Virtus Francavilla-Messina, vieni a ballare in Puglia

Pubblicato il 11 Settembre 2022 in Primo Piano

Note intonate, altre meno, stonature. La sconfitta contro il Crotone fa parte del passato di un Messina chiamato alla prima trasferta stagionale sul campo della Virtus Francavilla. Campo ostico, avversario forte e consapevolezza che dalla sfida con i calabresi siano arrivate importanti lezioni.

ALTI E BASSI – Gli applausi di fine gara di un San Filippo speranzoso restano la parte più sana del match contro la squadra di Lerda. Quanto fatto vedere in campo non è stato eccezionale, se non per una buona intenzione di non farsi schiacciare e il principio di un’identità di gioco. Cose da salvare, da mettere come base per una squadra che dovrà trovare presto le armi per fronteggiare un torneo con meno firme e tante sostanza. Fascia medio-bassa ricca di avversarie, ma per competere occorre accelerare. Francavilla non è la trasferta più morbida del campionato, il contrario dato che la squadra del “figliol prodigo” Calabro è diventata certezza in questa Serie C. Inutile citare la disfatta dello scorso anno: tutto cambiato in casa giallorossa, modificato in quella pugliese. Calabro riparte da un ambiente meno complesso, con meno pressione e lo spazio per mostrare la sua proposta. Torna quel falso 3-5-2, con uno degli intermedi di centrocampo che lavora più da punta che da centrocampista per una coppia di trequartisti a supporto del centravanti. Film già visto nella sua prima avventura sulla panchina della Virtus, che oggi torna in auge per sostenere la voglia di riscatto dell’ex tecnico del Catanzaro. Il Messina ci arriva con una sconfitta che ha detto quanto potenziale abbiano i giovani, ma anche quanta malizia debbano ancora acquisire. Contro il Crotone si sono visti i primi punti di riferimento e la volontà di fare calcio e non subirlo. Un paio di modifiche all’undici di partenza diventano necessarie per immettere qualità, furbizia e abitudine alla pressione.

AVVERSARIO – Parentesi da dedicare alle scelte del tecnico Antonio Calabro. Accennato di un modulo fatto di elasticità nella parte centrale, dove Murilo dovrebbe oscillare tra mediana e trequarti, andando a far compagnia a Maiorino nel supporto del rientrante Patierno. Il bomber torna dopo lo stop del Giudice Sportivo ed è pronto a mettere la sua fisicità a servizio della squadra. Non solo, perché difficilmente è calciatore che regala riferimenti agli avversari. Difesa solida e confermata davanti all’ex Avella, mentre i dubbi più grossi riguardano le corsie: Pierno va bene sia per destra che per sinistra, seconda opzione in vantaggio col ballottaggio che si apre sulla destra. Cisco è stato il protagonista della prima uscita a Torre del Greco, ma a solleticare Calabro che Carella. In teoria una mezzala, in pratica un calciatore che potrebbe diventare arma tattica: intensità e tanta gamba, magari da accoppiare a un Versienti che nell’uscita contro il Crotone è stata una delle armi migliori per Auteri.

CAMBI – Dalla gara contro i calabresi a uscirne male è stata, soprattutto, la difesa. Tutti under, forse non totalmente armonici per una difesa a tre che non ammette sbavature. Camilleri deve trovare condizione, mentre Ferrini pare pronto a una maglia da titolare. Angileri il candidato a lasciare spazio, con Trasciani trasferito a destra e l’ex Renate a guidare in mezzo. Altro cambio sulla linea mediana, con Fazzi che scalpita – dopo il fastidio alla caviglia delle ultime settimane – e punta la maglia del deludente Konate. In regia ci sarà Marino con Fofana impegnato nella doppia fase, in panca il vivace Fiorani. In avanti l’ultima modifica, quasi obbligata per rispettare la volontà di minutaggio: Catania e Balde hanno deluso, ma il secondo dovrebbe mantenere il posto visto un Curiale ancora lontano da una condizione da titolare. Out Catania, quindi, con Piazza che parte in leggero vantaggio su Napoletano. Piccole modifiche che assomigliano a piccoli passi per intraprendere la strada giusta, quella che darà ad Auteri la forma migliore del suo Messina. Il resto lo dirà il campo, anche quello durissimo di Francavilla. Il verdetto dovrà servire, nuovamente, da lezione. Nel bene o nel male.

VIRTUS FRANCAVILLA (3-4-2-1) Avella; Idda, Miceli, Caporale; Carella, Tchetchoua, Giorno, Pierno; Maiorino, Murilo; Patierno. All. Calabro

MESSINA (3-4-3) Daga; Trasciani, Ferrini, Filì; Fazzi, Fofana, Marino, Versienti; Grillo, Balde, Piazza. All. Auteri

*foto copertina: Acr Messina – Facebook ufficiale

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