Messina, debole con i deboli

Pubblicato il 20 Aprile 2019 in Primo Piano

Superata la trappola Roccella, il Messina sfrutta il turno pasquale non per chiudere il discorso salvezza, ma almeno per avvicinarsi un pochino di più al traguardo.

PASSAGGI A VUOTO – Il crocevia del finale di stagione rimane dunque lo scontro diretto interno con la Sancataldese, con i biancoscudati che avranno a disposizione due risultati su tre. Il pari in Calabria, tuttavia, offre lo spunto per una riflessione su ciò che poteva essere e non è stato. Guardando la classifica a 180’ dal termine, si può notare come il Messina, quando ha affrontato le ultime sei squadre delle classifica, quelle cioè destinate a play-out e retrocessione diretta, abbia finora racimolato la miseria di 11 punti su 36 complessivamente a disposizione. Anche vincendo contro Sancataldese e Rotonda, il bottino arriverebbe a 17: meno della metà… In questo “mini-torneo” non ancora concluso, spiccano il solo punto conquistato contro il CdM e i 2 negli scontri con il Roccella. Ad oggi, poi, contro le peggiori sei formazioni del torneo, i giallorossi hanno racimolato appena un quarto (o poco più) del loro bottino complessivo. È soprattutto da queste partite che sono venuti a mancare quei 6-7 punti grazie ai quali si sarebbe potuto lottare per i play-off.

RIMPIANTI – I passaggi a vuoto casalinghi contro Rotonda e le già citate Roccella e CdM, tra novembre e dicembre, hanno probabilmente segnato il campionato. Si pensi anche che, in attesa della trasferta in Basilicata, il Messina non ha vinto alcuno scontro esterno contro le ultime sei. In un torneo come la Serie D, quale che sia il livello della stagione, non puoi comunque permetterti questo tipo di passi falsi. Per fare un paragone, il Marsala (attualmente terzo) ha conquistato contro queste squadre 24 punti (pur riuscendo a ottenere un solo pareggio nei due incroci contro la già retrocessa Igea Virtus).  Avesse fatto lo stesso bottino, il Messina – vincendo le ultime due sfide – sarebbe stato quasi certo di centrare i play-off a quota 53. Il Castrovillari, un gradino sotto ai lilibetani, di punti ne ha fatti 23, in attesa dell’ultima gara contro il CdM. La trasferta di Roccella ha rappresentato per gli uomini di Infantino una conferma del trend. Pur con assenze “pesanti”, il Messina si è trovato di fronte una squadra che schierava dall’inizio sei under, di cui tre 2000, ed era guidata dall’allenatore degli Allievi. Nel finale di partita, i calabresi hanno dovuto mettere in campo addirittura un ragazzino del 2002. Pur con tutte le attenuanti possibili, si poteva fare di più… Restano l’amaro in bocca e la possibilità di potere comunque raggiungere l’obiettivo minimo della salvezza diretta (diventato, addirittura, quasi un’impresa a un certo punto dell’annata) con una giornata d’anticipo. Nella speranza che, almeno stavolta, il Messina contro le deboli possa fare la voce grossa.

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