Taranto-Messina, se c’è vittoria c’è speranza

Pubblicato il 22 Aprile 2023 in Primo Piano

Vincere e sperare. I due verbi all’infinito che accompagnano il Messina nell’avvicinamento alla trasferta sul campo del Taranto. Pugliesi che possono toccare i playoff, ma le motivazioni dei giallorossi pesano il triplo. Prima vincere, poi sperare che una tra Andria e Avellino si sia tradita.

NESSUN RIMPIANTO – Una di quelle partite che non ha bisogno di presentazione e nemmeno di ulteriori motivazioni. Neanche quelle – forse involontarie – che Capuano sta offrendo alla squadra di Raciti continuando a caricare di significato lo scontro. Gioco delle parti, forse utili pungoli per approcciare ancora meglio una sfida che non ammette repliche e risultati diversi dal successo. Vincere è obbligatorio, poi vanno ricordate le dinamiche salvezza: o la Fidelis Andria non vince sul campo del Latina chiudendo con un distacco pari o maggiore ai 9 punti così da non aver diritto al playout, oppure l’Avellino cade in casa col Monterosi – con la Turris che non perde a Foggia – e per il Messina sarebbe salvezza per il vantaggio negli scontri diretti con gli irpini. Complicata la seconda, più semplice la prima opzione così il Francioni sarà campo centrale e chi racconta dovrà buttare un occhio nel Lazio. Non chi gioca, perché ai giallorossi servirà il massimo della concentrazione per piegare un Taranto ancora a caccia di punti playoff. Lo ricorda anche Raciti che – nella conferenza pre gara – ha chiarito che non ci saranno aggiornamenti per i giocatori in campo. Pugliesi che hanno raggiunto il decimo posto, ma una classifica cortissima non permetterà alla squadra di Capuano di restare nelle prime dieci perdendo. Motivazione che esiste, ma che pesa il giusto visto anche lo svantaggio di affrontare i playoff dall’ottavo posto in giù. Motivazioni che pesano ancora di più in casa Messina: impossibile pensare di sbagliare questa partita, non sarebbe perdonabile – in primis da loro stessi – non vincere e, magari, vedere l’Andria crollare a Latina. Non lasciare nulla di intentato, non avere neanche un ultimo rimpianto. Se le cose non dovessero andare bene si penserà ai playout, ma la gara dello Iacovone va giocata come se fosse l’ultima cosa da fare in questa vita. Ovvio, volere non è sempre potere ma da una grande prestazione passa anche l’accettare un risultato non positivo. Insomma, il Messina ha bisogno della miglior versione di sé per vincere o per non dover rimuginare su quanto sbagliato.

UNDICI BASE – Recupera Ragusa dopo il fastidio all’inguine che lo ha costretto al cambio contro la Juve Stabia, tornano Fumagalli e Celesia dopo la squalifica così gli unici assenti sono Curiale e Versienti fermati dal Giudice Sportivo. Formazione che sembra prendere forma anche se non manca qualche dubbio: in porta rientra Fumagalli, poi Berto e Celesia sulle corsie. In mezzo Ferrara con Ferrini partono in vantaggio sia su Trasciani che su Hélder Baldé che ha smaltito il fastidio sentito contro i campani domenica scorsa. Altro ballottaggio in mezzo dove Mallamo aspetta Fofana per riformare la coppia titolare, ma Fiorani ha mostrato una condizione che potrebbe fargli strappare una maglia. In avanti Perez sarà riferimento centrale, alle sue spalle Balde con Kragl a destra e Ragusa a sinistra. Se il capitano non dovesse partire dall’inizio – magari per una gestione oculata delle forze – sarebbe Ortisi il possibile sostituto. L’ex Casarano parte un passo avanti rispetto a Iannone. Nel Taranto non mancano le defezioni di lungo corso, a cui si aggiunge lo squalificato Boccadamo. In porta ci sarà Vannucchi, poi Antonini perno con Formiconi e Sciacca a completare il trio. A destra torna Mastromonaco con Ferrara dall’altra parte. In regia c’è Mazza, ai suoi lati Romano e Labriola. Attacco con Tommasini e Bifulco.

TARANTO (3-5-2) Vannucchi; Sciacca, Antonini, Formiconi; Mastromonaco, Romano, Mazza, Labriola, Ferrara; Tommasini, Bifulco. All. Capuano

MESSINA (4-2-3-1) Fumagalli; Berto, Ferrara, Ferrini, Celesia; Fofana, Mallamo; Kragl, Balde, Ragusa; Perez. All. Raciti

*foto copertina: Acr Messina – sito ufficiale | ph. Francesco Saya

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