Messina, l’en plein dell’umiliazione: la Juve Stabia cala il tris

Pubblicato il 11 Dicembre 2022 in Primo Piano

Nove su nove. Era difficile conquistare un record tanto amaro, ma il Messina ce l’ha fatta e sul campo della Juve Stabia trova la nona sconfitta in altrettante trasferte. Prestazione inesistente e avversari che diventano protagonisti di un assolo a cui i calciatori giallorossi possono solo assistere.

SPETTATORI – Giornata di novità in casa giallorossa con Auteri che sceglie un sistema tattico nuovo di zecca: Napoletano viene scelto come trequartista alle spalle delle due punte in un 3-4-1-2 mai visto in stagione. Difesa con Ferrini guida con Trasciani e Angileri ai lati. In mediana Mallamo fa coppia con Fofana, sulle corsie ci sono Fiorani e Versienti. Esordio per Ngombo in avanti, con lui c’è Balde. Nella Juve Stabia conferme per il pacchetto difensivo, in mezzo al campo Ricci vince il ballottaggio con Gerbo. Attacco con Zigoni supportato da Silipo e Pandolfi. Atteggiamento più propositivo del solito quello dei giallorossi che ci provano subito con Fiorani – bravo a rientrare e calciare col sinistro -, attento Barosi nell’occasione. Fuoco di paglia. Dall’altra parte c’è una Juve Stabia che sceglie un ritmo lento, quasi compassato, ma che basta per prendere pian piano campo. Primo tiro e subito rete per i campani: tutto facilissimo per la squadra di Colucci, col Messina che dorme sul corner di Silipo e diventa spettatore del tuffo di un Maggioni privo di marcatura. Caccia ai colpevoli – Angileri nell’occasione – che pare inutile dato che tutta la squadra gioca alle belle statuine mentre il terzino destro di Colucci gira in rete la palla del vantaggio. Film già visto a Monopoli quando De Risio saltò indisturbato con Konate meravigliato a osservare. Rete che spegne le velleità – più abbozzate che altro – del Messina e convince la Juve Stabia di poter chiudere in fretta i conti. Mignanelli imbuca per Pandolfi, il numero 7 ci prova in scivolata con Angileri e Lewandowski che fanno gli straordinari e mettono in angolo. Spinge ancora la squadra di Colucci, sempre favorita dalle facili dormite giallorosse: Versienti si fa strappare palla da Silipo che può crossare, ci pensa Ferrini a deviare la botta sicura di Zigoni. Reazione del Messina tutta nel destro rimpallato di Mallamo che, però, diventa genesi del raddoppio campano: palla rinviata con Trasciani che sceglie un colpo di testa corto che serve Zigoni che può lanciare Pandolfi in campo aperto. Pallone basso per l’accorrente Silipo che deve solo insaccare. Gioca sul velluto la Juve Stabia contro il nulla cosmico del Messina. Tris che arriva presto con Berardocco che alza per Ricci scavalcando l’immobile linea difensiva giallorossa, il numero 11 supera Lewandowski e mette in rete. Lancette che scorrono senza pietà, primo tempo che si chiude senza recupero. Imbarazzante – ancora una volta – la prestazione di un Messina rimasto spettatore dei voleri avversari. Schierato malissimo, distratto e disinteressato, con l’aggravante della totale assenza di carattere e personalità.

IN ATTESA DELLA FINE – Uno cambio per parte a inizio ripresa: Colucci tira fuori Scaccabarozzi per Carbone, nel Messina c’è Marino al posto di Napoletano. Giallorossi che provano a reagire e farsi vedere dalle parti di Barosi, anche se la prima chance capita sul sinistro, impreciso, di Pandolfi. Azione d’angolo e Messina che sfiora la rete: Trasciani stacca e trova la traversa sulla respinta arriva un tocco debole di Ferrini con Barosi che la inchioda sulla riga di porta. Si ferma Angileri per quello che sembra un infortunio non banale, così Auteri – alla panchina numero 600 in carriera – ne approfitta per un triplice cambio: oltre al difensore fuori anche Ferrini e Mallamo, dentro Konate, Berto e Catania per un Messina che passa al 4-3-3. Attacca, però, solo la Juve Stabia che insiste nel suo assolo. Squadra di Colucci che in stagione aveva segnato 3 reti solo nel match inaugurale contro la Gelbison. La squadra di Auteri si muove senza logica e costrutto, continuando in una prova di imperdonabile pochezza. Ripresa che non è altro che una lunga agonia che i tifosi messinesi presenti al Menti decidono di non subire, lasciando lo stadio al quarto d’ora. Juve Stabia che trova anche lo spettacolo quando Silipo scappa via alla marcatura con una bella giocata di tacco, apre per Mignanelli che crossa in mezzo dove Zigoni calcia al volo trovando un reattivo Lewandowski. Tempo che passa senza sussulti, solo qualche lampo degli stabiesi e nulla più. Il racconto finisce per lasciare spazio a un minimo di analisi, anch’essa povera di novità rispetto alle settimane precedenti. Messina troppo inferiore alle avversarie per poter competere in questa Serie C, la retrocessione pare l’unico destino possibile. Ultimo posto con una distanza di 2 punti da una Viterbese su cui puntare il mirino per evitare la D diretta e sbarcare nei playout. Ecco, l’idea degli spareggi deve iniziare a diventare l’obiettivo principale. Per una salvezza diretta, infatti, servirebbero una trentina di punti nelle 20 partite restanti. Per farlo non basterebbe la rivoluzione annunciata, servirebbe un miracolo. Dopo l’inspiegabile silenzio del post sconfitta col Picerno si attendono, adesso, le decisioni della proprietà sul destino di Auteri. Esonero che resta sul piatto, ma – come detto in altre circostanze – a pagare non dovrebbe essere il solo tecnico. Il licenziamento del ds Pitino deve – senza condizionale – diventare opzione presente sul tavolo del presidente Sciotto. Sempre valida – anche se meno probabile – la possibilità di un passo indietro dei diretti interessati.

JUVE STABIA 3

MESSINA 0

MARCATORI Maggioni all’11’, Silipo al 32′, Ricci al 37′ p.t.

JUVE STABIA (4-3-3) Barosi; Maggioni (dal 43′ s.t. Picardi), Altobelli, Caldore, Mignanelli (dal 39′ s.t. Dell’Orfanello); Scaccabarozzi (dal 1′ s.t. Carbone), Berardocco, Ricci (dal 33′ s.t. Gerbo); Silipo, Zigoni, Pandolfi (dal 33′ s.t. D’Agostino). (Russo, Maselli, Bentivegna, Guarracino, Della Pietra, Vimercati, Peluso, Santos). All. Colucci

MESSINA (3-4-1-2) Lewandowski; Trasciani, Ferrini (dal 15′ s.t. Berto), Angileri (dal 15′ s.t. Konate); Fiorani, Mallamo (dal 15′ s.t. Catania), Fofana, Versienti; Napoletano (dal 1′ s.t. Marino); Balde, Ngombo. (Daga, Grillo, Zuppel, Curiale, Iannone). All. Auteri

ARBITRO Restaldo di Ivrea

NOTE Spettatori 2500 circa. Ammoniti Angileri, Ferrini. Corner 6-3. Recupero 0′ e 3′.

*foto copertina: Acr Messina – sito ufficiale | ph. Francesco Saya

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