Russo chiama, Turchetta risponde: pari tra Messina e Foggia

Pubblicato il 12 Febbraio 2022 in Primo Piano

L’illusione di Russo, poi un Messina troppo basso che concede al Foggia campo e possibilità di impattare. La testa di Turchetta rialza la squadra di Zeman, al triplice fischio il pari non dispiace alla squadra di Raciti che, però, può mangiarsi le mani visto il vantaggio trovato a fine primo tempo.

COLPO NEL RECUPERO – Non ci sono novità, rispetto alla vittoria di Bari, nell’undici iniziale scelto da mister Raciti. Un cambio, invece, dal punto di vista tattico con Russo dirottato a destra e Gonçalves spostato sulla corsia destra. Nel Foggia rientrano dall’inizio Ferrante e Merola, torna anche Sciacca nel cuore della difesa. Out lo squalificato Petermann. Parte forte la squadra di Zeman, subito intensità massima e spinta offensiva. Primo squillo dopo un’azione corale sulla corsia mancina, al momento del tiro Curcio viene stoppato dalla scivolata perfetta di Carillo. Dal corner successivo colpisce ancora la squadra pugliese, bravissimo Lewandowski a rispondere alla testata di Curcio. La risposta del Messina non si fa attendere: Rizzo ci prova dalla distanza, Alastra blocca. Prima sostituzione del match che arriva presto: problema per Martino, dentro Nicolao. Resta l’intensità del Foggia a dettare i ritmi della sfida, Adorante si becca un giallo pesante che gli farà saltare Monterosi e la squadra di Zeman sembra, totalmente, padrona del campo. Funziona pochissimo la mossa di Raciti di invertire i suoi esterni offensivi: Gonçalves dirottato a destra, infatti, fatica a entrare in gara. Dura 25′ l’esperimento, poi Russo torna a destra col portoghese che può calpestare la sua zona di campo preferita. Modifica che porta i suoi frutti: verticale perfetta di Rizzo, accelerazione dirompente di Russo e cross verso Adorante con Nicolao che salva tutto mettendo in corner. Messina che colpisce ancora: erroraccio di Sciacca che appoggia corto su Alastra, irrompe Adorante che tocca verso Fofana, ma il numero 6 non trova il tempo per calciare e viene chiuso da Girasole. Meglio il Messina adesso, col Foggia che inizia a palleggiare malino e rischi che aumentano. Contropiede quasi mortifero dei giallorossi dagli sviluppi di una punizione offensiva dei pugliesi, Fofana scappa in azione personale e finisce col calciare a lato di pochissimo. Da segnalare, però, le buone opzioni di passaggio ignorate del centrocampista di Raciti. Scorre il tempo, parte il recupero e il Messina trova la strada della rete: rilancio di Lewandowski, colpo di testa di Sciacca e pallone verso Rizzo che verticalizza ancora, giocata clamorosa di Marginean che si smarca con un sombrero e di esterno appoggia per Fofana, altro esterno per l’inserimento di Russo che controlla e calcia in diagonale superando Alastra. Tempo finito e Messina in vantaggio.

RIPRESI – Classico inizio tempo a grande ritmo del Foggia, con la squadra di Zeman che prova a pungere con Ferrante – bravo a sfuggire sia Celic che a Carillo -, ma senza trovare la stoccata giusta. Spinge il Messina col solito Russo, meno coinvolto Adorante che, infatti, vede finire presto la sua sfida. Dentro Piovaccari, con lui anche Statella al posto di Gonçalves. Foggia vivissimo e Lewandowski deve superarsi quando Curcio calcia in sforbiciata – dopo una bella giocata sull’asse Nicolao-Rocca – da distanza ravvicinata. Altra sostituzione per Raciti con Simonetti che prende il posto di Russo, risponde Zeman con Turchetta e Vitali per Curcio e Ferrante. Primo spunto del neo entrato Turchetta che crea subito scompiglio, la sua bella giocata sulla sinistra non viene chiusa da Nicolao che di testa spara alto. Raciti decide di cambiare ancora: fuori i due interni Fofana e Marginean – tra i migliori in campo -, dentro Konate (che si becca un giallo immediato) e Damian. Scelta coraggiosa quella del tecnico giallorosso che termina le sue sostituzioni quando sul cronometro restano 25′ più recupero. Messina che si abbassa troppo, praticamente schiacciato e consegnato a un Foggia più vivace. Di Paolantonio cerca Nicolao sulla destra, anticipato Statella e sfera verso Vitali che mette dentro dove Turchetta prende il tempo a tutti e insacca di testa da distanza ravvicinata. Pareggio meritato per il Foggia, troppo passivo il Messina e con una linea difensiva bassissima. Punge ancora la squadra di Zeman dopo un’azione confusa con il sinistro di Di Paolantonio e il grande riflesso di Lewandowski. Prova a tirare fuori la testa la squadra di Raciti, consapevole di aver favorito il rientro del Foggia accettandone il ritmo e la pressione. Piovaccari fatica ad allungare la squadra, ma sono le corsie esterne a non incidere più. Regge il muro Celic-Carillo, centrali protagonisti di una prova di altissimo livello. Nel finale ci prova solo il Foggia, giallorossi che difendono e si aggrappano a Lewandowski bravo a disinnescare un paio di cross. Ultimo brivido firmato Carillo – su azione da palla inattiva -, ma Alastra blocca. Finisce così, buon punto per il Messina che, però, può recriminare per il vantaggio sprecato.

MESSINA 1

FOGGIA 1

MARCATORI Russo (M) al 48′ p.t.; Turchetta (F) al 28′ s.t.

MESSINA (4-3-3) Lewandowski; Trasciani, Celic, Carillo, Fazzi; Fofana (dal 21′ s.t. Konate), Rizzo G., Marginean (dal 21′ s.t. Damian); Gonçalves (dal 10′ s.t. Statella), Adorante (dal 9′ s.t. Piovaccari), Russo (dal 15′ s.t. Simonetti). (Caruso, Fantoni, Baldé, Camilleri, Busatto, Angileri, Rondinella). All. Raciti

FOGGIA (4-3-3) Alastra; Martino (dal 14′ p.t. Nicolao), Sciacca, Girasole, Rizzo A.; Garofalo, Di Paolantonio, Rocca (dal 31′ s.t. Gallo); Merola, Ferrante (dal 18′ s.t. Vitali), Curcio (dal 17′ s.t. Turchetta). (Volpe, Rizzo Pinna, Maselli, Buschiazzo). All. Zeman

ARBITRO Angelucci di Foligno

NOTE Spettatori 1506 (incasso € 14.110) Ammoniti Adorante, Celic, Parisi (team manager Messina), Konate, Alastra, Piovaccari. Corner 4-6. Recupero 2′ e 4′.

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