Paternò al tappeto: Cristiani lancia il Messina in vetta
Pubblicato il 6 Gennaio 2021 in Primo Piano
Partita difficile, a tratti sfortunata. Ma il Messina fa quello che deve: vincere. Con sofferenza, ma con la determinazione necessaria per sbloccare la gara quando pareva indirizzata verso il pari.
FIOCCANO I LEGNI – L’unico ballottaggio della vigilia Novelli lo risolve puntando su Arcidiacono, terzo tassello del tridente offensivo completato dal centravanti Foggia e dall’altro esterno alto, Addessi. Per il resto, dalla cintola in giù è sostanzialmente un copia-incolla delle scelte operate dal tecnico nel precedente turno. Davanti a Lai, quindi, consueto quartetto di difesa composto dagli esterni Cascione e Giofré e dalla coppia di centrali Lomasto-Sabatino. Centrocampo a tre, poi, con Aliperta in regia stretto tra i due interni Cristiani e Crisci. Nel primo quarto d’ora non succede praticamente nulla. Una fase di studio spezzata dalla prima, vera chance: Addessi, da due passi, si fa ipnotizzare da Cavalli. E si mangia le mani. Non va meglio poco più avanti, quando sugli sviluppi di un corner lievitano i rimpianti: Sabatino centra il palo, di testa, e sulla ribattuta trova il legno anche Foggia. Il Paternò, a dire il vero, gioca a viso aperto, nonostante il teorico gap tecnico rispetto ad un Messina che comanda il gioco ma non riesce a trovare lo sbocco decisivo. E così la prima parte scorre verso la fine senza scossoni.
RISOLVE CRISTIANI – Novelli opera due cambi e ridisegna il modulo già a inizio ripresa. Dentro Bollino e Cretella, rispettivamente per Arcidiacono e Crisci (ammonito). 4-2-3-1 è il nuovo abito tattico, che però resiste il tempo di un amen perché Bollino rimedia un infortunio e deve lasciare il campo dopo una manciata di minuti. Entra Lavrendi e si torna al centrocampo a tre, con Cretella alzato sulla linea di Foggia e Addessi. Nessuna incidenza sull’inerzia del match, però. La sfida infatti rimane sostanzialmente bloccata, con il Paternò che conferma di non voler fare le barricate. Le cose per il Messina si complicano ulteriormente, quando anche Addessi rimedia un infortunio che lo costringe a lasciare il campo anzitempo. L’occasionissima, la prima del 2° round, arriva per i piedi di Foggia, che da pochi passi non trova la sfera. Ed è ancora il 9 giallorosso, stavolta di testa, che stacca sopra la traversa poco dopo. Il Paternò ora si chiude a riccio, e cerca di bloccare tutti i varchi, con l’obiettivo di congelare il pari. Missione fallita, perché il Messina passa: cross da destra di Lavrendi, deviato, su cui si inserisce indisturbato Cristiani, che di testa spacca la gara quasi al tramonto. I giallorossi, a stretto giro, sfiorano il bis, con Cretella servito splendidamente da Foggia: stavolta Cavalli ci arriva. Il Paternò prova senza tratti trascendentali a riprendere la sfida. La chance è nel finale, con Aureliano che costringe Lai agli straordinari. Ma è qui che finisce la gara: il Messina si prende il 1° posto in solitaria.
MESSINA 1
PATERNÒ 0
MARCATORE Cristiani al 38′ s.t.
MESSINA (4-3-3) Lai; Cascione, Lomasto, Sabatino, Giofrè; Cristiani (dal 46′ s.t. Vacca), Aliperta, Crisci (dal 1′ s.t. Cretella); Addessi (dal 18′ s.t. Mazzone), Foggia, Arcidiacono (dal 1′ s.t. Bollino, dal 4′ s.t. Lavrendi). (Manno, Boskovic, Izzo, Saindou). All. Novelli.
PATERNÒ (4-5-1) Cavalli; Santapaola, Mazzotti, Bontempo, Puglisi M. (dal 47′ s.t. Zappalà); Scapellato (dal 33′ s.t. Manfré Cataldi), Puglisi S. (dal 41′ s.t. Aureliano), Maiorano, Truglio (dal 30′ p.t. Raia), La Piana; Khoris. (Spadaro, Guarnera, Barbaro, Bruzzo, Sprovieri). All. Catalano.
ARBITRO Tartarone di Frosinone
NOTE Ammoniti Mazzotti, Crisci, Puglisi M. Corner 6-0. Recupero 2′ e 5′.