Reagire. Cerignola, Gelbison e Fidelis Andria sono le carnefici di un Messina incapace di lottare e finito all’ultimo posto senza possibilità di appello. Contro il Latina deve essere il giorno del riscatto: nel risultato e, soprattutto, nell’impegno da mostrare a un ambiente saturo e deciso a contestare.
ESSERE SQUADRA – La botta del Degli Ulivi è ben vivida nelle parole con cui Auteri presenta la sfida contro la squadra di Di Donato. Nessuna scusante, solo il sobbarcarsi delle responsabilità nella consapevolezza di aver fatto pochissimo. Non ci sono sconti e non ci sono neanche per sé stesso. Tutti dentro e tutti in difetto, così la presentazione del match diventa una lunga chiacchierata in cui affrontare svariati punti. Il tema centrale è quello dell’approccio mentale dei suoi ragazzi che, al netto di alcune smussature, fa rima con quanto impegno è stato davvero messo in campo. Anche durante la settimana, quella che continua a dare risposte monche se il tecnico è costretto ad affidarsi quasi sempre agli stessi interpreti. Si torna su “l’essere uomini” che altro non è che il bisogno di prendere di petto i problemi e non cercare sempre la buona scusa. Sarebbe inutile, perché in riva allo Stretto non è più tempo per carezze e comprensione. Gli errori di Auteri, le scelte paradossali di Pitino e la direzione voluta da Sciotto sono ingredienti già presenti nelle critiche. Il tempo per bacchettare – ruolo per ruolo – i calciatori è in arrivo, per rallentare l’intensità delle parole occorrerà vedere un Messina vero. E, comunque, non basterà. Sì, perché quello di Cerignola e Andria non è squadra da campionato professionistico, come l’arrendevole reazione con cui si è risposto alla rete di Fornito nella gara con la Gelbison. La professionalità non è messa in discussione da critica e tifo, ma dal campo. Il campo dice la verità ed emette sentenze che non sono discutibili. Mille scusanti da mettere sul piatto, ma se le prestazioni sono quelle mostrate non c’è alibi che regga. Ambiente arrivato al limite – come è lecito che sia – e pronto a disertare e contestare. Nessuno si stupisca e nessuno critichi gli atteggiamenti (che non saranno mai violenti o esasperati), perché la possibilità di protestare resta fondante diritto per ogni tifoseria.
PORTA GIREVOLE – Di fronte ci sarà un Latina reduce da quattro vittorie nelle ultime cinque uscite, con l’unico pari imposto dalla Virtus Francavilla. Non male, visto che in casa della squadra di Calabro sono in tante a essere cadute. Due sconfitte in stagione che portano i nomi di Pescara e Catanzaro, quando l’avversario torna sul livello medio del Girone C il Latina diventa cinico e affamato. Per informazioni chiedere a Foggia, Taranto e Picerno: tre vittime nonostante prestazioni non entusiasmanti della squadra di Di Donato. Ecco, il tecnico dei laziali è uno dei fattori da sottolineare: bravo a costruire – in due anni – una rosa che sa mescolare quantità, qualità, giovani ed esperti che sanno pesare. Per il Messina, quindi, sarà una di quelle sfide da affrontare col massimo rispetto per un avversario – allo stato attuale – molto più avanti nella progettualità. Il calcio, però, resta uno sport a basso punteggio e per questo variabile per episodi. Che spartito seguire, quindi, è ben chiaro: approccio, lotta dura nei duelli individuali e reazione a ogni difficoltà. In caso contrario sarà difficile indirizzare la partita dalla propria parte. Auteri riparte da Lewandowski tra i pali, con Daga che viene bocciato dopo una serie di errori in fotocopia. Lavorare dovrà essere il verbo al centro delle sue settimane. Il resto della formazione è il solito rebus: la difesa a quattro pare favorita, così come il centrocampo per un 4-4-2 meno complicato e abbottonato il giusto. Trasciani a destra con Angileri e Camilleri in mezzo più Fazzi a completare il pacchetto. Opzione viva anche l’inversione tra Angileri e Trasciani. In mediana ci sono Marino e Fiorani a cui aggiungere Versienti e Catania sui lati. In avanti ancora Balde e Curiale favorito, con Iannone prima opzione per scoppiare un duo criticatissimo da tutti.
MESSINA (4-4-2) Lewandowski; Trasciani, Angileri, Camilleri, Fazzi; Versienti, Fiorani, Marino, Catania; Curiale, Balde. All. Auteri
LATINA (3-5-2) Cardinali; De Santis, Esposito, Giorgini; Sannipoli, Di Livio, Amadio, Tessiore, Carissoni; Carletti, Fabrizi. All. Di Donato
*foto copertina: Acr Messina – sito ufficiale