Incontro a Palazzo Zanca poco dopo la mezzanotte tra la proprietà dell’Acr Messina, rappresentata da Paolo Sciotto, il fratello Salvatore e il dg Cicciari, e l’imprenditore lombardo Rocco Arena. Gran cerimoniere e padrone di casa il sindaco Cateno De Luca, con lui l’assessore Scattareggia e i consiglieri comunali Caruso, La Fauci e Rizzo.
AVVICINAMENTO – Ad aprire le danze è stato proprio il sindaco De Luca che, con attenzione, ha gestito l’avvicinamento tra le parti evitando di finire immediatamente a parlare di cifre. Apertura all’ascolto da parte delle famiglia Sciotto: la proprietà ha ribadito la volontà di pesare eventuali offerte e interessati, nulla però senza prima comprendere la solidità economica dei soggetti, il tutto per non lasciare il Messina a un futuro incerto. Posizione, questa, che non ha scalfito Arena che ha compreso ma subito rilanciato. Si passa alle vie ufficiali: Pec di interessamento immediatamente inviata all’Acr, passaggio che apre le porte a un secondo incontro tra le parti nella serata di martedì, appuntamento nel quale è probabile vengano tirate fuori le prime cifre.
IL PIANO ARENA – Nel frattempo l’imprenditore lombardo prosegue nel suo lavoro di strutturazione di un possibile Messina: già individuate, infatti, le figure tecniche a cui affidarsi in caso di buona conclusione delle trattative. Prima di lasciare nuovamente la Sicilia, per appuntamenti di lavori improrogabili, Arena è pronto per un sopralluogo delle aree del San Filippo e dello stesso stadio. Non solo, perché sono già avviati i primi contatti per l’eventuale acquisizione di un vecchio marchio (non obbligatoriamente, o non solo, Acr), opzione questa che potrebbe tornare utile, anche e non solo, in caso di virata sul Città di Messina; piano alternativo che potrebbe scattare solo dopo un netto rifiuto degli Sciotto.