Messina, Sciotto VII al via: tra trattative chiuse e il ritorno di Giacomo Modica
Pubblicato il 19 Luglio 2023 in Primo Piano
Il settimo anno di Pietro Sciotto alla guida del Messina ha inizio: dalla trattativa con Mannino fino al ritorno di Giacomo Modica con in mezzo la voglia di un ambiente più unito e solido.
CAPITOLO CESSIONE – Conferenza stampa di presentazione del nuovo tecnico e del ds Roma, ma come ovvio il primo a prendersi la scena è Pietro Sciotto che inizia col chiarire e chiudere definitivamente la questione Fabrizio Mannino: «Ci siamo lasciati il 16 maggio, dopo la mia dichiarazione di voler cedere il Messina, nessuno si è presentato con dei soldi per cedere la società. Sono stati giorni angoscianti, mi pesava buttare 7 anni, ho fatto dei sacrifici immensi per iscrivere la società. È mio dovere a questo punto circoscrivere l’argomento Mannino. A dicembre mi è stata presentata una proposta, in cui dovevo dare 1 milione per cedere la società, dopodichè Mannino mi ha presentato due offerte quest’estate: una in cui mi è stato proposto di cedere la società a costo zero, dopo aver saldato tutti i debiti e l’altra invece che era addirittura peggiorativa rispetto alla precedente». Infine l’imprenditore di Gualtieri Sicaminò manda un invito a Fabrizio Mannino: «Sono disposto ad un confronto anche pubblico con Mannino per chiarire con le carte in mano la questione vendita societaria».
RICOMINCIAMO – Nuova stagione e nuovi propositi positivi per il presidente Sciotto: «Adesso ripartiamo tutti insieme, dimentichiamo tutto, dobbiamo difendere la categoria. Si vince insieme. Questa stagione non voglio soffrire, dobbiamo essere tutti dalla stessa parte. In questi due anni ho speso 5 milioni. Con questi soldi si va dal terzo all’ottavo posto, questo significa che abbiamo sbagliato tantissimo in questi anni. Io però faccio il presidente, non posso decidere io i giocatori da acquistare». Il patron ci tiene inoltre a chiarire la sua importanza nella salvezza della scorsa stagione: «Lo scorso anno il Messina non si è salvato per Raciti o per la squadra, l’ho salvata io, Pietro Sciotto, spendendo tantissimi soldi». Il numero uno giallorosso, richiama infine a raccolta i tifosi in vista della prossima stagione, con una richiesta di sostegno anche dalla famiglia Franza: «Mi auguro che sia l’anno giusto, tutti vogliamo fare un anno diverso. Voglio partecipazione da parte di tutti. Il Signor Pietro Franza continua a rilasciare interviste, in cui sostiene che sosterrà il prossimo presidente del Messina. In questo momento qui ci sono io. Perché non aiuta me? So che hanno fatto tanto per Messina e questo gli va riconosciuto».
NUOVO DIRETTORE SPORTIVO – Prende parola anche il nuovo ds giallorosso Domenico Roma, senza nascondere la sua emozione: «Per me è un onore essere qui seduto, sono emozionatissimo. E’ normale che in questo momento ci sia molta diffidenza nei miei confronti. Spero che con il tempo potrò dimostrare quello che sono: un lavoratore. Non faccio proclami, l’unica cosa che posso dire è che farò il massimo per il Messina. Ritornare qui da direttore sportivo mi inorgoglisce. Per me questa è l’occasione della mia vita. So che ci vorrà tanto impegno e abnegazione». Qualche parola anche sul nuovo allenatore Modica e i nuovi acquisti in arrivo: «Sto cercando di formare una squadra il più possibile pronta per il ritiro. Modica per me è una garanzia umana e lavorativa. Spero di trasformare lo scetticismo in tranquillità. Per quanto riguarda il minutaggio credo sia essenziale per ogni squadra di Serie C. Il presidente mi ha dato un budget per acquistare giocatori e quindi patrimonializzare la società. Vogliamo inserire nell’organico gente di prospettiva ma che abbiano anche fame. Per quanto riguarda i primi innesti abbiamo pensato a gente che già conoscesse il metodo di lavoro di Modica come Emmausso, Lia e Manetta, giocatori per cui abbiamo già depositato il contratto in lega».
MISTER MODICA – Per ultimo viene presentato anche il nuovo allenatore Giacomo Modica, che ci tiene a scusarsi pubblicamente con il presidente Sciotto per le vicende passate: «Sono non fiero di più, sento questa città e questa maglia come se fosse cucita addosso. Nei riguardi di questa città ho un mare di gratitudine. Messina è casa mia. Con il presidente ci sono state delle situazioni anomale che abbiamo chiarito, so che è un passionale che ama Messina. Sono carichissimo per questa nuova avventura. Nel calcio serve la disciplina: quando un esercito è indisciplinato non può vincere la guerra, per questo voglio un presidente vicino che possa dare dei ruoli fin da subito». Infine Modica traccia la linea da seguire: «Quest’anno voglio: organizzazione, serietà, rispetto e amore. Per troppo tempo il Messina ha subito tanto situazioni spiacevoli. Proviamo a camminare tutti insieme. Io garantisco la massima professionalità. Cercherò di tirare il massimo dai giocatori a mia disposizione. Voglio gente con la pancia vuota, dedica a lavoro. Chi è con me sa che deve amare questa maglia come se fosse la maglia più bella del mondo. Si vince solo se siamo uniti e compatti. Questa città ha bisogno di uno scatto per ritornare a competere».