Una sconfitta senza attenuanti seguita da una vittoria, mai in discussione, in Coppa Italia; adesso per il Football Club Messina è tempo di capire quale sia il livello raggiunto e che campionato sarà quello della società di Rocco Arena.
RISPOSTE – Forse una pressione più presente gioverebbe alla squadra di mister Costantino: distacco generale interrotto da una passione di ritorno di tanti curiosi che si sono avvicinati al progetto Fc, qualcosa ma ancora poco per creare quella “piazza” utile ad alzare il livello di guardia di qualsiasi squadra. I giallorossi vivono una settimana particolare: contro il Corigliano la caduta è stata netta, una non-prestazione che ha avuto la fortuna di trovare immediatamente la reazione in campo grazie alla sfida contro la Cittanovese in Coppa. Un mercoledì che ha ridato a Costantino le risposte già viste in precedenza: il Football Club resta una squadra al limite. Un gioco fatto di possesso ripetuto e giocate mnemoniche che devono ancora, però, trovare gli automatismi necessari. Idee del genere non possono cedere alla tentazione del calo di tensione, contro il Corigliano le mancanze sono state più mentali che tecnico-tattiche; anche se la presenza di Aladje Gomes comincia a rivelarsi con entrambe le sue facce. L’attaccante portoghese ha palesato una certa familiarità con in gol, dall’altra parte c’è una fisicità che contro alcuni avversari diventa facile riferimento per difensori esperti. Un limite che si nota quando la mobilità diminuisce lasciando spazio a una staticità che questo Football Club non ricerca, praticamente, mai. Difficile trovare nel miglior marcatore un limite, discorso che diventa utile, però, per provare a comprendere quanto importante sia per Costantino che Gomes lavori per sposarsi al meglio con la sua visione.
TRAFFICO – Si ferma Dambros in avanti, resta in attesa della burocrazia l’argentino Coria; due tasselli che Costantino attende con la consapevolezza che, nel frattempo, la crescita della squadra comincia a intasare le scelte. In difesa Quitadamo si è visto scavalcare nelle gerarchie da Fissore, il buon impatto contro il Corigliano dimostra che il ragazzo è sul pezzo; come lui una mediana infarcita di calciatori che scalpitano ma che attendono la loro chance in un reparto che sembra aver trovato il suo equilibrio. L’incastro under rimane un dannato problema per tutte le squadre della Serie D, per Costantino c’è da capire come e dove sfruttare un’arma importante come Melillo, calciatore bloccato dalla brutta botta di Palmi all’alba della stagione ma che può dare una dosa di tecnica maggiore alla proposta offensiva dei giallorossi. Tre partite in una settimana tornano a essere un buon test per constatare il livello fisico e quello psicologico; davanti una matricola come il Biancavilla: gli etnei hanno collezionato due vittorie in fila prima del bagno di realtà firmato Licata, sconfitta che ha tolto una strana leadership a una formazione che sul fattore casa vorrà costruire la sua salvezza e che contro il Football Club sfodererà una prestazione infarcita di esperienza e mestiere, come il campionato impone.
BIANCAVILLA (4-3-1-2) Genovese; Guerci, Scoppetta, Bonaccorsi, Guarnera; Maimone, Maiorano, Ancione; Lucarelli; Amaya, Lo Presti. All. Pidatella
FC MESSINA (4-3-3) Aiello; Casella, Marchetti D., Fissore, Brunetti; Correnti, Giuffrida, Marchetti A.; Bevis, Gomes, Carbonaro. All. Costantino
*foto tratta dalla pagina Facebook ufficiale del Football Club Messina