Akragas, Salvemini e Di Napoli stendono un borioso Catania
Pubblicato il 12 Febbraio 2017 in Punto C
Esseneto amaro per Pino Rigoli: il suo ritorno ad Agrigento è bagnato dalla seconda sconfitta stagionale contro la sua ex squadra. Il vantaggio di Mazzarani è un’illusione che non incanta, l’Akragas si dimostra una squadra vera pur imbottita di giovani e rincalzi. La vittoria è firmata Lello Di Napoli: il tecnico campano, che sul lavoro maniacale e attento ha costruito la sua carriera, trova motivazioni e mosse tattiche ottimali. Quanto basta per avere la meglio su un Catania abulico e strafottente, sconfitta che dovrà far riflettere se l’obiettivo rimane quello di un playoff da protagonisti.
MINIMO SFORZO – Mister Rigoli conferma il sistema con Mazzarani alle spalle del doppio centravanti, ancora fatica sull’out destro per Andrea Di Grazia. Tante le assenze in casa etnea: sulla corsia mancina ritrova spazio Tino Parisi, in difesa non ci sono alternative al trio formato da Drausio, Bergamelli e l’inossidabile Marchese. Nell’Akragas fuori gli squalificati Thiago Cazè e Genny Russo, il tecnico Di Napoli non modifica i suoi piani tattici e lancia Bramati in coppia con Pezzella nel cuore della mediana. Palmiero appoggia Cochis e Salvemini, preferito a Cocuzza, solo panchina anche per l’acciaccato Klaric. L’orgoglio dei padroni di casa è evidente sin dalle prime battute, palese anche l’inesperienza: cross dalla sinistra di Marchese verso Tavares, l’anticipo di Sepe arriva ma è con le mani. Rigore solare fischiato dal signor Volpi, dal dischetto si presenta Mazzarani che spiazza Pane. Il gol addormenta il Catania e sveglia l’Akragas: la squadra di Lello Di Napoli prende campo e spreca. Etnei spenti e sulle gambe, Longo e Salvemini vengono fermati da Pisseri e dall’imprecisione mentre la squadra di Rigoli non sa più ripartire.
ORGOGLIO – La ripresa prosegue sulla falsariga del finale di primo tempo: l’Akragas macina gioco, il Catania si abbassa cercando vigoria in contropiede. Etnei serrati e Akragas che ci prova dalla distanza, deve volare Pisseri sul sinistro scagliato da Salvemini. Non può fare nulla, invece, quando è Pezzella a trovare un destro pazzesco che si infila dritto all’incrocio dei pali. Catania che sparisce dal campo, squadra di Rigoli spenta e senza anima. L’Akragas domina, le mosse di Lello Di Napoli avvolgono i rossazzurri che non riescono più a trovare soluzioni corrette. Il vantaggio dei padroni di casa è nell’aria, Drausio lo favorisce: controllo errato nel cuore dell’area, Longo si avventa sul pallone ed il brasiliano gli frana addosso. Calcio di rigore che non si discute, Salvemini sceglie la potenza e per Pisseri non c’è scampo. Rigoli non ha idee e forze credibili in panca, l’ingresso in precedenza di Barisic non aveva modificato nulla. Nel recupero la sconfitta del Catania si sposa con l’epica agrigentina: Biagianti anticipa Coppola in area, calcione netto sul capitano etneo e calcio di rigore. Mazzarani torna sul dischetto, Pane stavolta non si fa battere e respinge il penalty. Akragas con cuore, orgoglio, organizzazione e voglia di vincere: ingredienti vitali per portare a casa una vittoria essenziale.
AKRAGAS 2
CATANIA 1
MARCATORI Mazzarani (C) su calcio di rigore al 12′ p.t.; Pezzella (A) al 13′, Salvemini (A) su calcio di rigore al 28′ s.t.
AKRAGAS (3-4-1-2) Pane; Mileto, Riggio, Sepe; Coppola, Bramati, Pezzella, Longo; Palmiero; Cochis (dal 1′ s.t. Klaric), Salvemini (dal 36′ s.t. Cocuzza). (Addario, Tardo, Leveque, Rotulo, Caternicchia, Privitera, Petrucci, Mazza, Sicurella). All. Di Napoli.
CATANIA (3-4-1-2) Pisseri; Drausio, Bergamelli, Marchese; Di Grazia, Biagianti, Scoppa (dal 37′ s.t. Fornito), Parisi; Mazzarani (dal 37′ s.t. Manneh); Pozzebon (dal 17′ s.t. Barisic), Tavares. (Martinez, Bucolo, Mbodj, De Rossi, Piermarteri, Manneh). All. Rigoli.
ARBITRO Volpi di Arezzo
NOTE Ammoniti Bergamelli, Palmiero, Bramati, Barisic. Corner 2-7. Recupero 1′ e 5′.