Messina-Virtus Francavilla, la rivoluzione sentimentale

Pubblicato il 8 Gennaio 2023 in Primo Piano

Primo passo. Il Messina torna al successo e riprende il suo cammino salvezza con alla guida “mister serenità” Ezio Raciti. Francavilla steso, ma nessuna falsa speranza all’orizzonte. Servirà un mercato chirurgico e veloce. Acquisti? Due in dirittura d’arrivo, poi trattative fino a esaurimento delle necessità.

LA MANO DEL TECNICO – Impossibile mettere in secondo piano il successo strappato contro la squadra di Calabro. Gennaio fa rima con calciomercato, ma tutto diventerà inutile senza il supporto dei risultati. Raciti torna a Messina per una scelta di cuore – come da lui stesso dichiarato -, riforma la coppia con Cinelli e regala la prima iniezione di serenità. Pacato, tranquillo, sempre pronto a lavorare sull’aspetto mentale della squadra. Binomio ideale con il vice, per questa “strana coppia” capace di stimolare e creare tatticismi funzionali. Un lavoro che si conosce già. La partita contro il Francavilla è sembrata in totale continuità con quanto visto lo scorso anno, nonostante la rosa sia diversa. Non del tutto, perché in rete vanno calciatori che a Raciti devono prestazioni e abbracci reali. Quello di Balde in sala stampa non è formale, ma mostra la sincera vicinanza tra tecnico e calciatori. Servirà, perché l’aspetto emotivo non va mai cancellato. Raciti riparte da un 4-4-2 con una fascia destra tutta adattata con Trasciani che torna terzino e Fiorani che lavora da ala. Davanti Curiale e Balde si alternano nella ricerca di profondità e marcatura del regista avversario. Giallorossi volutamente corti e pronti a ripartire, il pallino viene lasciato a un Francavilla che pecca di prevedibilità e che fa passare il proprio gioco dal solito Maiorino e da un Murilo sfiancato dal doppio lavoro tra centrocampo e trequarti. Due squadre che pungono poco, quasi nulla e conta pochissimo la percezione di pericolosità. Catania risente di dover attaccare il campo da una posizione più bassa, ma quando si intestardisce in giocate personali diventa irritante. Meglio quando scarica velocemente palla. Servizio per Curiale che appoggia a Balde e il suo destro diventa una liberazione. Lo spagnolo ha giocato malissimo per tutta la stagione, l’assenza di reti era solo uno dei difetti delle sue prestazioni. Pagava anche un abito tattico fuori misura: piazzarlo come punta centrale cancellava ogni possibilità di vedere la porta, dato che nel giocare spalle alla porta diventava prevedibile e innocuo. Lo scorso anno Raciti sottolineò spesso come anche quello da esterno non fosse il suo ruolo. L’ex Foggia è più una seconda punta, di quelle da zona centrale e frontale. Ecco, la rete arriva proprio così. Nessuna sorpresa, allora, che al passaggio al 4-3-3 il primo a uscire sia proprio lui. Niente illusioni, perché una buona ora di gioco non cancella quanto male fatto fin qui. Balde, però, diventa dimostrazione di quanto la guida tecnica possa incidere sulle prestazioni dei singoli. Raciti (voto 7) mischia la sua squadra sempre per letture e mai per pregiudizi: quando il Francavilla pressa e trova il pari occorre un centrocampista in più. Lui sceglie Konate che risponde come già visto nella passata stagione, in un refrain nostalgico in cui tutto funzionava. Altro esempio di calciatore – che non sarà mai un fenomeno – da impiegare nel proprio ruolo. Minelli regala una grande chance al Messina col suo doppio giallo che profuma di ingenuità. La Virtus continua a crederci per una manciata di minuti, quelli che servono al Messina per ripartire dal doppio centravanti con l’inserimento di Zuppel. Il ragazzo entra nell’azione del gol dove mostra lucidità, ma la sua prestazione piace per la voglia di lottare.

MERCATO RAPIDO E DI SOSTANZA – Ecco, lottare è verbo che torna attivo per un Messina diventato apatico e molle. Con Picerno e Taranto rassegnazione che diventò un consegnarsi ai voleri dell’avversario. Pitino andava cacciato dopo Andria, Auteri poteva ambire a una pazienza maggiore, ma col Potenza si è rotto l’ultimo legame. Quel post partita fu emblematico: mano pesante sugli errori, lettura della partita non aderente a quanto accaduto. Le sconfitte in serie arrivate dopo quel pari sono figlie dell’insopportabile immobilismo della proprietà. Velocità di pensiero e azione diventano necessari per questo Messina. Il campo ha regalato una squadra quantomeno viva, ha risvegliato alcuni protagonisti dormienti e dato conferme. Fofana è tornato quello visto nel girone di ritorno scorso, non un caso visto quanto richiesto da un Raciti capace di sfruttarne al meglio le caratteristiche. Trasciani a destra si adatta, pecca in tecnica ma è una soluzione che lo staff tecnico conosce bene. Di necessità virtù perché cambiare 18 calciatori non sarà possibile. Salvare il salvabile, esaltare il buono e tagliare via chi non può dare una mano. Camilleri è già dalle parti di Imola, mentre Daga è finito in tribuna facendo comprendere quale sia la gerarchia per lo staff tecnico. Vedremo se il mercato sarà d’accordo, perché il classe 2000 vanta un biennale al contrario di un Lewandowski in scadenza. Curiale è stato rispolverato senza rispondere in maniera positiva, in attacco arriverà un titolare. Reparto difensivo da trattare con cura: contro il Francavilla coppia centrale formata da un 2002 e un 2003, nel frattempo l’infortunio di Angileri è di quelli che non lo faranno rientrare domani. Un po’ come Fazzi che si porta dietro un vasto ematoma da stiramento sul flessore sinistro. Senza l’arrivo di almeno due centrali non potrà uscire Ferrini, che gioca poco e che il Renate vorrebbe girare ai club interessati del Girone A. Questione terzino sinistro sempre prioritaria. Centrocampo meno scarno e, comunque, vicino a essere rimpinguato dall’arrivo tutto personalità e potenza di Kragl: il tedesco che è, ormai, più un universale che un esterno. Potrebbe dare un grande aiuto vista la sua duttilità. Chiaro, però, che le indicazioni tattiche favoriscano la ricerca di almeno un calciatore per l’esterno destro. Oltre a Kragl, poi, l’altro calciatore in dirittura d’arrivo è Leonardo Perez: centravanti di una Virtus Francavilla chiara nel fargli capire che non può più permettersi la sua presenza, la concorrenza della Fidelis Andria è alta ma il Messina è passato in vantaggio. Altri nomi sono meno concreti, più figli della forte voglia di tanti club di sfoltire per poter poi operare. Mercato difficile perché la categoria è di quelle vasta e su un singolo giocatore possono essere interessate decine di squadre. Logiudice lavora senza sosta ed i suoi legami con colleghi e procuratori sembrano poter fruttare. Raciti ha più volte sottolineato la disponibilità totale di Sciotto a investire il necessario per lottare e trovare la salvezza. Credibile. Non solo, ha anche ribadito come ad arrivare dovranno essere calciatori che sappiano come comportarsi in situazioni difficili. Fumagalli docet. Operazioni aperte da chiudere in fretta, perché domenica si scende in campo contro una Viterbese direttissima concorrente. Una di quelle partite che può cambiare – totalmente – l’inerzia di una stagione. A proposito, un paio di calciatori dei laziali sono in alto nella lista di Logiudice. Difficilissimi vista titolarità e rivalità diretta per la salvezza. Riggio è stato fedelissimo di Logiudice a Catanzaro e Andria, mentre Volpicelli piace per estro e consistenza.

Fumagalli 6: un paio di buone letture su alcuni insidiosi cross laterali, una bella respinta su un destro di Murilo e nulla da fare sulla rete di Patierno. La cosa migliore della sua partita è la dose di personalità immessa nel gruppo.

Trasciani 6: tanti errori in fase di possesso, troppo preoccupato quando deve tentare la giocata offensiva. In fase difensiva lotta come sempre e contiene al meglio le avanzate di Pierno.

Berto 6,5: giornata con cliente difficilissimo come Patierno, lui tiene botta nei duelli e gioca una discreta partita in fase di impostazione. Bravo nei raddoppi e nelle chiusure.

Filì 5,5: partita stranissima la sua. Sbaglia davvero troppi palloni – in un’occasione è salvato da un fischio arbitrale – e ne sparacchia un’infinità in tribuna, quello che non gli manca mai è il senso della posizione e la capacità di usare il fisico nei contrasti.

Versienti 6: pecca grave quando non arriva a chiudere la diagonale sulla rete di Patierno, ma quello è un errore di squadra. Primo tempo di spinta e personalità, nel secondo c’è qualche svarione di troppo.

Fiorani 6: altro giro, altro ruolo. Si adatta da esterno puro di centrocampo e lo fa con la solita caparbietà. Bravo a dare una mano in copertura, spinge poco ma non spreca palloni. (dal 14′ s.t. Grillo 5,5: finte, tocchi di esterno e poi il solito cross basso e molle. Ha tecnica, deve metterla a reale servizio della squadra)

Fofana 7: torna Raciti e torna il calciatore visto lo scorso anno. Recupera tantissimi palloni, ne ripulisce altrettanti e va in apnea solo per un giallo arrivato troppo presto. Non esce mai dalla partita e che sia lui a firmare la rete della vittoria è molto più che simbolico.

Mallamo 6,5: qualità e quantità. Tanti duelli vinti, molti palloni recuperati e smistati senza strafare. Sempre ordinato, mai banale. (dal 20′ s.t. Zuppel 6,5: ottimo impatto sulla partita per impegno e voglia di lottare. Lucido quando apparecchia per Fofana il pallone del successo)

Catania 5,5: troppi fronzoli e poca sostanza. Si incaponisce in dribbling prolungati che portano a poco, diventa subito fumoso e mai concreto. (dal 39′ s.t. Marino s.v.)

Balde 6,5: finalmente la rete. Mesi di tiri senza convinzione per trovare la gioia con un destro dal limite potente e preciso. Che possa servire da stimolo. Per il resto la sua prestazione è altalenante, manca un po’ di cattiveria in alcuni duelli anche se la differenza fisica coi difensori avversari era evidente. (dal 14′ s.t. Konate 6,5: che ingresso per l’ex Perugia. Torna in mediana e mostra la parte migliore di sé. Palloni recuperati, nessuno spreco e grande calma in ogni giocata)

Curiale 5,5: grande impegno, ma la prestazione generale non convince. Preciso nell’appoggio per Balde, ma la sua partita è infarcita di contrasti persi e palloni attaccati con un pizzico di ritardo. (dal 40′ s.t. Napoletano s.v.)

VIRTUS FRANCAVILLA Avella 5,5; Solcia 6, Minelli 4, Caporale 6,5; Cisco 5,5, Macca 5 (dal 1′ s.t. Di Marco 6), Risolo 5,5 (dal 1′ s.t. Tchetchoua 6), Pierno 5,5 (dal 39′ s.t. Ejesi s.v.); Murilo 6,5 (dal 19′ s.t. Idda 6), Maiorino 6,5 (dal 21′ s.t. Cardoselli 6); Patierno 6,5. All. Calabro 6

*foto copertina: Acr Messina – sito ufficiale | ph. Francesco Saya

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