Trasferta complicata ma non impossibile, al Curcio di Picerno il Messina può esaltarsi e confermarsi. Da non sbagliare l’approccio, possibile chiave di volta di questo match.

LA PROVA DEL NOVE – È alle porte un esame importante per il Messina di Giacomo Modica. Il Donato Curcio di Picerno è un campo ostico dove in pochi passano senza farsi male. Inoltre, la squadra allenata da mister Longo rappresenta una delle mine vaganti di questo complicato e impronosticabile Girone C. Una partita che profuma di ambizione: i giallorossi hanno iniziato bene la stagione e un eventuale vittoria in trasferta potrebbe alimentare ulteriormente classifica ed entusiasmo. Non sarà certamente facile uscire con il bottino pieno, tutt’altro, di fronte il Messina troverà un avversario in salute che cercherà di imporre fin da subito il proprio gioco. I lucani nelle ultime uscite si sono dimostrati squadra vera: gestione della palla e verticalizzazioni. Concetti di gioco che rappresentano pienamente la filosofia del tecnico campano. Viaggia seguendo il filo conduttore della continuità il Picerno, società lucana che quest’estate ha confermato in toto il progetto tecnico, dando fiducia a Longo e arricchendo la rosa con diversi giocatori di qualità. Non si può in questo caso non citare Jacopo Murano, l’attaccante classe 1990 sta vivendo una vera e propria seconda giovinezza, sono già 8 i centri in campionato in altrettante partite. Si accende a distanza, dunque, la sfida tra i capocannonieri delle rispettive squadre. Murano e Plescia hanno più di qualcosa in comune: entrambi si sono persi ad Avellino e adesso stanno ritrovando smalto lontano dall’ambiente biancoverde.

SCELTE OBBLIGATE – Due le defezioni per il Picerno di Longo, non saranno della partita i due terzini under: Pagliai e Novella. Per il resto rosa al completo. Squadra di casa che per grandi linee si schiererà con la stessa formazione vista al Vigorito di Benevento. Dovrebbe partire dalla panchina Diop, con De Francesco che agirà sulla trequarti. A sinistra ballottaggio che verrà sciolto soltanto all’ultimo tra Esposito e Graziani, con il secondo leggermente favorito. In attacco intoccabile Jacopo Murano. Squadra di Longo che soffre tanto le palle inattive, sono già 6 le reti subite su calcio piazzato dai rossoblu. Il punto di forza invece è certamente la catena di sinistra, con Guerra ed Esposito in grande spolvero.
Messina con più di qualche indisponibile: Lia e Firenze non recuperano, Pacciardi sconterà invece la giornata di squalifica rimediata con il Giugliano. In difesa testa a testa tra Polito e Salvo per una maglia da titolare, con mister Modica tentato di far debuttare dall’inizio il messinese. A completare il reparto difensivo: Manetta, Ferrara e Ortisi. Più di qualche dubbio a centrocampo, dove scalpita per iniziare dal primo minuto Ciccio Giunta. Il centrocampista classe 1999 potrebbe far rifiatare un fin qui stakanovista Frisenna. La presenza del centrocampista ex Campobasso dipenderà dalle scelte che verranno fatte sugli under. Per un discorso legato al minutaggio, nel caso in cui, uno tra Salvo e Cavallo dovesse partire dal primo minuto, sarebbe quasi scontata la titolarità di Giunta. In caso contrario, toccherebbero gli straordinari a Frisenna. In attacco si va verso il tridente pesante: Ragusa, Plescia e Emmausso. Con Cavallo che proverà fino all’ultimo minuto a insidiare l’ex Potenza per una maglia da titolare.

PICERNO (4-2-3-1) Summa; García, Gilli, Allegretto, Guerra; Gallo, De Ciancio; Vitali, De Cristofaro, Graziani; Murano. All. Longo

MESSINA (4-3-3) Fumagalli; Salvo, Manetta, Ferrara, Ortisi; Giunta, Franco, Scafetta; Ragusa, Plescia, Emmausso. All. Modica

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