Padalino esonerato. Motivo in più per sgombrare il campo da sciocche illazioni: partita vera al Via del Mare di Lecce, il Messina ha vinto con merito la sfida più importante della sua stagione. Almeno fino alla prossima. Abile il tecnico Lucarelli (voto 7) a catechizzare la squadra dopo i disastri compiuti con il Melfi: nonostante i fumi di una pretattica oramai superata, la preparazione settimanale ha scolpito nella mente di tutti i giocatori il valore di un match forse decisivo per la stessa sopravvivenza del club. Il ritorno al 4-3-3 è, per questa squadra, il classico viaggio verso una casa sicura e accogliente: recuperate le tre pedine assenti con il Melfi, la musica a requiem diventa, quantomeno, un blues che riscalda l’anima.
Berardi 7: grande reattività sulle bordate di Costa Ferreira, Lepore e Agostinone. Attento nelle uscite alte, lascia il Messina in tranquillità anche nel forcing finale.
Grifoni 6: i compiti di retroguardia non gli lasciano spazio per offendere.
Rea 6,5: guida con mano sicura la difesa, i veri pericoli arrivano solo dalla lunga distanza.
Maccarrone 6,5: vedi sopra. Per essere veramente decisivo deve ancora limare qualche eccesso caratteriale.
De Vito 6,5: un condor su tutti i palloni vaganti in area. Garantisce equilibrio e fluidità allo sviluppo del gioco dal basso.
Da Silva 7: il più pericoloso nel primo tempo con due interessanti conclusioni da fuori. Giocoliere al servizio del collettivo, si rivela spesso una spina nel fianco della mediana pugliese.
Musacci 6: il tecnico crede ciecamente nelle sue qualità, a Lecce una dimostrazione di esperienza soprattutto nei momenti di maggiore pressione.
Sanseverino 6: il suo tiro ispira la spaccata decisiva di Anastasi. Attento in copertura. (dal 26’ s.t. Bruno 6: un puntello per custodire il risultato).
Ciccone 6: gira spesso a vuoto prima di dar prova delle sue qualità. (dal 15’ s.t. Foresta 6: i suoi scatti improvvisi tengono la squadra alta e liberano la mente dai fantasmi di rimonta).
Anastasi 7: non si scoraggia quando viene lasciato solo contro tutti, ricarica le pile e centra sul filo del fuorigioco uno dei gol più importanti della sua carriera.
Milinkovic 6,5: entra in tutte le azioni offensive del Messina. Sua la sortita che origina il gol di Anastasi. (dal 37’ s.t. Capua sv).
LECCE Perucchini 6; Ciancio 6, Arrigoni 6, Drudi 6 (dal 28’ s.t. Vitofrancesco 6); Lepore 6, Tsonev 5,5, Ferreira 6 (dal 31’ s.t. Maimone 5,5), Agostinone 6,5; Pacilli 5,5 (dal 1’ s.t. Caturano 5), Marconi 6, Torromino 5,5. All. Di Corcia 5 (Padalino squalificato).
* foto di copertina tratta da LecceSette