Per paradosso il Messina inizia a macinare gioco proprio con l’inferiorità numerica: Baiocco è strepitoso su Milinkovic e De Vito, ma non può nulla sul preciso rasoterra di Capua. In precedenza, per i laziali, un palo di Bombagi in un match galvanizzato da un metro di giudizio arbitrale particolarmente severo. La squadra di Pochesci non si disunisce e trova il pari con Albadoro a conclusione di un’azione confusa in area di rigore. L’ultima emozione prima del triplice fischio finale.
MESSINA 1
FONDI 1
MARCATORI Capua (M) al 28′, Albadoro (F) al 34′ s.t.
MESSINA (4-3-3) Berardi; Palumbo, Rea, Bruno, De Vito; Foresta, Ricozzi (dal 22′ s.t. Capua), Grifoni (dal 36′ s.t. Saitta); Milinkovic, Pozzebon, Ferri (dal 13′ s.t. Maccarrone). (Russo, Benfatta, Mileto, Marseglia, Rafati, Madonia, Gaetano, Akrapovic, Bramati). All. Lucarelli.
FONDI (4-3-3) Baiocco; Galasso, Signorini, Fissore, Squillace; Varone (dal 9′ s.t. D’Agostino), De Martino, Bombagi; Tiscione, Iadaresta (dal 14′ s.t. Albadoro), Calderini (dal 40′ s.t. D’Angelo). (Coletta, Di Sabatino, Bertolo, Guadalupi, Capuano, Addessi, Pompei). All. Pochesci.
ARBITRO Miele di Torino.
NOTE Spettatori 1500 circa. Ammoniti Tiscione, Foresta, Fissore, Palumbo, Signorini, Ricozzi, D’Agostino, Saitta. Espulsi Rea al 5′ s.t. e De Martino al 39′ s.t. Corner 3-3. Recupero 0′ e 4′.