Trattenere il buono, eliminare le scorie. Il superfluo del pari contro la Turris resta la rimonta subita, una circostanza da cancellare in fretta per non diventare schiavi delle proprie paure. Il calendario offre l’occasione di ricominciare presto, così al Messina non resta che mostrare solidità mentale.
AFFASCINANTE – La trasferta di Francavilla non sarà mai una gara, per nessuno. Lo dice lo storico di una squadra brava nello sfruttare l’unicità di un terreno di gioco a cui non è semplice abituarsi. La squadra di Modica ci arriva con la convinzione di aver imparato tanto in questo periodo, ma di non aver terminato il percorso di apprendistato. Il pari che la Turris ha trovato al sesto minuto di recupero è stato un cazzottone nello stomaco di quelli che fanno male al solo pensiero, allo stesso tempo è stato anche un bagno di realtà per comprendere ancora di più cosa sia questo Girone C. Nella visione calcistica di Modica manca più la quarta rete che una gestione difensiva senza errori, un pensare in avanti che deve diventare fondamento basico per questa squadra. Nel bene e nel male, quindi, il Messina diverrà entità senza mezze misure. Interessante, anche affascinante se si guarda il calcio con il piacere del gioco e non il solitario interesse per il risultato. Fattori di rischio più alti, ma le prime reazioni al Messina versione Modica II raccontano come la piazza, azzoppata da risultati scarni e poco divertimento, preferisca il subire una folle rimonta che assistere a squallidi 0-0 con mezzo tiro in porta e una marea di tatticismi preventivi che non fanno altro che mascherare pochezza tecnica. Ecco, questo Messina inizia a brillare da lontano e accende quel pizzico di curiosità e speranza che possa essere qualcosa di più di una banale squadra da salvezza sofferta. Magari, poi, l’obiettivo massimo sarà, comunque, la salvezza. Almeno, però, sarà diverso il percorso. Un cammino che è partito da Cerignola e torna in Puglia dopo essere passato dalla dirompente caparbietà della Turris. Una trasferta, si diceva, che non lascia spazio a sottovalutazione, nonostante una Virtus profondamente mutata in estate. Tanti addii, tante certezze perse e qualche scommessa nei ruoli chiave. Anche tanta linfa nuova, a iniziare dalla panchina con Alberto Villa alla guida. Probabilmente, la rottura col passato – alla guida e in campo – necessaria per ripartire davvero.
POSSIBILI CONFERME – Non può regalare novità la lista dei convocati diramata da Modica: fuori Giunta e Salvo infortunati, alla terza di squalifica Franco che inizia a pensare al suo esordio contro il Sorrento l’8 ottobre. In lista gli stessi 22 della sfida con la Turris, in campo è probabile che si ricominci con gli stessi 11 visti al calcio di inizio contro la squadra di Caneo. In porta Fumagalli, con Lia a destra e la conferma di Ortisi a sinistra. In mezzo Manetta è il più titolare di tutti, accanto a lui ancora Pacciardi con Ferrara che tenta l’assalto alla maglia da titolare. Ballottaggio sì, ma una bozza di gerarchia sembra esserci. In mezzo non ci sono molte alternative: Frisenna potrebbe ripartire in regia, anche se Firenze garantisce un palleggio più rapido e pulito. Non solo, perché all’ex Licata manca ancora quell’esperienza e quella malizia per tenere le redini di tutti i reparti. Modica, infatti, chiede al suo regista di essere guida per difesa e attacco, oltre che detentore dei codici di centrocampo. Il terzo nome è sempre Scafetta, con Buffa che migliora in condizione e prova a garantire una maggiore quantità di minuti in campo. In attacco qualche dubbio potrebbe nascere: non su Plescia ed Emmausso, ma su Cavallo che viene insidiato da Zunno. Riserva che potrebbe essere sciolta solo a ridosso della sfida, ma possibile che Cavallo mantenga quel pizzico di vantaggio che gli ha regalato due maglie su due in questo inizio. Nella Virtus Francavilla si è cambiato tanto in estate, ma si è ripartiti da un modulo già noto a quelle latitudini: difesa che resta a tre con un piccolo ballottaggio per il ruolo di centrale, in mezzo al campo meno perplessità con Risolo che punta a una maglia anche se Izzillo e Fornito – due dei quattro ex giallorossi insieme a Biondi e Zuppel – sembrano in netto vantaggio. Macca sarà l’uomo che oscillerà tra mediana e trequarti. In avanti Giovinco dovrebbe far coppia con uno tra Polidori e Artistico.
VIRTUS FRANCAVILLA (3-5-2) Forte; Accardi, De Marino, Monteagudo; Di Marco, Fornito, Izzillo, Macca, Biondi; Giovinco, Artistico. All. Villa
MESSINA (4-3-3) Fumagalli; Lia, Manetta, Pacciardi, Ortisi; Frisenna, Firenze, Scafetta; Cavallo, Plescia, Emmausso. All. Modica
*foto copertina: Acr Messina – Facebook ufficiale | ph. Francesco Saya