Lucarelli: “Messina con quattro palle, adesso tutti allo stadio”
Pubblicato il 23 Aprile 2017 in Primo Piano, Sala Stampa
Vittoria cruciale. Lucarelli esulta, nel post partita di Lecce-Messina. Ai microfoni di Radio Amore elogia la squadra e chiama a raccolta i tifosi in vista della sfida con il Cosenza: “Risultato pesante, importantissimo e ovviamente per nulla scontato, perché loro hanno provato a raddrizzare la gara fino alla fine, venendo anche a saltare con il portiere. Di certo – prosegue il mister- il Lecce non ci ha regalato nulla, ma siamo stati bravi ad approfittare di qualche loro leggerezza, figlia della pigrizia di chi non aveva ormai nulla da chiedere alla stagione regolare. Vietato utilizzare toni trionfalistici – avverte il tecnico -, da questo momento dobbiamo proiettarci sul Cosenza, una sfida che bisogna preparare in modo feroce. Domenica mi auguro che i messinesi vengano in massa a sostenerci, perché il loro supporto sarà fondamentale per raggiungere una salvezza che adesso è più vicina. Serve la spinta di tutta la città”. Lucarelli riserva parole al miele per alcuni suoi calciatori: “Ho visto un grande Musacci, e anche oggi ci siamo resi conto di quanto siano fondamentali giocatori come Rea o Anastasi: se Valerio non si fosse infortunato, probabilmente oggi saremmo qui a parlare d’altro. In generale, abbiamo fatto una partita con 4 palle. Le polemiche con la stampa? Ho cercato di mettere al riparo la squadra, attaccando qualche giornalista. Un po’ come mettere la palla in corner. In settimana ho chiesto alla squadra una prestazione di grande carattere, e i ragazzi, ancora una volta, hanno dimostrato che più è complicato l’impegno, più riescono a tirare fuori quello che di buono possiedono. Col Melfi probabilmente ho caricato troppo la partita, sbagliando. La squadra ha subito l’ansia della vittoria a tutti i costi e si è smarrita. Anastasi e da Silva mie scommesse? Non amo prendermi meriti, ma solo responsabilità e colpe. Sarebbe troppo facile: ha vinto il Messina, non io. Sul carro mi piace che ci salgano tutti. Il concetto del gruppo per me è sacro. Per questo adesso chiamo a raccolta i tifosi, sperando che si alzino dal divano e spingano la loro squadra del cuore. Se non dovessimo salvarci, potrebbe essere in discussione il futuro stesso di questa società”.
BERARDI – “Non era facile, sapevamo che avrebbero fatto la guerra. Siamo stati bravi ad aspettare e poi colpire al momento giusto. Vincere qui è davvero complicato, ma lo spavento che abbiamo preso la scorsa settimana è stato davvero forte, e probabilmente ci ha dato la giusta scossa. Col mister abbiamo parlato tanto in settimana, sappiamo quanto sia grave prendere 4 gol in casa dal Melfi, ma forse non c’eravamo resi davvero conto di quanto fosse importante in chiave salvezza quella partita. Rovinare tutto quello che abbiamo fatto quest’anno, per una sconfitta, sarebbe stato inconcepibile: per tutto quello che abbiamo mandato giù: allenamenti, problemi, penalizzazione e quant’altro. Se non avessimo avuto un atteggiamento battagliero fino al 95′, oggi non ce l’avremmo fatta. Rea? Ha grande personalità ed esperienza e questo dà alla squadra una sicurezza in più. Oggi per noi era una partita da dentro o fuori, dopo aver capito di aver sbagliato tutto contro il Melfi. Abbiamo dimostrato di avere personalità, attributi e sostanza. Adesso col Cosenza c’è bisogno di tutta la città, una città che merita, intanto, di restare in Lega Pro”.