Come d’incanto. Due round che raccontano bene ogni cosa: sul primo suona il gong con l’Acr Messina sotto, quasi in continuità con la sciagurata gestione Cazzarò. Poi la ripresa, e la cura iniettata da Rando che inizia pian piano a fare effetto.
Il tecnico vince anche grazie alle mosse in corsa, con i giallorossi che ribaltano con grande personalità la sfida.
DI RIGORE – L’identità come presupposto. Già, perché alla sua prima prima uscita il nuovo allenatore parte dalle convinzioni maturate in carriera e veste il suo Messina con il 4-3-3. Davanti, con Crucitti e Orlando sugli esterni, la spunta Coralli per lo slot di centravanti. A centrocampo spicca il nome di Buono. Ott Vale recita da play con Cristiani, recuperato in extremis, che agisce sul centrosinistra. Davanti ad Avella Ungaro va in coppia con Bruno. De Meio e Fragapane sugli esterni. Sasà Marra, squalificato (Vanzetto in panchina), propone un 5-3-2 abbastanza sparagnino, con Barilaro (altro ex Messina, come Ferrante) e Greco mai troppo coinvolti nella manovra offensiva calabrese. La compattezza delle linee ospiti impedisce ai giallorossi di azionare la leva del loro gioco verticale, perché raramente la squadra di Rando riesce a trovare corridoi per provare a impensierire il portiere under La Rosa. Perlomeno sino alla mezzora del primo round, quando Gangemi salva sul traversone di Fragapane, preludio all’unico tentativo del primo tempo di Crucitti, calciatore ancora lontano da quello che nella passata stagione ha messo nel sacco 21 centri. Il Messina guadagna metri, ma la sua manovra non si sblocca. La gara invece sì, quando Bruno scalcia in area Cangemi e regala il penalty ai rossoneri. Puntoriere spiazza Avella: terzo acuto, per lui, in questa stagione.
REAZIONE – La ripresa comincia sugli stessi equilibri della prima parte. Prima Ferrante stacca sul corner di Gagliardi, che di lì a poco si divora il k.o.: Cangemi apparecchia da fermo per il 10 rossonero, con la difesa del Messina in bambola. Gagliardi ipnotizza Avella, che però deve baciare il palo, su cui si infrangono i sogni di gloria degli ospiti. La reazione della banda di Rando, che nel frattempo mette dentro Saverino per De Meio arriva: Orlando calcia da posizione ravvicinata ma La Rosa dice no. Ma sul fronte opposto i rossoneri non si risparmiano: cross col contagiri di Barilaro, Cangemi sfiora la traversa di testa. Rando sente che serve la scossa. Da qui l’idea del doppio cambio, con Strumbo e Siclari che rilevano Fragapane e Orlando. Arriva il riscontro sperato: Crucitti lancia l’incursione di Saverino, che mette in mezzo un pallone perfetto su cui Coralli deve fare ben poco, se non correggere in porta. Lo fa: è 1-1. Qui cambia tutto, ma proprio tutto. Coralli torna la cortesia in sei minuti: assist al bacio per l’ennesimo strappo di Saverino, che affonda per il ribaltone. Completato dal golazo di Crucitti: entra nel campo da destra, ne salta tre e incrocia sul secondo palo. Una liberazione, per il 10. Poi condita dalla sua corsa verso la curva, dove si scatena la festa. La traversa di Vona, su piazzato, non serve praticamente a nulla. II giochi sono fatti: è il primo graffio di Pasquale Rando.
MESSINA 3
CASTROVILLARI 1
MARCATORI Puntoriere (C) su rigore al 46′ p.t.; Coralli (M) al 22′, Saverino al 28′, Crucitti al 39′ s.t.
MESSINA (4-3-3) Avella; De Meio (dal 7′ s.t. Saverino), Bruno (dal 10′ s.t. Capilli), Ungaro, Fragapane (dal 17′ s.t. Strumbo); Buono, Ott Vale, Cristiani; Crucitti, Coralli (dal 41′ s.t. Bonasera), Orlando (dal 17′ s.t. Siclari). All. Rando. (Pozzi, Forte, Giordano, Cafarella). All. Rando
CASTROVILLARI (5-3-2) La Rosa; Barilaro, Ferrante, Mansueto (dal 23′ s.t. Miocchi), Vona, Greco; Cangemi, Chironi, Consiglio (dal 15′ s.t. La Ragione); Gagliardi (dal 24′ s.t. Krajina), Puntoriere (dal 18′ s.t. Bellomonte). (Aiolfi, De Pace, Mattei, Lanza, Rosi). All. Vanzetto (Marra squalificato).
ARBITRO Duzel di Castelfranco Veneto
NOTE Spettatori 1200 circa. Ammoniti Ferrante, Orlando, Puntoriere, La Ragione, Siclari. Corner 2-4. Recupero 4′ e 6′.