Impossibile fare di più: il Messina cade a Catanzaro

Pubblicato il 7 Novembre 2021 in Primo Piano

Troppi problemi per il Messina. La squadra di Capuano cade a Catanzaro, trafitta da Carlini e dal gran gol di Vandeputte. Difficilissimo reggere contro un avversario di alto livello, con una positività al Covid a scuotere una vigilia già condizionata da un’infinità di assenze.

GRANDE GIOCATA – Vigilia movimentata in casa Messina e piani ancora più complicati per mister Capuano: qualche sintomo, poi la positività al tampone e per Damian la trasferta di Catanzaro finisce in maniera amarissima, un augurio di buona e veloce guarigione per lui. Squadra che resta in attesa dei tamponi a tappeto per scoprire ulteriori positività, tutti negativi e la gara viene confermata per le ore 20, anziché le 17:30. Di male in peggio, però, perché i problemi non finiscono mai e nel riscaldamento Adorante accusa un fastidio e si accomoda in tribuna. In avanti spazio a Russo e Catania, allora, con Fofana in regia accompagnato da Konate e Simonetti. In difesa è assente Fazzi, ma la presenza di Mikulic regala al tecnico una linea quasi titolare. Lista degli assenti che si compone dei nomi di: Vukusic, Baldé, Sarzi Puttini, Fazzi, Damian e Adorante. Nel Catanzaro fuori Martinelli squalificato, più Rolando e Porcino, così mister Calabro sceglie De Santis in difesa con Tentardini a sinistra e Vandeputte dirottato a destra. Inizio gara col Catanzaro che prende pallino e campo, Messina abbottonato e attento. Non rinuncia a giocare, però, la squadra di Capuano che prova ad appoggiarsi sulla velocità di Catania e Russo per prendere metri. Calabresi più vivaci – non potrebbe essere diversamente -, ma dalle parti di Lewandowski solo qualche un destro debole di Bombagi. Catanzaro che capisce che la vera alleata deve essere la pazienza, così il Messina finisce per schiacciarsi e difendere basso. Nello stretto i calabresi si esaltano e trovano la via della rete: Vandeputte – spostato a sinistra – scambia con Bombagi che restituisce al belga con un gran colpo di tacco, cross tagliato che viene deviato da Carillo – e forse anche da Carlini -, pallone che diventa imparabile per Lewandowski e il Catanzaro è in vantaggio. Capuano non ci sta, non si arrende il tecnico di fronte ad assenze e difficoltà, così la reazione porta il nome di Busatto. Il centravanti prende il posto di Konate e Messina che passa al tridente in avanti. Lo spartito non cambia, perché il Catanzaro spinge nel tentativo di chiudere la sfida, ma il messaggio di Capuano alla sua squadra è stato chiaro. Pressione calabrese sterile, però, e primo tempo che si chiude senza nuovi scossoni.

POCO DA FARE – Altro messaggio offensivo a inizio ripresa per Capuano: fuori Morelli, dentro Distefano. La freschezza dell’ex Paternò per provare a contenere Vandeputte. Sempre il Catanzaro, però, ad attaccare e pungere: prima Scognamillo, poi Bombagi, ma la difesa regge. Nulla può, invece, quando Vandeputte decide di stupire ancora: azione dalla sinistra di Bombagi, il belga entra in possesso palla e punta, saltato Carillo e destro secco che finisce vicino all’incrocio con Lewandowski che non può nulla. Game, set e forse match, perché il doppio svantaggio pesa sulla testa e sulle gambe di una squadra travolta dai problemi. Russo è il più vivace, con orgoglio prova ad attaccare l’area dei calabresi, ma la differenza di valore è evidente. Catanzaro, adesso, in controllo e meno tambureggiante. Troppo ghiotta, per la squadra di Calabro, l’occasione di accorciare in classifica dopo la caduta del Bari sul campo della Juve Stabia. Calabresi che insistono, con un Bombagi ispiratissimo e capace di saltare chiunque. La sua ennesima giocata mette Carlini nelle condizioni di calciare, Celic devia e il Messina evita il tris. Iniziamo i cambi anche del Catanzaro, con Calabro che può pescare Vazquez e Curiale per dare fiato a Carlini e Cianci. Si gioca meno, o meglio, ci sono solo alcuni sprazzi dei padroni di casa. Messina che vuole evitare imbarcate, anche per non crollare dal punto di vista morale dopo una gara giocata, comunque, con grande coraggio. La stanchezza si fa sentire, qualche palla persa di troppo favorisce le occasioni di un Catanzaro che, però, non è cinico come dovrebbe. Finale di gara col Messina che prova a pungere, ma Branduani non deve mai intervenire. Finisce così. Catanzaro che accorcia sulla testa del campionato, Messina che torna a perdere in trasferta, ma stavolta era impossibile chiedere di più.

CATANZARO 2

MESSINA 0

MARCATORI Carlini al 27′ p.t.; Vandeputte al 9′ s.t.

CATANZARO (3-4-2-1) Branduani; De Santis, Fazio, Scognamillo (dal 40′ s.t. Gatti); Vandeputte, Verna, Welbeck (dal 40′ s.t. Cinelli), Tentardini; Bombagi (dal 43′ s.t. Risolo), Carlini (dal 25′ s.t. Vazquez); Cianci (dal 25′ s.t. Curiale). (Nocchi, Romagnoli, Bayeye, Monterisi, Ortisi, Bearzotti). All. Calabro

MESSINA (3-5-2) Lewandowski; Celic, Carillo, Mikulic; Morelli (dal 1′ s.t. Distefano), Konate (dal 33′ p.t. Busatto), Fofana (dal 35′ s.t. Marginean), Simonetti, Gonçalves (dal 35′ s.t. Rondinella); Catania, Russo. (Fusco, Fantoni). All. Capuano

ARBITRO Acanfora di Castellammare di Stabia

NOTE Spettatori 3133 (168 ospiti). Ammoniti Cianci, Celic, Simonetti, Russo, Scognamillo, Mikulic. Corner 6-2. Recupero 2′ e 5′.

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