Il Messina bada al sodo: Arcidiacono piega il Biancavilla
Pubblicato il 4 Ottobre 2020 in Primo Piano
Tutto fa brodo. La sostanza come religione di questo Acr Messina, che senza nessun tratto trascendentale bada al sodo. I tre punti, insomma, che si sommano a quello portato a casa da Cittanova. A chi resta perplesso, basti ricordare gli avvii da brivido del primo triennio con Sciotto al timone. Qualcosa, forse, stavolta è davvero cambiato.
1° ROUND, DULCIS IN FUNDO – Nello scacchiere titolare sono tre le novità proposte da Novelli rispetto all’esordio di Cittanova. Cascione e Sabatino, intanto, che completano un pacchetto arretrato in cui oltre al portiere Lai trovano conferme il centrale Lomasto e il terzino sinistro Giofré. Terza e ultima novità a centrocampo, con l’under Crisci a cui viene affidato il ruolo di interno destro del centrocampo a tre, al fianco del “play” Lavrendi e dell’altra mezz’ala, Foggia. Riconferma in blocco per il tridente offensivo: Foggia in mezzo, con Bollino e Arcidiacono ai lati. Il Biancavilla si presenta pungente all’avvio. Guadagna il primo corner dopo un paio di minuti e sfiora il vantaggio proprio sugli sviluppi dell’angolo in questione, con il colpo di testa dell’ex Ferrante. Brivido. Ma il festival dei rimpianti trova un protagonista assoluto in Arcidiacono, poco dopo, quando attorno al 10′ mette in vetrina un tiro rotato che si stampa sulla traversa. Da lì in avanti il match si fa piacevole, con i giallorossi che imprimono una buona qualità alla propria manovra e gli ospiti bravi ad azionare la funzione attesa/ripartenza, senza particolari timori reverenziali. I presupposti, che lasciavano presagire una sfida per palati fini, però si infrangono via via con lo scorrere del cronometro. E così la gara si gioca dentro dinamiche in cui tensione (consultare la voce “ammoniti”) e spazzi ridottissimi sono la costante. Ne risente, giocoforza, il risicatissimo numero di conclusioni verso le due porte. Bisogna attendere Bonanno – altro ex di giornata – che prova da fuori una conclusione col mancino, lambendo il palo di Lai. Il quadro complessivo pare indirizzare il primo round verso lo 0-0. Ma il gol arriva, e c’è la firma di Arcidiacono, che da sinistra ipnotizza la difesa ospite e scarica in rete senza troppi fronzoli.
A DIFESA DEL BOTTINO – L’Acr torna sul campo facendo fede sulle convinzioni maturate nella prima parte. Chiaro, il vantaggio agevola tutto, ma i concetti chiave del piano gara giallorosso sono, in fondo, due: pressione alta e fraseggi stretti. Ne trae beneficio l’inerzia della gara, almeno nelle primissime battute. Fino a quando, cioè, il Biancavilla rialza la testa e prova a rimettersi in carreggiata. E il gol in effetti lo trova, la banda di Basile, con una traiettoria da capogiro di Aprile, che beffa Lai da lontano. Ma fermi tutti: c’era la bandierina alta del guardalinee di destra, a segnalare un fuorigioco sul cross di Mollica nel “frame” precedente. Ergo: il parziale rimane 1-0, ma siamo ad un punto di svolta della gara. Tant’è che i due tecnici operano, sommandoli, quattro cambi – tre per l’Acr – in un’unica soluzione, attorno al 10′. Il Biancavilla alza i livelli del suo forcing e prende campo. Vuole il pari, ma nella sostanza non vede mai la porta, con il Messina compatto a difendere il bottino. Nota di merito: è in questi frangenti che spicca su tutti il centrale Lomasto, che si piazza in prima fila ad erigere il muro di protezione attorno a Lai e alla sua porta. Dall’altra parte, in una delle ripartenze che ad un certo punto diventano prassi, per l’Acr, Cretella impegna dalla distanza Genovese. E di lì a poco si alza il livello del brivido, quando Foggia esplode un destro potente che sfiora la traversa. Si va verso il gong. Senza acuti, senza scossoni. L’Acr vince alla prima in casa: un sogno, nel confronto con le tre annate precedenti.
ACR MESSINA 1
BIANCAVILLA 0
MARCATORE Arcidiacono al 41′ p.t.
MESSINA (4-3-3) Lai; Cascione (dal 33′ s.t. Mazzone), Lomasto, Sabatino, Giofrè; Crisci (dal 11′ s.t. Cretella), Lavrendi, Vacca (dal 11′ s.t. Saidou); Bollino (dal 11′ s.t. Cristiani), Foggia (dal 42′ s.t. Cruz), Arcidiacono. (Manno, Izzo, Boskovic, Catalano). All. Novelli.
BIANCAVILLA (4-3-3) Genovese; Mollica (dal 11′ s.t. D’Arrigo), Porcaro, Ferrante, Mazzeo; Asero (dal 21′ s.t. Reale), Aprile, Santapaola; Bonanno, Rabbeni (dal 36′ s.t. Indelicato), Leonardi (dal 21′ s.t. Randis). (Meli, Viglianisi, Barbaro, Prestianni, Indelicato, Musso). All. Basile.
ARBITRO Vingo di Pisa
NOTE Ammoniti Santapaola, Giofrè, Crisci, Vacca, Arcidiacono, Porcaro, Bonanno, Saidou, Mazzone, Ferrante. Corner 1-3. Recupero 1′ e 5′.