Pescara-Messina, chi non tenta nuoce a sé stesso

Pubblicato il 13 Novembre 2022 in Primo Piano

Ogni partita è un’opportunità. Evidente la differenza di valori tra Pescara e Messina, ma la squadra di Auteri si trova nella non troppo comoda posizione di dover tentare di conquistare punti in qualsiasi occasione possibile. La sfida in altissima salita dell’Adriatico non può e non deve far eccezione.

VOGLIA DI PUNTI – La vittoria sul Monterosi ha fatto seguito a quella contro il Latina, per un Messina che torna a respirare e inizia a costruire il suo tesoretto di punti casalingo. Lontano dal San Filippo, invece, la casella dei risultati recita un imbarazzante zero. Trasferte di ogni tipo: dalla proibitiva di Catanzaro a quelle con avversari feriti come Francavilla e Monopoli, ma anche scontri diretti vitali a Cerignola e Andria. Nessun punto conquistato. In alcune circostanze l’aggravante è stata quella di un cattivo atteggiamento generale, quasi rinunciatario. La crescita c’è, comunque, stata e l’ultima uscita – quella del Veneziani di Monopoli – ha mostrato una squadra quantomeno vivace. Pescara non è il campo più facile del campionato, anzi è tra i più difficili. Abruzzesi ultimi candidati a dar fastidio al Catanzaro, ma nonostante una rosa di altissimo profilo resta netta la differenza con la squadra di Vivarini. Nessuna resa per Colombo, così questo Pescara rappresenta la classica “partita impossibile” per i giallorossi. Sulla carta, sia chiaro. Perché il calcio va giocato, le partite prima si giocano e poi si sentenziano. Le vittorie citate con Monterosi e Latina sono state aria fresca da respirare a pieni polmoni per i ragazzi di Auteri, il difficile sarà trasformare questa nuova energia in prestazione e punti. La settimana ha regalato al tecnico – che non ha tenuto la classica conferenza pre partita – un lavoro con la rosa al completo. A cui potrebbe aggiungersi presto Luca Antei che pare aver convinto staff medico e atletico. Sarebbe innesto importante per esperienza e qualità. Se ne saprà di più – in modo definitivo – dopo l’uscita all’Adriatico. Mercato che resta in fermento: prima punta al centro dell’attenzione, ma il tema non è di quelli facili da svolgere. A Pescara si viaggia senza assenti – al netto di Piazza – e con una testa che deve mostrare quanto sia stata rigenerata dall’ultima vittoria.

DUBBI TECNICI – La gara contro il Monterosi ha mostrato una mossa tattica di buon interesse: Fiorani schierato da esterno destro, ma pronto a scalare nei tre di centrocampo per trasformare il 3-4-3 in un 4-3-3. Era un’esigenza dovuta alle qualità dei laziali sulla corsia mancina, ma potrebbe diventare arma nella faretra del tecnico anche in altre circostanze. Fiorani sempre più uomo duttile per Auteri, perché le sue capacità di corsa e qualità lo aiutano a essere credibile in più di un ruolo. Che potrebbe pure essere quello di esterno, ma nel tridente offensivo. Esperimento forse rinviabile, così a Pescara si potrebbe ripartire da una buona base di quanto visto col Monterosi. Davanti a Lewandowski – nella speranza che la notorietà involontaria dovuta alla rete siglata non pesi troppo – ci sono Camilleri e Filì in vantaggio su tutti con Angileri favorito per la terza maglia. A destra confermato Fiorani, opposto Fazzi e in mezzo al campo Fofana dovrebbe far coppia con Mallamo, ancora preferito a Marino. In avanti dovrebbe tornare Balde al posto di un deludente Curiale, con lui Catania e uno tra Grillo e Iannone, favorito il primo. Nel Pescara a regnare sono i dubbi: mister Colombo ha parlato di un evidente calo di intensità nelle prestazioni di alcuni protagonisti, per questo potrebbe decidere per una mini rivoluzione buona per scuotere un po’ la sua rosa. Primo ballottaggio sulla corsia mancina di difesa dove Crescenzi dovrebbe essere preferito a Milani, poi in mezzo con Kraja e Aloi che potrebbero strappare la titolarità a Mora e Palmiero. In avanti scalpita Vergani, probabile giro in panchina per Lescano. Questioni aperte oppure semplice pre tattica, ma la rosa a disposizione di Colombo garantisce una formazione di alto profilo indipendentemente dalle scelte.

PESCARA (4-3-3) Plizzari; Cancellotti, Brosco, Boben, Crescenzi; Gyabuua, Kraja, Aloi; Cuppone, Vergani, Kolaj. All. Colombo

MESSINA (3-4-3) Lewandowski; Angileri, Camilleri, Filì; Fiorani, Fofana, Mallamo, Fazzi; Grillo, Balde, Catania. All. Auteri

*foto copertina: Acr Messina – sito ufficiale | ph. Francesco Saya

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