Un punto di vista che prova a essere diverso, non semplici voti ma il tentativo di un’analisi più approfondita sulle prestazioni dei giallorossi nell’ultima partita del Messina. Questa settimana i protagonisti sono: Manetta e Cavallo.
THE WALL – Ci ispiriamo all’undicesimo album dei Pink Floyd per descrivere la prestazione di Marco Manetta. Il centrale ex Taranto costruisce un vero e proprio muro attorno a Ermano Fumagalli. Prestazione non banale del classe 1991, tornato ormai maturo a Messina dopo la discreta annata 2017/2018. Chiude tutti gli spazi e interpreta magistralmente i dettami tecnico – tattici di mister Modica, il nativo di tivoli rappresenta perfettamente ciò che il tecnico giallorosso pretende dai suoi difensori. Ogni prima palla in uscita passa dai suoi piedi, autentico faro umorale per tutta la retroguardia peloritana che quando c’è un problema si appoggia su di lui. È bravo e attento anche negli anticipi: riesce a strappare più di qualche applauso dagli spalti oscurando le prestazioni di Sorrentino e Nocciolini. Nel finale di partita si sacrifica e scala sulla destra al posto dell’infortunato Damiano Lia: non sfigura neanche li, anzi, si fa vedere in zona offensiva, facendosi tirare simpaticamente le orecchie nel post-gara da Giacomo Modica.
UOMO DI FUMO – Nel film diretto da Giovanni Soldati il protagonista è l’attore Giorgio Borghetti. Qui invece il nostro frontman in negativo è Carlo Cavallo. Una prestazione ricca di errori tecnici e concettuali che gli costa l’insufficienza. Eppure, la gamba per incidere sembra esserci, l’esterno d’attacco corre tanto e si fa sempre vedere dai compagni. Non a caso dai suoi piedi passano la maggior parte dei palloni, peccato però che nel momento caldo stecchi la scelta o sbagli il passaggio. Diverse poi, sono le sovrapposizioni di Lia non sfruttate o sfruttate in ritardo dal classe 2002. Una maturazione del talento scuola Napoli che ci si aspetta in casa Messina nei prossimi mesi: il talento non manca, come è normale che sia però serve abbinare abnegazione e concentrazione. A lui però mister Modica non rinuncia quasi mai, l’ex Aversa è sceso in campo in tutte e 7 le prime partite, totalizzando ben 423′ su 630. Di fatto è lui l’alter ego dei due titolari Emmausso e Ragusa, con la possibilità però di scavalcare le gerarchie e mettere pressione ai due esperti attaccanti, come successo nella giornata di ieri con il Giugliano.
*foto copertina: Acr Messina – Facebook ufficiale | ph. Francesco Saya