Messina, la forza del passista

Pubblicato il 12 Gennaio 2021 in Primo Piano

Nel gergo ciclistico il passista è, per definizione, quel corridore che riesce a mantenere un’andatura regolare per lunghi tratti.

NESSUNA FUGA – Non entusiasma come lo scalatore, capace di scatti fulminanti; non emoziona al pari dello sprinter che entra in scena solo in vista del traguardo, ma allo stesso tempo è – dall’inizio alla fine – una garanzia in termini di ritmo. Il Messina targato Novelli sembra affermarsi sulla scena del campionato proprio in veste di passista. Incapace di travolgere gli avversari con valanghe di gol, però in grado di affermare contro chiunque il proprio gioco; capolista senza – almeno per adesso – ambizioni di fuga, né presunzioni di dominio. Ed è proprio l’atteggiamento che, in questo momento, sembra vincente in un campionato assai diverso dal solito. Non solo per la variabile Covid che inevitabilmente rappresenta un fattore parecchio influente sul torneo. Una stagione in cui, magari diversamente da altre in cui il Messina vinse – anzi stravinse – in Serie D, squadre materasso non sembrano proprio essercene (ad eccezione, probabilmente, del Rende). Due matricole (Polisportiva Santa Maria Cilento e San Luca) tra le prime cinque in graduatoria, formazioni che gravitano per lo più a metà classifica (Gelbison e Rotonda) in grado di togliere parecchi punti alle corazzate Messina, Fc e Acireale; compagini oggi in zona playout (Paternò e Castrovillari) che si rivelano ostacolo assai ostico.

COSTANZA – Alla lunga, ne siamo convinti, c’è chi mollerà, anche perché non va dimenticato come ancora la stagione sia appena a un terzo del percorso. Per il momento, però, fare punti è difficile per tutti. Prova ne sia il fatto che il pareggio del Messina a Castellabate è stato accolto come una mezza vittoria e non solo perché è arrivato allo scadere. E con lo spirito del passista bisogna guardare alle prossime 4 gare (3 in casa, oltre alla trasferta di Rende). Senza pensare a eventuali filotti come obbligo assoluto, ma allo stesso tempo senza perdere quel ritmo che ha portato in biancoscudati a guidare il gruppo. Adesso più che mai, quindi, testa bassa e pedalare.

*fonte foto: Acr Messina – ph. Furrer

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