Marina di Ragusa-Acr Messina, la legge della giungla

Pubblicato il 17 Agosto 2019 in Primo Piano

Una partita imprevista, un turno di Coppa Italia che disturba una preparazione mirata a un campionato da azzannare; per il Messina di Michele Cazzarò c’è l’ostacolo Marina di Ragusa in una programmazione estiva che punta alla vetta.

IDENTITÀ – Nella tranquillità della Toscana il lavoro del tecnico tarantino ha preso forma, una squadra ancora da rifinire ma che nelle prime uscite estive ha mostrato quello che Cazzarò e Obbedio avevano in mente sin dai primi giorni. Squadra fisica ma dotata di una buona tecnica, un calcio che non punta a speculare ma a fare la partita. I pasticci della Lega hanno complicato l’estate del Messina, con un turno di Coppa Italia non previsto che è diventato realtà per i vari caos ripescaggi che coinvolgono l’Italia dalla Serie C in giù. Due settimane in meno senza impegni ufficiali, con sullo sfondo il prossimo turno contro una tra Palmese e Fc Messina; un cammino diverso rispetto a quello di una tabella di marcia che ha visto i giallorossi lavorare duramente sotto il torchio del prof. Saffioti. Un cambio di programma che, però, non muta il lavoro di Cazzarò che anzi potrà cogliere l’occasione per comprendere al meglio il livello raggiunto dai suoi. Le prime settimane hanno detto che la struttura c’è già, così come lo scheletro su cui appoggiare una squadra che non intende più partecipare e basta alla prossima Serie D.

MOSTRARE I MUSCOLI – La trasferta di Palazzolo, cittadina che ospiterà il match vista la non disponibilità dello stadio del Marina di Ragusa, rappresenta una buona chance per lanciare i primi messaggi ai naviganti. Il nuovo Messina non può permettersi i balbettamenti degli anni precedenti, anche una prova imponente in Coppa Italia può far comprendere a piazza e avversari che la musica è cambiata. Avversario pieno di freschezza il Marina di Ragusa, ostacolo non impossibile però per un Messina che ha bisogno di una dichiarazione di intenti forte. Nell’amichevole contro la Pianese si è vista una squadra ancora con qualche difetto tecnico ma ben messa in campo e fisicamente cattiva; è arrivato il tempo di mostrarlo a pari grado e concorrenti alla promozione. Vincere non può essere imposto e in questo senso lo stesso Obbedio è stato chiaro nel fissare l’obiettivo; questo però non abbassa le aspettative di una tifoseria che sembra crederci nonostante il Palermo, che anzi trova nella presenza dei rosanero un ulteriore stimolo.

IN CAMPO – Non c’è ancora Esposito nell’elenco dei convocati a disposizione di mister Cazzarò, per l’attaccante ex Nola qualche carico di lavoro da smaltire. Poco allenamento nelle gambe, invece, per Siclari e allora spazio al giovanissimo Suma supportato dal talento di Crucitti. Centrocampo folto con Buono e Ott Vale a lavorare ai fianchi di Sampietro. Ballottaggio sulle corsie condizionato dalla regola under: Saverino e Barbera sono i 2001 obbligatori, se gioca il primo spazio a Fragapane a sinistra; in caso contrario ci sarà De Meio sulla corsia destra. Contano poco le scelte, rosa di livellata verso l’alto che deve rivelare sin da questa prima uscita in Coppa Italia il suo vero volto: quello di grande squadra.

MARINA DI RAGUSA (4-3-3) Di Carlo; Carnemolla, Mancuso, Giuliano, Belluardo; Calivà, Mauro, Iannizzotto; Bonfiglio, Mistretta, Dibari. All. Utro

ACR MESSINA (3-5-1-1) Avella; Forte, Giordano, Strumbo; Saverino, Buono, Sampietro, Ott Vale, Fragapane; Crucitti; Suma. All. Cazzarò

*foto tratta dalla pagina Facebook ufficiale dell’Acr Messina

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