Gugliotta: “Il capitano ha abbandonato la nave”

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Pubblicato il 11 Febbraio 2017 in Primo Piano, Sala Stampa

“Non sarò mai un ostacolo per il bene del Messina”. Le ragioni del campo passano in secondo piano quando la partita più importante vede in gioco la sopravvivenza stessa della principale realtà calcistica cittadina: al termine della sfida interna con il Catanzaro è l’ad Pietro Gugliotta a lanciare il suo appello, un grido disperato che fa presagire una catastrofe imminente. “Siamo soli, il capitano e il vicecapitano hanno abbandonato la nave. Dobbiamo onorare entro il 16 gli stipendi dei tesserati, una scadenza decisiva che non può vederci impreparati. Ci penserò io, i soci dell’Antates, Nino Micali e i due imprenditori palermitani Ruvolo e Gallina: ci assumiamo un impegno che supera di gran lunga la nostra percentuale in seno alla società. Oggi siamo stati insultati dai tifosi: non mi proporrò mai in vista di un passaggio di quote, purché si faccia presto. Tutti sono bene accetti, anche Proto, basta solo un segnale positivo per risolvere l’intera situazione. Chi detiene l’88% deve trovare una sintesi tra le tante discussioni affrontate: ora è arrivato il momento della concretezza. Siamo rimasti in pochi a metterci la faccia in questa situazione, la squadra non merita un simile atteggiamento da parte dei vertici societari”.

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