Passaggio obbligato per verificare le effettive potenzialità da primato, la trasferta di Foggia porta in dote al Messina la prima sconfitta in campionato e la reale consapevolezza dei propri limiti. Molta agilità e poca concretezza per l’attacco giallorosso in una gara che vede per la prima volta in sofferenza anche il gioco sulle corsie esterne e l’apporto offensivo delle mezzali di centrocampo. Il tecnico Di Napoli (voto 6) ha il merito di schierare nella bolgia dello “Zaccheria” un undici sempre compatto nonostante le numerose avversità. Sconfitta meritata, ma il Messina non ha sfigurato di fronte ad una delle assolute protagoniste del torneo.
Berardi 6: incolpevole sul gol realizzato a freddo da Iemmello. Dopo un paio di interventi in assoluta sicurezza, è scavalcato imparabilmente dalla prodezza di Gerbo che chiude di fatto la contesa.
Palumbo 5: troppo blanda la sua marcatura su Gerbo in occasione del 2-0. Prima insufficienza stagionale.
Burzigotti 6,5: sempre attento e puntuale negli anticipi, si batte con orgoglio in ogni zona del campo. Insuperabile negli scontri aerei.
Martinelli 6: meno efficace del solito, tenta comunque di mettere ordine nelle situazioni più complesse con intuito e coraggio. Cerca con eccessiva insistenza l’evanescente Gustavo con una serie infinita di lanci lunghi dalle retrovie.
De Vito 5: Sarno costruisce a suo piacimento molte delle trame offensive rossonere senza incontrare eccessive difficoltà. Autore di una prova macchiata da troppe imprecisioni nelle ripartenze e da uno scarso dialogo con i compagni.
Baccolo 6: prezioso in cabina di regia nel ricompattare la squadra dopo il gol lampo di Iemmello. In costante crescita sotto il profilo della personalità e della precisione.
Giorgione 5,5: nella prima frazione stenta a trovare la giusta posizione in campo tra le fitte maglie della mediana rossonera. Migliora nella ripresa, quando risulta tra i più attivi nell’alimentare la manovra offensiva. (dal 28′ s.t. Biondo sv)
Fornito 5,5: un paio di inserimenti sul filo del fuorigioco prima di inabissarsi in una prestazione sostanzialmente anonima. (dal 23′ s.t. Zanini 5: appena entrato spreca solo davanti a Narciso il gol del 2-1)
Gustavo 5: dai suoi piedi passano le migliori occasioni del Messina, sprecate spesso malamente in condizioni di assoluta tranquillità. (dal 12′ s.t. Tavares 6: dal suo ingresso in campo carica il gruppo per trovare lo spunto del pareggio. Fermato ingiustamente in fuorigioco a tu per tu con Narciso)
Barraco 6: ex dal dente particolarmente avvelenato, è tra i più pericolosi del Messina con un paio di conclusioni dalla lunga distanza meritevoli di maggior fortuna.
Salvemini 6: nel recupero della prima frazione fallisce clamorosamente a due metri dalla porta il gol del possibile pareggio. Tra i migliori, comunque, per disciplina tattica e abnegazione.