Messina, col Picerno un pari che serve a poco

Pubblicato il 30 Gennaio 2022 in Primo Piano

Pari deludente. Non decolla il Messina di Raciti che contro il Picerno strappa solo un pareggio in rimonta. Vantaggio firmato Reginaldo in primo tempo in cui i giallorossi creano pochissimo. Nella ripresa la zampata di Celic, poi nessuna reale occasione da rete e un gioco ampiamente insufficiente.

SPENTI – Non mancano le novità nelle scelte di mister Raciti: torna tra i pali Lewandowski dopo la prestazione non convincente di Fusco a Francavilla. In difesa – sempre a 3 – c’è Fantoni con Celic e Carillo. Sulle corsie ci sono Rondinella e Fazzi, fuori Gonçalves. Out anche Marginean – vera sorpresa di giornata – con la mediana che viene formata da Fofana, Damian e Simonetti. In avanti Adorante e Baldé non hanno alternative. Grandi novità anche nel Picerno, dove mister Colucci lascia in panchina Gerardi e sceglie Vivacqua per affiancare Reginaldo in attacco. Partono meglio gli ospiti, Messina troppo passivo che lascia ai lucani il compito di fare la partita. Primo squillo che arriva presto: giro palla con Pitarresi che imbuca per Guerr, cross basso per De Ciancio che trova la chiusura di Lewandowski. Pochi minuti ed è sempre il Picerno a provarci, stavolta il pericolo è maggiore: azione prolungata e sviluppata sulla sinistra, Messina che si muove male e finisce per lasciare De Ciancio solo sul secondo palo. Il cross di Guerra è perfetto, ma il numero 30 calcia malissimo dopo un buon controllo. Il Messina? Assente ingiustificato, senza nessuna idea offensiva e fermo a qualche verticalizzazione imprecisa. Cala anche il Picerno che pressa con meno veemenza. Paradossi del calcio, però, così i lucani trovano il vantaggio nel momento meno brillante: punizione di Dettori, respinta di Celic che finisce sui piedi di Reginaldo, il brasiliano – dai 20 metri – calcia con potenza, deviazione di Fantoni che spiazza Lewandowski e Picerno avanti. Vantaggio meritato per la volontà e, soprattutto, per la passività della squadra di Raciti. Non funziona questo 3-5-2: insistenza inconcepibile dato che già con Capuano si erano visti tutti i limiti di questo sistema. Non possono bastare le prestazioni con Catania e Paganese, poi, per giustificare questo oltranzismo tattico. Scappa via il primo tempo, squadre al riposo con il Picerno in vantaggio.

PARI E BASTA – Doppio cambio a inizio ripresa per Raciti: fuori Fantoni e Simonetti, dentro i neo arrivati Burgio e Rizzo. L’ex Pescara va in regia con Damian che si sposta nel ruolo di mezzala. Fascia sinistra, invece, per Burgio con Fazzi che scala nel trio difensivo. Approccio più volenteroso del Messina in questa ripresa, così il pari arriva presto: corner di Damian, prova al volo Burgio, la sua svirgolata diventa assist perfetto per Celic che, col piattone destro, insacca da pochi passi. L’ingresso di Rizzo diventa subito decisivo, col numero 91 capace di alzare la linea dei giallorossi rimasti, nel primo tempo, fin troppo schiacciati. Raciti perde Burgio per un problema muscolare, esordio anche per Angileri. Fortemente condizionate dal minutaggio, quindi, le scelte di Raciti che non pesca Gonçalves nell’occasione. I ritmi, in questa ripresa, non sono molto diversi rispetto alla prima frazione col Messina che, però, ha modificato leggermente il suo atteggiamento. Troppo poco, comunque, perché di pericoli per Viscovo nemmeno l’ombra. Picerno che sembra accontentarsi del pari, lasciando al solo Reginaldo la libertà di impaurire la retroguardia giallorossa. Rischiano i giallorossi quando Carillo e Lewandowski non trovano l’intesa su una palla lunga, ma Vivacqua non ne approfitta. Messina che dovrebbe accelerare, vitale uscire da questa sfida con una vittoria per la squadra di Raciti. Fatica incredibile, invece, con Adorante che va lodato per la lotta continua con De Franco, in una gara in cui i compagni non riescono a servirgli palloni puliti. Scarica tutta la sua frustrazione con un sinistro potente da fuori area, troppo centrale e facile per Viscovo. Finale di gara con Distefano per Fazzi, ma Messina che non trova occasioni per pungere. Finisce con un pari che non può soddisfare i giallorossi, calendario in salita e turno interno non sfruttato.

MESSINA 1

PICERNO 1

MARCATORI Reginaldo (P) al 31′ p.t.; Celic (M) all’8′ s.t.

MESSINA (3-5-2) Lewandowski; Fantoni (dal 1′ s.t. Burgio e dal 22′ s.t. Angileri), Celic, Carillo; Rondinella, Fofana (dal 20′ s.t. Marginean), Damian, Simonetti (dal 1′ s.t. Rizzo), Fazzi (dal 41′ s.t. Distefano); Adorante, Baldé. (Fusco, Gonçalves, Konate, Giuffrida, D’Amore). All. Raciti

PICERNO (4-3-3) Viscovo; Vanacore, De Franco, Allegretto, Guerra; De Ciancio (dal 17′ s.t. De Cristofaro), Dettori, Pitarresi (dal 40′ s.t. Di Dio); Reginaldo, Vivacqua (dal 40′ s.t. Gerardi), Esposito (dal 10′ s.t. D’Angelo). (Albertazzi, Finizio, Summa, Alcides, Garcia, Carrà, Viviani, Setola). All. Colucci

ARBITRO Arena di Torre del Greco

NOTE Ammoniti De Ciancio, Esposito, Allegretto, Carillo. Corner 4-1. Recupero 1′ e 4′.

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