Azzerare. Il 6-0 contro il Troina è già acqua passata in casa Messina. Il turno infrasettimanale non lascia spazio a ingannevoli rilassamenti: al San Filippo arriva il Licata, avversario con qualità e a caccia di riscatto.
IL PENSIERO – Si parte dal delicato pensiero di Raffaele Novelli nei confronti del collega Pino Rigoli, allenatore del Football Club Messina, che vive un momento di forte difficoltà dovuto alla positività al Covid: “Siamo oltre al calcio, entriamo nei problemi reali della nostra vita. A Pino auguro di superare in fretta questa circostanza, anzi sono sicuro che lotterà con forza e coraggio per tornare in fretta tra di noi. Ci vedremo presto in campo, gli mando un forte abbraccio”. Nessuna frase di circostanza e pensiero doveroso nei confronti di un collega, poi si torna al calcio e il pensiero corre veloce al Licata. Avversario difficile, con qualità offensive importanti e affamato da un periodo nero aggravato dalla sconfitta interna con il Rende. Le certezze in casa giallorossa crescono a dismisura, contro il Troina è stata mostrata una rabbia agonistica vista solo a sprazzi in precedenza. Con gli ennesi, invece, la combattività ha trascinato Aliperta e compagni fino al triplice fischio. Azzerare, però, diventa necessario per non cadere nel tranello del sentirsi invincibili. Difficile, comunque, che un gruppo guidato con tanta lucidità da Novelli possa farsi ingannare dalla presunzione.
PANCHINA LUNGA – Tre gare in una settimana e una rosa profonda a disposizione. Per Novelli, allora, ampia scelta per gestire al meglio le sfide in serie. Torna Cristiani dopo il turno di squalifica, unica novità nei convocati in attesa del recupero di Lavrendi. Proprio il centrocampista toscano è il candidato principale al ritorno in campo: tempi di inserimento, capacità di sacrificio ed energie fresche da mettere sul terreno contro un avversario che cercherà palleggio rapido e ripartenze sulle corsie. La prestazione col Troina è stata travolgente, con tanti singoli a sembrare insostituibili. Si gioca in 11, però, e le scelte di Novelli potrebbero toccare i reparti di centrocampo e attacco dove Crisci e Bollino sperano in una maglia tra i titolari. Le ultime uscite, però, hanno mostrato un Messina capace di essere credibile e vincente – non inganni la sconfitta di Rende – indipendentemente dai singoli presenti. La crescita del gioco è stata evidente, con il Licata che rappresenta un banco di prova interessante per testare, ancora una volta, gli automatismi visti e diventati – giornata dopo giornata – croce per ogni avversario.
IL LICATA – L’ultima vittoria? Il 20 dicembre contro il San Luca, poi sconfitte con Rotonda e Rende con in mezzo 3 pareggi. Flessione evidente, quindi, per la squadra di Campanella: stagione iniziata con Boncore, il suo addio prima dell’inizio del campionato ha portato a una continua rivoluzione tecnica. I punti di forza restano gli stessi: da Maltese a Cannavò passando per Civilleri, con Catalano – ex che vorrà brillare – a cercare di dare la giusta dose di creatività. Squadra discontinua, con buona tecnica ma poco brillante rispetto al possibile potenziale. La sconfitta col Rende non è piaciuta all’ambiente, con la classifica che resta in un noioso oblio. Al San Filippo, però, questo Licata non può permettersi una nuova prova sottotono.
LE SCELTE – Fuori Lavrendi più lo squalificato Lomasto, torna Cristiani che prova a riprendersi una maglia da titolare al posto di Vacca. Ottima la prova di Cretella contro il Troina, il 2002 potrebbe tornare utile per la trasferta di Ragusa lasciando spazio a Crisci con il Licata. In avanti Bollino per Addessi è una possibilità, meno probabile un turno di riposo per Foggia e Arcidiacono. Altro match casalingo, il secondo di quattro in cinque uscite, una porzione di calendario che potrebbe lanciare il Messina verso un primato ancora più solido.
MESSINA (4-3-3) Lai; Cascione, Boskovic, Sabatino, Giofrè; Crisci, Aliperta, Cristiani; Bollino, Foggia, Arcidiacono. All. Novelli.
LICATA (4-3-3) Di Carlo; Como, Guarino, Maltese, Brunetti; Frisenna, Civilleri, Baglione; La Spada, Cannavò, Catalano. All. Campanella.