È rimasto deluso chi si attendeva novità rilevanti dalla conferenza del presidente Franco Proto nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca. Ribaditi i concetti degli ultimi tre mesi, le notizie emergono solo tra le righe, in una battuta colorita, in piccole varianti a refrain divenuti oramai riconoscibili. “Mai più guelfi e ghibellini a Messina – ha dichiarato il presidente del sodalizio giallorosso -. Questa città ha tutte le forze per superare le varie complessità: ho conosciuto in questi mesi tante e tali eccellenze sicuramente in grado di far compiere a tutto il territorio quel decisivo salto di qualità richiesto a gran voce dall’intera comunità. Abbiamo riportato la normalità a livello sportivo, ora ci attende la sfida dei conti. Con una sorpresa inaspettata, quasi 850mila euro di contratti da onorare alle varie figure che affollavano in precedenza la società. Nessuno dica che il Messina sia stato ceduto a titolo gratuito”.
PERCEZIONE – Evitato ogni intervento diretto e prorompente fino a questo momento, allo studio solo una semplice checklist per analizzare gli effetti di una difficile eredità: “Era normale privilegiare l’aspetto sportivo; con il proscioglimento di ieri, ottenuto grazie a due grandi professionisti come i legali Chiacchio e Rizzo, possiamo anche concederci dei rimpianti in ottica playoff. Lucarelli ha dichiarato di voler alzare l’asticella: siamo d’accordo con lui, ma tante e diverse sono le strade per raggiungere il medesimo obiettivo. Prima abbiamo provato a non alterare l’armonia di un gruppo che non è stato costruito da noi, ora potranno iniziare a emergere in ogni campo le nostre idee. Il Celeste? Una soluzione percorribile, speriamo di non trovare ostacoli sulla nostra tabella di marcia: siamo dei combattenti, sarà difficile farci desistere. Un dato mi rende particolarmente felice in questi giorni: è cambiata la percezione intorno al Messina, l’aspetto sportivo oggi prevale su tutte le polemiche del passato. Lucarelli? I successi di questi mesi portano anche la sua firma, mi dispiacerebbe interrompere un discorso già ben avviato”.
STADI – Verrà presentato nelle prossime settimane il progetto dedicato alla definitiva valorizzazione del Celeste. In attesa dei vari passi ufficiali in armonia con le istituzioni, il dg Raffaele Manfredi può già tracciare le linee guida del prossimo futuro: “Siamo intervenuti immediatamente sul San Filippo per riportare il giusto decoro nella foresteria e compiere una piccola rivoluzione a livello di manto erboso; nelle nostre previsioni il Franco Scoglio rimarrà sempre la casa del Messina, il nostro insostituibile quartier generale. Non vedo ostacoli per la convenzione, il Consiglio comunale comprenderà le nostre ragioni. Saremo l’unica città d’Italia a poter contare su due impianti, una garanzia per poter organizzare al meglio ogni evento. Il mio sogno? Rendere il Celeste uno stadio di abbonati, come accade da anni allo Juventus Stadium”.