Non si fanno male Avellino e Catanzaro. Al Partenio va in scena l’ennesimo pareggio stagionale per due delle squadre tra le favorite del torneo. Quinto pareggio su 6 gare per entrambe, passo davvero lento.
UN BRIVIDO PER PARTE – Panchina numero 800 della carriera di Piero Braglia, il tecnico degli irpini è il grande ex della gara. Festa rimandata, anche a causa di una lista degli assenti sempre più lunga, soprattutto nel reparto offensivo dove spiccano quelle di Kanoute e Plescia. Nel Catanzaro, invece, è il tecnico Calabro a mischiare le carte nel tentativo di trovare nuova linfa, in avanti l’arma più importante è rappresentata da Cianci. Queste le premesse, il campo è, invece, avaro di emozioni. Una gara dalle aspettative alte, tutte tradite. Avellino e Catanzaro si annullano, provando a giocare un tempo per parte, ma senza pungere davvero. Primo tempo di marca ospite, con l’occasione più importante che finisce sui piedi di Verna, bravissimo Forte nell’occasione a vincere il duello ravvicinato con l’avversario. Ripresa dove è l’Avellino a provarci di più e non mancano le recriminazioni, soprattutto quando D’Angelo – ben servito da Rizzo – viene fermato solo dalla traversa. Delusi i 3000 del Partenio, con i ragazzi di Braglia che escono tra qualche contestazione. Pareggite acuta anche per il Catanzaro, ma i calabresi possono sorridere a metà visto il complicato impegno in trasferta.
AVELLINO – CATANZARO 0-0