Non perdere a Foggia, per chiunque non solo il Messina, non sarà semplice. Quello che la televisione non potrà mai trasmettere e la percezione dell’ambiente che circonda un evento. Essere allo “Zaccheria” ci ha chiarito diversi punti: il primo è che quello che pensavamo del calcio di De Zerbi è realtà. Il secondo che il clima dello stadio foggiano può fare tutta la differenza del mondo, una bolgia infernale che spinge e influenza l’esito della gara. La partita è costruita sullo studio dell’avversario, tanto rispetto e contromosse. Di Napoli non si snatura, conosce come coprirsi ma per pungere basta un attimo. De Zerbi ama il “suo” calcio, ma è allenatore attento. Sainz-Maza sarebbe un attaccante, un trequartista se preferite, lui lo piazza intermedio sinistro di centrocampo. Voglia di stupire? No, strategia di non possesso. De Zerbi non allena e basta, studia moltissimo e conosce il suo avversario. Baccolo regista basso va isolato, non una marcatura preventiva ma il taglio dei rifornimenti da parte dei due centrali bassi. Se fai il 4-3-3, però, l’unica punta non può pressare in solitaria. Ecco spiegato Sainz-Maza, parte intermedio ma taglia e accompagna il pressing su Burzigotti, di Martinelli se ne occupa Iemmello e il Messina deve rivedere le sue tattiche di possesso. Tutto bello, ma tutto rimasto nella bozza di una partita stravolta dal gol di Iemmello dopo novanta secondi. Rimane il rispetto che De Zerbi riserva al Messina, tanto da cambiare sistema nella fase di non possesso. Il gol cambia atteggiamento e testa, il Messina non aspetta più nessuno e il Foggia si adegua. Il nostro classico focus prende in considerazione entrambi i gol del Foggia (moviola per il primo) e la differenza nelle scelte offensive delle due squadre.
REGOLARE E NON CASUALE – Primo episodio della nostra analisi tattica: sul cronometro c’è poco più di un minuto, Sarno inventa da destra e trova l’accorrente Coletti (riquadro giallo) che spara verso la porta. Martinelli smorza ma non troppo, Iemmello si avventa e fa 1-0. Dubbi sulla posizione del centravanti del Foggia. Il gol è regolare: De Vito (cerchio rosso in basso) è l’ultimo uomo della linea del Messina e tiene in gioco tutti, compreso Iemmello (cerchio azzurro in alto). Ci aiutano anche le linee del campo, De Vito è nella parte più chiara dell’erba, mentre Iemmello è ancora in quella più scura. Moviola a parte, gol non casuale. Sarno sposta l’attenzione della difesa su di sé e poi serve Coletti per la botta da fuori. Scelta che si ripeterà altre tre volte nel match, azione alla mano e preparata.
DISTANZE ERRATE – Cronistoria del secondo gol del Foggia. Nel nostro montaggio, nei riquadri in piccolo il movimento di Gerbo che attacca la profondità. In quello a sinistra, invece, il momento precedente al pallonetto vincente. In azzurro abbiamo cerchiato Gerbo e segnalato la distanza tra lui e Palumbo. Nel secondo riquadro la distanza si accorcia, ma l’attacco della profondità è premiato dal lancio (in giallo) di Coletti. Ultima parte, Gerbo controlla, palleggia e scavalca. Ingrandimento ed evidenza rossa, ancora troppo lontano Palumbo (forse preoccupato di far fallo), ma la distanza è fatale al Messina. Manca la pressione giusta e una marcatura così larga viene punita severamente.
SGUARDO DI TROPPO – Foggia in vantaggio, Messina che cerca il pari e pugliesi che non disdegnano le ripartenze. Sarno in possesso, Iemmello detta la profondità e riceve (frecce gialle), il Messina qui sbaglia tutto. Nel cerchio rosso ci sono i due centrali, troppo stretti ed entrambi in uscita sul portatore mentre Iemmello li attacca alle spalle. Burzigotti e Martinelli guardano solo il pallone e non l’attacco dello spazio, nel riquadro rosso c’è De Vito, in ritardo sulla diagonale. Iemmello calcerà in porta, per Berardi intervento semplice ma il pericolo è stato altissimo.
SCELTE SBAGLIATE – Ultimo focus della nostra analisi. Prendiamo in considerazione tre azioni offensive del Messina. La squadra di Di Napoli crea molto, ma al momento della scelta sbaglia sempre. In alto: siamo nel secondo tempo, Gustavo è in possesso palle e accerchiato. Sceglie di calciare verso la porta, Narciso blocca in sicurezza. Freccia rossa scelta errata, con la gialla quella corretta ovvero lo scarico su Baccolo (riquadro azzurro). Parte sinistra del nostro montaggio: la grande chance per il Messina di trovare immediatamente il pari. La difesa del Foggia sbaglia tutto, sia Angelo che Di Chiara salgono e il Messina attacca col cambio di gioco. Stessa formula, in rosso il tiro di Gustavo, in giallo e azzurro c’è Salvemini solo in mezzo. Lo scarico sul compagno sarebbe stata la scelta migliore, visto anche il poco angolo di tiro. Ultima azione: Foggia schierato ma stretto in mezzo, Giorgione calcia da lontanissimo con uno spiovente semplice per Narciso. Sulla destra (riquadro azzurro) non viene premiata la sovrapposizione di Palumbo, il terzino destro aveva campo da attaccare e avrebbe mosso lateralmente la linea pugliese.