Messina, passiamo alle cose formali

Pubblicato il 28 Luglio 2017 in Primo Piano

“Passiamo alle cose formali”, questo il refrain che ha scandito il calciomercato di uno scatenato Marco Fassone al Milan. Sulla scia del tormentone estivo potremmo usare lo stesso incipit per descrivere le ore che caratterizzano la ricostruzione del calcio messinese. Pietro Sciotto non sembra voler lasciare nulla di intentato e programma senza sosta il futuro prossimo: Antonio Venuto sarà il tecnico di una squadra che dovrà battagliare non poco per tornare nel professionismo, il Girone I della Serie D non è infatti la più semplice delle passeggiate. Entro il 3 agosto si dovranno espletare le ormai note pratiche burocratiche: affiliazione, richiesta di iscrizione in sovrannumero, fideiussione e fondo perduto. Lunedì il presidente Sciotto sarà a Palermo dove il Comitato Regionale della FIGC rilascerà il documento necessario da presentare a Roma per completare la domanda di affiliazione. Da quel momento si passerà ai pagamenti della tasse di iscrizione (circa 16 mila euro), fideiussione (30 mila) e fondo perduto da 150 mila euro.

STADI – Il sogno del presidente Sciotto è quello di riportare il Messina allo storico Giovanni Celeste, tra il dire e il mare c’è di mezzo un’ondata di complicanze burocratiche ed economiche. Nessuna concessione pluriennale in programma, motivo che quindi esclude qualsiasi investimento della società per la ristrutturazione dell’impianto. Impossibile anche un contributo comunale: l’assessore allo sport Sebastiano Pino è stato chiaro e sintetico sull’argomento, Palazzo Zanca non dispone delle cifre necessarie ai lavori. Per questo motivo sarà il Franco Scoglio lo stadio indicato sulla domanda di iscrizione del Messina, gli unici lavori riguarderanno il rifacimento del manto erboso oltre ai lavori che interesseranno la foresteria uscita malconcia dalle ultime gestioni societarie.

DIRETTORI – Nome forte per la direzione generale quello dell’onnipresente Giovanni Carabellò, già vicino alla cordata guidata da Francesco Barbera, insieme a lui possibile ingresso nel ruolo di direttore sportivo per Benedetto Bottari, buon conoscitore delle categorie dilettantistiche dopo le esperienze con Milazzo e Due Torri. A loro dovrebbe essere affidata la parte gestionale e sportiva. Primo step il ritiro estivo: Fondachelli Fantina sembra la sede designata, inizio dei lavori il prossimo 4 agosto con mister Venuto che ha già effettuato un sopralluogo nella struttura della zona ionica. Primo impegno ufficiale il 20 agosto in Coppa Italia D, poi l’esordio in campionato il 3 settembre.

CAMPO – Regolamento tutto da scoprire quello della Serie D: al vaglio l’idea di allargare a 5 le sostituzioni per gara, norma già in vigore in 3ª Categoria. Attiva, invece, la regola che prevede in campo un calciatore nato nel 1997, due nel 1998 e uno del 1999. Proprio per questo motivo il Messina è attivo per cercare di tesserare un paio di ragazzi svincolati dalla precedente società: il portiere Benfatta (1999) e il talentoso centrocampista Fabio Bossa (1998) i nomi più caldi. Con loro potrebbero proseguire il loro cammino professionale a Messina anche i difensori Angelo Rea e Giordano Maccarrone, molto più complicata la strada che porta ad Andrea De Vito. Infine torna di moda il nome di Salvatore Cocuzza, attaccante visceralmente legato alla piazza e che rappresenterebbe il colpo di esperienza necessario per un campionato difficilissimo come quello di Serie D.

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