Messina, il ruggito di Balde: Avellino steso e tris servito
Pubblicato il 22 Gennaio 2023 in Primo Piano
La cura Raciti. Clamoroso impatto del tecnico etneo sul Messina che contro l’Avellino trova la terza vittoria consecutiva. Giallorossi trascinati da un Balde capace di firmare una doppietta, ma è la prestazione generale a brillare con l’intera rosa che mostra qualità e grandissima voglia di lottare.
ANCORA BALDE – Un solo cambio per Ezio Raciti rispetto al successo sul campo della Viterbese: fuori Versienti e spazio per Ferrini con Trasciani che viene dirottato sulla corsia sinistra. Per il resto tutto confermato con Berto a destra e Ferrara in mezzo, a centrocampo Mallamo e Fofana fanno coppia con Kragl e Catania larghi. Balde continua a ballare tra le linee, Perez punta centrale. Nell’Avellino pesano le assenze, ma incide il mercato con D’Angelo che si prende una maglia da titolare a centrocampo, in attacco Kanoute vince il ballottaggio con Trotta e completa il tridente con Gambale e l’ex Russo. Sono gli irpini a prendersi il pallino del gioco e spingere. Prima occasione che arriva quando Rizzo sfonda a destra e crossa in mezzo, dove D’Angelo si coordina per una sforbiciata spettacolare che viene disinnescata da un reattivo Fumagalli. Fascia destra dell’Avellino sempre protagonista: mossa tattica interessante di Rastelli che imposta a tre e fa scalare in avanti Rizzo stringendo la posizione di Kanoute. Sviluppo in corsia con palla a cercare proprio il numero 7 che può mettere in mezzo con la difesa che salva a fatica. Da destra a sinistra per far male al Messina: Rizzo rientra e crossa dalla trequarti, altro taglio di D’Angelo e colpo di testa con altra super risposta Fumagalli. Non riesce a ripartire il Messina che pecca di imprecisione quando recupera palla e con Catania che si intestardisce in azioni personali senza un finale felice. La ragione prende il sopravvento sull’istinto, così il Messina è bravo nell’abbassare il ritmo per entrare in partita. Pressing spietato e funzionale, tanto che Balde e Fofana mandando nel pallone Zanandrea e Perez può ricevere largo a destra per poi premiare l’affondo di Balde. Il numero 10 calcia con forza trovando la deviazione decisiva di Casarini, pallone che scavalca Marcone e si insacca. Vantaggio giallorosso che scuote l’Avellino e ci vuole un vero miracolo di Fumagalli: lancio lungo per la sponda di Gambale, inserimento di Russo che calcia a botta sicura, ma trova un super riflesso del portiere giallorossi. Protesta il Messina quando l’assistente sbandiera un fuorigioco che pare non esserci di Kragl: grande occasione visto che il tedesco si era liberato di Zanandrea e aveva insaccato. Calo evidente dell’Avellino che, alla fine, riassume la sua reazione tutta nell’occasione fallita da Russo. Squadra di Raciti vivacizzata dall’entusiasmo e intelligente nello spingere la sfida verso il proprio piano partita. Finale di tempo con l’Avellino che spinge e in mischia ci prova con Russo di testa, deviazione di Berto e pallone sulla traversa. Azione che prosegue e si chiude con un destro di Kanoute bloccato da Fumagalli.
SEMPRE BALDE – Nessun cambio per Raciti, ma mossa tattica con Trasciani che viene spostato a destra e Berto sulla corsia opposta per tamponare l’asse Rizzo-Kanoute. Sempre il Messina a dettare il ritmo della sfida, Avellino che non riesce più a innescare i suoi esterni e giallorossi che pungono in contropiede con Kragl, bravo Marcone a chiudere. Combina poco la squadra di Rastelli, così il Messina prende campo e fiducia: raddoppio servito. Corner dalla sinistra – conquistato caparbiamente da Catania – cross sporcato da Berto e respinta della difesa che finisce sul destro di un implacabile Balde che calcia e raddoppia. Doppio cambio per Rastelli con Mazzocco in mediana e Tounkara in avanti, fuori Maisto e D’Angelo. Modifiche anche per Raciti: out Fofana e Perez, dentro Konate e Marino con passaggio al centrocampo a tre. Meno gioco e cambi protagonisti con Rastelli che tira fuori Kanoute e Gambale per Di Gaudio e Trotta, mostrando tutto il grande potenziale offensivo a disposizione. Maturità diversa per un Messina che si mostra non più impaurito – a differenza di qualche settimana fa – e si difende con ordine. Finisce la partita – ottima per entrambi – di Catania e Kragl, dentro Fiorani e Iannone. Succede poco, perché l’Avellino non costruisce più nulla e il Messina gestisce senza rinunciare a ripartire. Squillo irpino quando Di Gaudio ci prova da fuori, ma Fumagalli c’è ancora. Standing ovation per Balde quando Raciti lo richiama per chiudere a Zuppel gli ultimi minuti di lotta. Forcing finale degli ospiti, il Messina si serra e lotta su ogni pallone portando a casa un successo pesantissimo. Terza vittoria consecutiva per Ezio Raciti.
MESSINA 2
AVELLINO 0
MARCATORE Balde al 26′ p.t.; Balde al 13′ s.t.
MESSINA (4-4-1-1) Fumagalli; Berto, Ferrara, Ferrini, Trasciani; Kragl (dal 34′ s.t. Iannone), Fofana (dal 21′ s.t. Marino), Mallamo, Catania (dal 34′ s.t. Fiorani); Balde (dal 40′ s.t. Zuppel); Perez (dal 21′ s.t. Konate). (Daga, Lewandowski, Grillo, Curiale, Fazzi, Versienti, D’Amore). All. Raciti
AVELLINO (4-3-3) Marcone; Rizzo (dal 28′ s.t. Ricciardi), Moretti, Auriletto, Zanandrea; Maisto (dal 15′ s.t. Mazzocco), Casarini, D’Angelo (dal 15′ s.t. Tounkara); Kanoute (dal 24′ s.t. Di Gaudio), Gambale (dal 25′ s.t. Trotta), Russo. (Pizzella, Antignani, Garetto, Benedetti, Martino, Musto). All. Rastelli
ARBITRO Panettella di Bari
NOTE Paganti 480, abbonati 995, incasso € 4122. Ammoniti Fumagalli, Fazzi, Zanandrea, Ferrara, Trasciani, Casarini, Zuppel. Corner 2-10. Recupero 1′ e 4′.