Vittoria allo scadere per il Foggia di Zeman che, al Massimino, passa grazie a un rigore all’ultimo minuto di Ferrante. Gara equilibrata col Catania che può recriminare per le tante occasioni sprecate.
CI PENSA RUSSINI – Emergenza totale per Baldini e il suo Catania, l’allenatore toscano deve fronteggiare le assenze fra infortuni, squalifiche e convocazioni in nazionale di ben 9 giocatori, tra cui la più importante rappresentata dal capocannoniere del girone Luca Moro. Carenze che inducono Baldini a convocare ben tre primavera. Nel 4-3-3 di partenza rientro dal primo minuto per Maldonado in mediana, con Izco nel ruolo di mezzala, in attacco spazio a Ceccarelli, Sipos e Russini. Problemi anche per il Foggia di mister Zeman privo degli infortunati Markic, Nicoletti, Merola, Rocca e dell’ex Di Grazia. Recuperato per la panchina l’attaccante Ferrante, in avanti c’è Merkaj con Tuzzo e Curcio. In mediana ritorno di Petermann e conferma di Maselli insieme a Gallo. Inizio di primo tempo equilibrato con le due squadre che si studiano senza sbilanciarsi troppo, Catania che dopo un inizio timido prende confidenza con il match e impegna diverse volte la difesa pugliese. Al primo vero affondo gli etnei passano in vantaggio: Calapai dalla destra fa partire un cross dentro l’area che viene respinto dal difensore Martino, il pallone però viene raccolto sulla sinistra da Russini che tutto solo carica il destro e spacca la porta. Il Foggia incassa il colpo, ma con l’andare dei minuti riesce a reagire, l’occasione per pareggiare arriva sul finire del primo tempo: Ceccarelli perde un sanguinoso pallone dopo un contrasto con Curcio, il classe 1990 si gira e calcia dal limite, splendido tiro ma altrettanto splendida è la risposta di Sala che respinge in calcio d’angolo. Pareggio sfiorato anche qualche minuto dopo con Tuzzo che sfugge a Ropolo e indirizza di testa il cross di Curcio verso la porta, pallone che, però, si perde sul fondo di un soffio. Il Foggia continua a tenere il pallino del gioco ma non riesce a ristabilire la parità. Catania che chiude in vantaggio il primo tempo.
BEFFA PER IL CATANIA – Secondo tempo che inizia con due cambi per il Foggia, mister Zeman si affida a Ferrante e Gallo per ribaltare il match. I cambi effettivamente danno una nuova linfa agli ospiti, che aggrediscono il Catania nei primi minuti. I rossoazzurri, però, non si demoralizzano e continuano ad attaccare, padroni di casa che intercettano un passaggio sbagliato di Petermann ai trenta metri e creano un clamoroso 3 vs 3, Izco serve Sipos in profondità e lo mette davanti il portiere avversario, il numero 25 però sciupa una clamorosa occasione calciando a lato. A metà della ripresa arriva il pareggio del Foggia: sugli sviluppi di un calcio di punizione dal limite dell’area si presenta Petermann che mette in difficoltà Sala con un tiro tutt’altro che complicato, l’estremo portiere del Catania ingannato dal rimbalzo sul terreno non blocca respingendo centralmente, irrompe Gallo che pareggia i conti. Il Catania non si accontenta del pari e attacca in cerca del nuovo vantaggio, l’occasione arriva nel finale di partita: Provenzano sfugge ai difensori del Foggia e fa partire un cross dalla sinistra sul primo palo, sul pallone si avventa Rosaia che calcia verso la porta, ottima la risposta istintiva di Alastra che salva il risultato. Catania che spreca e continua a sprecare, a cinque minuti dalla fine Albertini mette davanti la porta Sipos che tutto solo e con tutto il tempo a disposizione decide di calciare di prima in maniera goffa, pallone che viene lisciato e si perde sul fondo, occasione gigantesca sprecata da Sipos che fa rimpiangere e non poco l’assenza di Moro. Nel terzo minuto di recupero arriva l’episodio che decide la partita: Ferrante si gira in area e scappa via ad Ercolani, il numero 6 del Catania lo stende e l’arbitro concede il calcio di rigore. Dal dischetto si presenta proprio Ferrante che scivola durante la rincorsa, ma riesce comunque a segnare il suo settimo gol stagionale piazzandola alla destra del portiere. Vince, quindi, allo scadere il Foggia una partita complicata decisa all’ultimo minuto. Risponde la squadra di Zeman dopo la penalizzazione subita in settimana e dimostra di avere mantenuto la testa sul campionato. Catania che gioca una buona gara ma spreca troppe occasioni.
CATANIA 1
FOGGIA 2
MARCATORI Russini (C) al 16’ p.t.; Gallo (F) al 22’, Ferrante (F) su rigore al 45’ s.t.
CATANIA (4-3-3) Sala; Calapai, Ercolani, Monteagudo, Ropolo; Rosaia, Maldonado (dal 18’ s.t. Cataldi), Izco (dal 18’ s.t. Provenzano); Russini (dal 18’ s.t. Biondi), Sipos (dal 45’ s.t. Russo), Ceccarelli (dal 36’ s.t. Albertini). (Stancampiano, Borriello, Pino, Panarello, Bianco, Tropea). All. Baldini
FOGGIA (4-3-3) Alastra; Martino, Sciacca, Di Pasquale, Garattoni; Maselli (dal 1’s.t. Gallo), Petermann, Garofalo (dal 34’ s.t. Ballarini); Curcio, Merkaj (dal 1’ s.t. Ferrante), Tuzzo (dal 34’ s.t. Rizzo Pinna). (Volpe, Dalmasso, Girasole, Di Jenno). All. Zeman
ARBITRO Giaccaglia di Jesi
NOTE Ammoniti Petermann, Garofalo,Maldonado, Curcio, Garratoni Corner 4-6. Recupero 1′ e 4′.