Messina, ora sei in guai seri: il Foggia passa con Frigerio

Pubblicato il 2 Aprile 2023 in Primo Piano

Fofana sbaglia, il Foggia no. Caduta che fa malissimo quella di un Messina confuso in attacco e leggero in difesa. La squadra di Raciti spreca un’occasione clamorosa prima di essere punita da Frigerio. Reazione arruffata e nessun reale pericolo creato. La salita è sempre più ripida.

CHI SBAGLIA PAGA – Tocca a Paolo Grillo sostituire l’infortunato Kragl. L’ex Vibonese è la vera sorpresa nell’undici iniziale scelto da Raciti che, per il resto, conferma le anticipazioni della vigilia scegliendo Berto e Celesia sulle corsie laterali con Baldé sempre in coppia con Ferrara. In mezzo al campo ci sono Fofana e Mallamo, più avanti Balde con Ragusa a sinistra e Perez che torna al centro dell’attacco dopo l’assenza di Torre del Greco. Sciolti gli ultimi dubbi anche nel Foggia dove Delio Rossi non modifica l’assetto tattico delle precedenti gestioni: in difesa Rizzo viene preferito a Rutjens, nessuna sorpresa in mediana mentre in attacco Iacoponi viene preferito a Peralta per far supportare Ogunseye. Assetti tattici ben definiti e che prendono forma in una prima mezz’ora di buio assoluto. Tanto agonismo e poco altro, ma a un Foggia che prova ad avvolgere sfruttando il preciso piede sinistro di Costa risponde un Messina che tenta di rubare palla per poi innescare Ragusa in velocità. Perez inizia quello che sarà un lungo duello con Kontek e il copione trova la sua stesura definitiva in un match nel quale la squadra di Delio Rossi alza intensità e pressione offensiva. Prima chance di marca rossonera con Frigerio che dalla destra serve l’accorrente Schenetti che calcia di prima e trova la risposta di Fumagalli. Sulla respinta ci prova Iacoponi, ma ancora il portiere giallorosso a respingere. Cambio di fronte ed è clamoroso quello che spreca Fofana: discesa di Balde a sinistra, fondo trovato e pallone radente a cercare una deviazione. Sfera che attraversa l’area piccola e chiede solo di essere spinta in rete, ma Fofana spara fortissimo col piattone e butta tutto in un deserta Curva Nord. Gol divorato… e sul ribaltamento il Foggia passa: rimessa laterale di Costa verso Ogunseye che si abbassa sulla linea di centrocampo e brucia il tentativo di intervento di Baldé. Il portoghese decide di rompere la linea ma il suo ritardo è colossale. La sponda di Ogunseye serve Iacoponi che può affondare fino al limite dell’area, dove Ferrara prova ad accorciare in un tentativo ormai disperato. Imbucata per il taglio di Frigerio che – approfittando delle mancate diagonali di Berto e, soprattutto, Celesia – può controllare e prendere la mira per superare un Fumagalli incolpevole con un preciso piatto destro in diagonale. Bruttissima la fase difensiva del Messina nella circostanza, con errori in serie che sommati danno il vantaggio foggiano. Pugliesi che si abbassano e giallorossi che tentato una reazione che trova la prima edizione nel destro a giro di Perez che Thiam allunga in corner. Messina troppo molle e sempre in ritardo, anche tramortito dalla fortissima intensità imposta da un Foggia capace di cambiare passo dopo una ventina di minuti passati a studiare e prendere le misure.

NULLA ASSOLUTO – Ripresa che si apre col doppio cambio voluto da Raciti che anticipa la doccia di Celesia e Fofana, al loro posto ci sono Versienti e Fiorani. A non modificarsi è l’atteggiamento di un Messina sempre in ritardo e in grave difficoltà. Foggia che insiste e trova un paio di conclusioni sporche dal cuore dell’area. Ci vuole un chiusura essenziale di Versienti, invece, quando Ogunseye e Iacoponi ubriacano ancora Baldé poco dopo la linea di centrocampo. Confusione offensiva e obbligatorio sbilanciamento che apre il campo alle ripartenze foggiane. Lentissima la costruzione di un Messina che, poi, si perde anche in errati palloni alti che non fanno altro che favorire la grande fisicità dei rossoneri. Quando si palleggia in velocità, invece, il quadro cambia e l’evidenza arriva con Ragusa che innesca un Versienti capace di creare – per la prima volta – superiorità. Un paio di fuorigioco di troppo fermano i giallorossi che, però, sono rallentati dalla loro poca praticità con un gioco offensivo veloce e intenso. Unica puntura quella di Grillo da fermo ma Thiam non trema più di tanto. Rossi sceglie Beretta per Ogunseye, risposta di Raciti con Curiale per uno spento Balde. Inerzia che sembra non potersi rompere e Messina che non costruisce nulla. Tutto per tutto di Raciti che tira fuori Berto e Perez per Ortisi – che si adatta nel ruolo di terzino destro – e Zuppel. Un 4-2-4 super offensivo che finisce solo per creare maggiore confusione. Lentezza di esecuzione e idee che rasentano lo zero, con il pallone che viaggia solo in alto per diventare preda di Kontek e compagnia. Finale che arriva velocissimo e senza alcun sussulto giallorosso. Il tutto riassunto dalla punizione laterale a una trentina di secondi dalla fine che viene battuta da Hélder Baldé. Il più alto in campo che decide di calciare senza alcuna attitudine, da una posizione in cui un cross sarebbe stato più utile. Pallone fuori. Sconfitta pesantissima in chiave salvezza. In attesa dei risultati di Gelbison e Turris impegnate nel tardo pomeriggio.

MESSINA 0

FOGGIA 1

MARCATORE Frigerio al 26′ p.t.

MESSINA (4-2-3-1) Fumagalli; Berto (dal 32′ s.t. Zuppel), Baldé, Ferrara, Celesia (dal 1′ s.t. Versienti); Fofana (dal 1′ s.t. Fiorani), Mallamo; Grillo, Balde (dal 23′ s.t. Curiale), Ragusa; Perez (dal 32′ s.t. Ortisi). (Lewandowski, Konate, Ferrini, Salvo, Napoletano, Marino). All. Raciti

FOGGIA (3-5-2) Thiam; Leo, Kontek, Rizzo; Garattoni, Frigerio, Odjer, Schenetti, Costa (dal 28′ s.t. Bjarkason); Ogunseye (dal 22′ s.t. Beretta), Iacoponi (dal 42′ s.t. Peralta). (Raccichini, Nobile, Markic, Battimelli, Capogna, Rutjens). All. Rossi

ARBITRO Di Marco di Ciampino

NOTE Paganti 1135, abbonati 995, incasso non comunicato. Ammoniti Thiam, Ferrara, Ragusa e Schenetti. Corner 5-3. Recupero 2′ e 5′.

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