“Rosafio non vale meno di 20 reti in questo campionato, deve solo convincersi”. Parole e musica di mister Giacomo Modica (voto 8), il tecnico del Messina è l’uomo copertina della vittoria su una fortunata Ebolitana. I giallorossi regalano spettacolo e mostrano le idee offensive di uno degli allievi di Zdenek Zeman: gioco verticale e sovrapposizioni continue, il movimento instancabile del trio d’attacco è il chiaro sintomo che il lavoro settimanale comincia a pagare. Continuità e ripetitività: questi gli ingredienti migliori per donare anima e corpo ad una squadra inesistente nella gestione Venuto, diventata incredibilmente divertente e martellante. Il risultato finale è uno dei più bugiardi visti al San Filippo: due reti subite in maniera casuale, nessuna crepa difensiva se non la superficialità con la quale Manetta lascia rimbalzare il pallone del vantaggio firmato De Rosa. Mole di gioco e calciatori bravi nel rendere al massimo secondo le proprie qualità. Bruno Pezzella è l’esempio vivo: la regia di Migliorini non può essere replicata, mister Modica gli chiede un lavoro totalmente diverso fatto di intensità e letture preventive. L’argentino dimentica gli errori del passato e mette una dose vitale di sostanza in mediana. Si verticalizza meno centralmente, tanto che il centravanti Mascari serve solo ad attirare difensori fuori posizione che ad attaccare la profondità. La catena di destra diventa atomica: Rosafio è un lusso, Lia sembra poterlo diventare nel ruolo di terzino asfissiante per capacità di spinta. Il banco di prova Ebolitana non era tra i più impegnativi, nelle prossime settimane solo la Sancataldese vanta una classifica migliore dei giallorossi, occasione ghiotta per un domani dal volto sereno. Nessun giro di giostra dura per sempre, il Messina non si è trasformato magicamente nella squadra perfetta. La realtà, però, racconta di un gruppo che ha trovato finalmente armonia e piacere di giocare tanto da trovare oltre ai risultati anche una buona dose di spettacolo tecnico. Domenica si va in casa della Palmese, ultima tappa prima di un mercato che vedrà rivoluzionare il campionato. Il Messina ci arriva diversamente, non più schiacciato dall’obbligo di buttare tutto nell’immondizia ma con la consapevolezza di poter puntellare una base finalmente solida.
Meo 5,5: impallinato senza colpe in occasione della prima rete, non legge bene la traiettoria del raddoppio dello stesso De Rosa.
Lia 8: scava un solco lungo la fascia destra. Macchina instancabile e arma offensiva di mister Modica. Crea, dribbla, lavora per i compagni risultando l’uomo decisivo per la terza vittoria stagionale.
Manetta 6: superficiale quando lascia rimbalzare il rasoterra che lancia De Rosa in rete per il vantaggio ospite, dopo è una crescita esponenziale tanto da dominare nei duelli individuali.
Colombini 5,5: troppo impreciso in fase di palleggio e molle nel gioco aereo, il suo buco sulla punizione di De Rosa aiuta ad ingannare Meo.
Polito 6: gara ordinata e senza grosse sbavature, meno spazio per le folate offensive data la mole di gioco sviluppata sull’asse Lia-Rosafio. (dal 17′ s.t. Cozzolino 5: ingresso con poca consistenza, troppo leggero in fase difensiva tanto da diventare l’obiettivo delle ripartenze avversarie)
Maiorano 7: leader emotivo e tecnico della mediana. Anello di congiunzione vitale per lo sviluppo dell’intesa tra Lia e Rosafio. (dal 27′ s.t. Bossa 6: buono l’impatto in un momento delicatissimo della sfida, piccolo passo verso la ripresa)
Pezzella 7: una rete che anima e risveglia il centrocampista argentino. Modica non gli chiede gioco verticale o uscite palla al piede, lui costruisce basso ed è fondamentale in fase di recupero della sfera.
Lavrendi 5,5: arruffone e troppo impreciso, l’impegno è altissimo ma i risultati non bastano per strappare una sufficienza.
Rosafio 7,5: giocatore di categoria superiore. Incredibile la facilità con cui salta l’avversario, trova una rete e un palo da attaccante puro. Quando gioca per la squadra offre palloni ghiotti, con un pizzico di convinzione in più la doppia cifra è vicina.
Mascari 6: tanti buoni movimenti senza palla e applicazione tattica. Manca ancora la freddezza e l’abitudine per sobbarcarsi il peso dell’attacco del Messina. (dal 39′ s.t. Tricamo sv)
Cocuzza 5,5: spreca ancora una volta troppo, primo tempo impreciso ma volenteroso. Nel secondo è bravissimo nel trovare Rosafio in occasione del pari, dopo torna maledettamente nervoso sotto porta. (dal 27′ s.t. Ragosta 6,5: freddissimo quando si presenta dal dischetto per sparare in rete la palla della vittoria, spreca il poker poco dopo)
EBOLITANA Spicuzza 6,5; Ciotti 6, Nigro 5,5, Scognamiglio 5,5 (dal 26′ s.t. Coulibaly 5), Gambardella 4; Federico 5,5, Pecora 5 (dal 20′ s.t. Lopetrone 5), Mounard 5,5; Serroukh 5,5 (dal 27′ p.t. Setti 5,5); Scalzone 5, De Rosa 7. All. Pepe 6