Messina-Casertana, Modica: «Nessun rimprovero, sono soddisfatto»
Pubblicato il 11 Ottobre 2023 in Sala Stampa
Un Giacomo Modica che accoglie con buona soddisfazione il pari del suo Messina contro la Casertana. Il tecnico analizza la sfida nella classica conferenza stampa post gara.
CONTENTO – La sconfitta col Sorrento doveva servire da lezione, per Giacomo Modica il pari arrivato contro la Casertana è frutto di una prestazione soddisfacente: «Non rimprovererei la difesa alta in occasione del gol, la squadra deve stare alta. Dobbiamo giocare con applicazione e cervello, ma in quell’occasione avevamo subito un fallo su Plescia e dopo l’1-1 ci siamo innervositi. L’arbitro ha fatto molto bene, però con quando c’è un errore alla fine resta l’amarezza. Col Sorrento non abbiamo fatto una grande partita e ho detto che ero contento di aver perso, ma il pareggio poteva starci. Oggi sono contento, invece, per la prestazione. Una sola sbavatura nel primo tempo in occasione del palo e buona aggressione alta. Abbiamo creato e alla squadra non rimprovero nulla. Poi, abbiamo commesso una sbavatura e l’abbiamo pagata. Analizzeremo tutto, ma sono soddisfatto. Abbiamo creato cinque occasioni e ci siamo divertiti a mettere in pratica quanto preparato. Potevamo portarla a casa, la prestazione mi è piaciuta. Questa squadra diverte e sono sicuro che potremmo ottenere qualcosa di importante». Analisi che si sposta sulla prestazione del reparto offensivo con particolare attenzione su Emmausso: «Deve curare le due fasi, deve aiutare ma poi deve andare in porta. Se non va in porta non è un attaccante. Deve fare di più. Non è questo l’Emmausso che voglio io, deve incidere. Anche se ha fatto buone cose in sacrificio. Dagli esterni d’attacco mi aspetto di più, sono ragazzi e serve tempo ma devono dare di più perché non mi stanno dando quello che ricerco. Devono migliorare e mettersi in competizione tra loro, sennò giocheremo sempre con gli stessi». Quarta partita in due settimane, un calendario che toglie possibilità di lavorare con continuità: «Le partite ravvicinate ci sono per tutti, così non si può lavorare. Quanto meno non finiamo con i crampi. Abbiamo voglia e volontà, ma non ci possiamo allenare come si deve». Chiusura su alcuni singoli e sull’apporto del tifo: «Franco? Benissimo, è stato bravo. La squadra gli ha girato attorno molto bene. Sono contento di lui e anche di Giunta. La coppia centrale può sempre variare, anche Polito è un giocatore importante per me. Firenze? Ha avuto l’influenza ma non sta bene per un problema alla caviglia, valuteremo giorno dopo giorno. Il pubblico? Non faccio sviolinate, ma se sono venuto qui è per questo pubblico – anche più numeroso, sentirli sempre vicino alla squadra e mi sento onorato anche dell’empatia che suscita questa squadra. Il lavoro non mancherà, ma questa squadra è come un bambino che inizia a camminare e dobbiamo avere pazienza per vederla correre».
RAGUSA – «Sulla rete l’assistente aveva segnalato un fuorigioco, poi l’arbitro ha visto la deviazione del loro difensore e ha convalidato il gol. Dopo la rete ci siamo abbassati un po’ inconsciamente, pecchiamo ancora di inesperienza e furbizia. Sono due punti persi perché una partita così andava vinta. Può succedere di sbagliare, ci siamo resi conto della brutta partita contro il Sorrento. Abbiamo reagito, anche a qualche critica di troppo. Una squadra nuova va sostenuta ed essere criticati al primo passo falso è esagerato. Sto bene, normale che giocando a questi ritmi hai poco tempo per allenarti in maniera ottimale. Per ora, posso crescere solo giocando. Sarò sempre a disposizione del mister. Non ho mai fatto 90’ interi, per scoprire se li ho dovrei farli, ma con i cinque cambi gli attaccanti sono spesso i primi a essere sostituiti. Non soffriamo atleticamente, abbiamo lavorato tanto. Non c’è un calo fisico, ci siamo abbassati per difendere e siamo stati poco furbi. Questo è un girone in cui serve malizia».