Adorante, ribaltone, proteste: Messina sconfitto dal Picerno
Pubblicato il 26 Settembre 2021 in Primo Piano
Cade il Messina. Sul campo del Picerno è illusorio, ancora una volta, il vantaggio firmato Adorante. Pari di Dettori, poi il rigore discutibile con cui Reginaldo lancia i padroni di casa. Nel finale rosso ad Adorante e ancora proteste per un fallo di mano lucano valutato fuori area.
BOTTA E RISPOSTA – Nessuna sorpresa nelle scelte di mister Sullo: confermato l’undici vittorioso contro il Francavilla, con l’unica eccezione di Fantoni che rileva l’infortunato Celic. Nel Picerno, mister Palo, sceglie Reginaldo dal primo minuto, il brasiliano è l’unica novità rispetto alla scorsa giornata. Sono i padroni di casa a dettare i ritmi a inizio gara, baricentro alto e tentativo di non concedere al Messina ripartenze. La squadra di Sullo accetta il ruolo attendista, lasciando ai ragazzi di Palo il compito di fare la partita. Piano che salta, però, perché il Messina sfrutta la forma strepitosa di Catania e spacca il match: azione personale dell’esterno sinistro, fondo trovato e cross in mezzo dove Adorante aggancia e calcia, respinge col corpo Vanacore, ancora Adorante con un destro al volo e potente, Albertazzi è bucato e giallorossi in vantaggio. Grandissimo break di Catania, con il numero 20 che si ripete poco dopo saltando tre uomini e calciando dal limite, pallone sul fondo ma ancora un grande strappo dell’esterno di Sullo. Tecnico dei giallorossi che, poco dopo, è costretto al primo cambio: problema – probabilmente muscolare – per Simonetti, al suo posto c’è Russo. Proprio il neo entrato serve – suo malgrado – l’assist che vale il pari: Vanacore sale a destra, cross lungo che finisce dalle parti di Russo che, ingenuamente, respinge centralmente dove Dettori può controllare, prendere la mira e calciare con potenza. Pallone a fil di palo, gara in parità. Due lampi, in un primo tempo molto tattico e spezzettato, nel quale il Picerno continua a recitare il ruolo della squadra che ci prova di più. Bravo Lewandowski a rispondere a D’Angelo, al termine di un’azione insistita dei lucani che mostra tutta la difficoltà del Messina nel contenere gli avversari sulle corsie esterne. Primo tempo che si chiude in equilibrio, Messina che dovrà trovare un’altra intensità per uscire indenne dal Viviani.
RIGORE E PROTESTE – Ripresa che regala subito un sussulto: azione dalla destra del Picerno, avanza Pitarresi che dalla trequarti fa partire un cross che viene intercettato dal braccio di Damian, contatto che arriva con il centrocampista giallorosso in movimento e, probabilmente, non ancora all’interno dell’area di rigore. Per De Angeli, però, il tocco avviene in area ed è penalty. Protestano i giallorossi, valgono poco e Reginaldo può presentarsi sul dischetto: piattone destro aperto, Picerno in vantaggio. Svantaggio a cui Sullo reagisce con un doppio cambio a trazione anteriore: fuori Morelli e dentro Fazzi, out anche Vukusic e nuovo esordio in maglia giallorossa per Milinkovic. Il franco-serbo prova subito a sparigliare, iniezione di tecnica che deve servire a svegliare una squadra rimasta troppo piatta e legata agli strappi di Catania. Si difende bene, però, il Picerno con mister Palo che cambia le carte in tavola – con De Ciancio e Terranova per Dettori e Vivacqua – ma senza optare per cambi difensivi. Sostituzioni che pungono subito, con Terranova – lanciato da una bella sponda di Reginaldo – che scappa in contropiede ma non trova la giusta potenza, nessun problema per Lewandowski. Difficoltà che aumentano, poi, quando Adorante è ingenuo nel farsi travolgere dal nervosismo beccandosi un rosso diretto: palla lunga di Sarzi Puttini, scatta del 9 giallorosso con Allegretto ma tutto fermo per offside. Nel terminare la corsa il difensore lucano tocca – con la spalla – Adorante che, in maniera davvero inutile, scalcia l’avversario. Rosso, Messina in 10. Ci provano i giallorossi, volontà che viene arrestata da un buon numero di errori tecnici in palleggio. Sullo si gioca le ultime due carte: Busatto per Catania e Marginean per Russo che era subentrato a Simonetti, ma cambio che assomiglia più alla ricerca di un minimo di equilibrio che a una bocciatura. Inerzia della gara va sempre più dalla parte del Picerno, vero che la rete che vale il vantaggio arriva su un rigore più che dubbio, ma indiscutibile come la squadra di Palo abbia tenuto il campo meglio e provato a vincere con più convinzione. I lucani, ora, alzano il muro con De Franco che subentra a Reginaldo, standing ovation per il brasiliano e difesa a 5 per Palo. Tempo che scorre e protestano che aumentano quando il Messina attacca: sviluppi di un corner che portano la sfera tra i piedi di Damian, cross e intercetto di D’Angelo col braccio. Per De Angeli appena fuori area, per il Messina almeno sulla riga. Giallo a Damian per proteste e calcio di punizione. Finale di lotta, dove si gioca poco, col Picerno bravo a reggere e ridurre al minimo la sofferenza. Messina stanco e poco lucido, dalle parti di Albertazzi punge solo Fantoni – in pieno recupero – e nulla più. Seconda sconfitta esterna consecutiva per la squadra di Sullo, che può recriminare per alcune decisioni arbitrali, ma che non ha mostrato la solita prestazione convincente.
PICERNO 2
MESSINA 1
MARCATORI Adorante (M) al 16′, Dettori (P) al 26′ p.t.; Reginaldo (P) su rigore al 6′ s.t.
PICERNO (4-2-3-1) Albertazzi; Vanacore (dal 1′ s.t. Setola), Ferrani, Allegretto, Guerra; Pitarresi, Dettori (dal 19′ s.t. De Ciancio); D’Angelo (dal 45′ s.t. Viviani), Vivacqua (dal 19′ s.t Terranova), Carrà; Reginaldo (dal 33′ s.t. De Franco). (Summa, De Cristofaro, Alcides, Gerardi, Garcia, Stasi, Coratella). All. Palo.
MESSINA (4-4-2) Lewandowski; Morelli (dal 11′ s.t. Fazzi), Fantoni, Carillo, Sarzi Puttini; Simonetti (dal 23′ p.t. Russo e dal 30′ s.t. Marginean), Fofana, Damian, Catania (dal 30′ s.t. Busatto); Adorante, Vukusic (dal 11′ s.t. Milinkovic). (Fusco, Rondinella, Gonçalves, Konate, Distefano). All. Sullo.
ARBITRO De Angeli di Milano
NOTE Spettatori 300 circa. Espulso Adorante al 24′ s.t. per gioco violento. Ammoniti Adorante, Russo, Vanacore, Carrà, Fofana, Damian. Corner 4-4. Recupero 1′ e 5′.