Quello dei biancoscudati è, oggettivamente, un primato controvertibile. Il primo dato che balza agli occhi riguarda le partite disputate: la formazione di Novelli è tra le sole quattro del girone ad averle giocate tutte.
CRESCITA ESPONENZIALE – Una delle due più dirette rivali (Fc e Acireale), poi, almeno sulla carta e numeri alla mano potrebbe essere oggi in cima alla graduatoria al posto del Messina, facendo bottino pieno nei due recuperi (scontro diretto compreso). E, ancora, nell’analisi del big-match dominato domenica scorsa occorre tenere in debita considerazione che il San Luca visto al “Franco Scoglio” era in versione emergenziale. Insomma, il primo posto in beata solitudine potrebbe essere un’illusione ottica: sì, ma soprattutto… per gli altri. Al di là dei numeri, infatti, contro i calabresi Arcidiacono e compagni hanno fatto vedere come il loro percorso di crescita stia proseguendo in maniera esponenziale. Non solo per la vittoria finale. Ha colpito, infatti, la sempre più netta propensione della squadra ad attaccare con quasi tutti gli effettivi; in fase difensiva si è capito che la coppia Lomasto-Sabatino sta raggiungendo un equilibrio ideale; lo stesso Novelli sta trovando certezze nell’undici base, individuando ad esempio in Cristiani un riferimento non del tutto atteso a inizio stagione.
LA PRIMA FORZA – Per tornare ai numeri, inoltre, il Messina intanto il suo score lo sta rimpinguando: dalla ripresa del torneo, 5 vittorie e 2 pareggi. Altri potrebbero fare meglio, ma anche peggio… Chi è fermo da parecchie giornate, dovrà sicuramente fare i conti con la necessità di ritrovare il ritmo partita, senza trascurare il tour de force a cui sarà costretto dai recuperi. In aggiunta, nel mercato invernale non si sono visti “fuochi di artificio” e con questi “chiari di luna” sembra difficile che molte società possano rilanciare con ulteriori, importanti investimenti. Lo stesso D’Eboli, tra l’altro, potrebbe tirare fuori dal cilindro una, due mosse – ribadiamo, specialmente per ciò che concerne la batteria under – in grado di rafforzare ulteriormente l’organico giallorosso. Sì, la strada è ancora lunga per tutti nonostante si sia già a gennaio, anche se per il Messina lo è un po’ meno, dato che le sue partite le ha giocate tutte. Insomma, se la relatività del primato deve servire per mantenere alta la tensione tra i biancoscudati, ben venga. Se, però, va analizzato quanto si è visto finora sul rettangolo verde, allora va detto che i biancoscudati non sono semplicemente la capolista, ma stanno iniziando a recitare a pieno questo ruolo.