Un gol per tempo, con in mezzo una prestazione di gran lunga più convincente. Seconda sconfitta consecutiva per il Messina di Sullo, troppo forte questo Bari per una squadra ancora lontana dall’essere davvero convincente. Apre Botta, nella ripresa Paponi firma il raddoppio.
TRAVOLTI – Nessun passo indietro per Sasà Sullo che sceglie il più offensivo Raffaele Russo per la sostituzione dell’acciaccato Simonetti. L’altra novità di giornata è David Milinkovic: il franco-serbo è preferito a Baldé, fuori lo squalificato Adorante. Ampie rotazioni, invece, nel Bari con mister Mignani che rivoluziona la sua difesa – con Celiento in coppia con Terranova -, scelte obbligate a centrocampo dove le assenze di Bianco e Di Gennaro fanno traslocare Maita in regia, ai suoi lati Scavone e D’Errico. Ritmi altissimi a inizio gara e difese subite impegnate: apre il Messina che ci prova sull’asse Milinkovic-Russo, ben chiusi da Mazzotta. La risposta del Bari è immediata, ma favorita dai giallorossi: Fantoni è troppo leggero nel retropassaggio verso Lewandowski, sulla sfera si fionda Simeri, col portiere polacco bravo a chiudere in uscita disperata. Solo un indizio sulla fragilità difensiva della squadra di Sullo: pallone vagante a centrocampo dopo un contrasto tra Russo e Simeri, recupera D’Errico che avanza e verticalizza verso Botta, l’argentino passa come lama nel burro tra i due centrali e insacca col mancino. Rete del vantaggio che galvanizza i pugliesi, Messina che incappa in una quantità insopportabile di palloni persi ed errori in fase di palleggio. Sempre e solo Bari, e sempre favorito dalla leggerezza della squadra di Sullo. Impreciso Simeri, in offside Cheddira, ma dalle parti di Lewandowski i pericoli aumentano. Finale di totale controllo della squadra di Mignani, con Ruben Botta che sale in cattedra e costruisce per i compagni con instancabile continuità. Messina che balla senza sosta, Carillo ci mette un paio di pezze, ma è evidente l’apnea a cui è costretta la squadra di Sullo. Troppa fatica nell’uscire, tanto che si contano sulle dita di una mano i guizzi di Milinkovic e Catania. Ci prova da fermo Damian, con Frattali che risponde sicuro. Finale di tempo con il Bari che pressa e assalta: Simeri viene anticipato due volte sotto porta, con D’Errico che continua a dominare la trequarti campo. Proprio da una sua iniziativa arriva un altro pericolo: scarico su Simeri, destro secco e deviazione che salva i giallorossi. È l’ultimo brivido di un primo tempo nettamente dominato dal Bari, intervallo che torna utile a un Sullo e un Messina in chiara difficoltà.
GESTIONE E RADDOPPIO – Non cambia il copione a inizio ripresa, sempre il Bari a fare la partita e il Messina a resistere. Sullo pesca Fazzi e Baldé come prime soluzioni dalla panca, fuori Catania e un Milinkovic ancora lontano da una condizione accettabile. I cambi svegliano i giallorossi, con Fazzi che regala nuova brillantezza – ed esperienza – sulla corsia. Protesta il Bari per un tocco di mano di Fantoni al limite, per Angelucci si gioca, sul cambio di fronte tocca a Baldé puntare la linea barese, Celiento lo stende e per Damian arriva l’occasione da fermo al limite dell’area. Rasoiata dell’ex Ternana, pallone a fil di palo e pugliesi che tremano. Primo squillo, il secondo arriva con Vukusic che scappa ben servito da Baldé, il croato entra in area e calcia, chiude Terranova. Si cambia anche in casa Bari, con Mignani che rivoluziona tutto l’attacco e si affida a Paponi e Marras. Quest’ultimo prova subito a mettersi in mostra con una bella azione personale con Carillo che lo ferma fallosamente. Buona posizione – appena fuori area – con Pucino che cerca la potenza, senza precisione. Bari che prova a gestire, palleggio che si alza di ritmo e la pazienza paga: palla persa da Baldé, scarico su Marras che di tacco fa ripartire il possesso, sfera a Scavone che la tocca sotto e serve Paponi che controlla e calcia superando Lewandowski. Protestano i giallorossi per un fuorigioco della punta pugliese, con la posizione di Sarzi Puttini a convincere la terna che l’azione fosse regolare. Rete che chiude un match, comunque, dominato da un Bari troppo forte per questo Messina. Ai giallorossi – e Sullo in particolare – la colpa di un approccio alla gara poco attento e con un atteggiamento eccessivamente squilibrato rispetto al valore dell’avversario.
MESSINA 0
BARI 2
MARCATORI Botta al 9′ p.t.; Paponi al 31′ s.t.
MESSINA (4-4-2) Lewandowski; Morelli, Fantoni, Carillo, Sarzi Puttini; Russo (dal 33′ s.t. Distefano), Fofana (dal 33′ s.t. Konate), Damian (dal 38′ s.t. Marginean), Catania (dal 7′ s.t. Fazzi); Vukusic, Milinkovic (dal 7′ s,t. Baldé). (Fusco, Rondinella, Gonçalves, Busatto). All. Sullo.
BARI (4-3-1-2) Frattali; Pucino, Celiento, Terranova, Mazzotta; Scavone, Maita, D’Errico (dal 39′ s.t. Gigliotti); Botta (dal 20′ s.t. Mallamo); Cheddira (dal 26′ s.t. Marras), Simeri (dal 25′ s.t. Paponi). (Polverino, Plitko, Di Cesare, Antenucci, Citro, Belli, Ricci). All. Mignani.
ARBITRO Angelucci di Foligno
NOTE Spettatori 973. Ammoniti Sarzi Puttini, Fofana, Fantoni, Terranova, Pucino, Morelli, Celiento, Carillo, Russo. Corner 1-4. Recupero 1′ e 4′.